I miei interessi stories: Ornella Vanoni

Conto Facto
I miei “interessi”
2 min readFeb 8, 2018

“Mi chiedevo, ma perchè sono in gara? Non mi interessa vincere, mi piace che arrivi questo testo.”

Ornella Vanoni, inarrestabile. L’ artista femminile italiana dalla carriera in assoluto più longeva: costantemente in attività dal 1956.

Questa settimana in gara alla sessantottesima edizione del festival di Sanremo, con la canzone “Imparare ad amarsi” in cui un testo significativo, reso vivo dall’inconfondibile timbro di voce, l’ha già sancita come una delle favorite per la vittoria.

“Una gabbia di ossa? io lo sono, ne prendi coscienza e si libera il cuore.

Si libera dall’ego diventi migliore, più buono anche. Ci vogliono tanti anni per capire che quello che conta è il cuore.

Ci vuole una vita per diventare giovani l’ho detto la prima sera, è una frase di Picasso.

Se mantieni la freschezza mentale rimani giovane.”

Lampante la voglia di rimanere sul palco, Ornella Vanoni va avanti e sbaraglia la concorrenza delle più giovani, sul palco dell’Ariston, almeno nelle classifiche parziali. A renderla grande? La vita. L’esperienza. Oltre che al talento. E L’età.

“A me piace stare sul palco, mi è sempre piaciuto. Ma adesso che la paura se ne è andata ed è rimasta soltanto l’emozione, finalmente me la godo. Io e i miei musicisti ridiamo tantissimo e rideremo anche a Sanremo. Ci vado volentieri, è una buona occasione e porto in gara una canzone molto bella e adulta. Però poi di vincere il Festival, dico la verità, non me ne può fregar di meno.”

Scevra da ansie e paure, Ornella Vanoni padroneggia il palco con disinvolta naturalezza e nella sua performance la storia di tutte le precedenti volte in cui è stata lì. Quello che conta davvero per lei ad oggi, è l’emozione.

Debuttò seguendo un’intuizione di Strehler e interpretando per la prima volta le canzoni della mala senza mai aver cantato prima.

“Ero una ragazza borghese, inconsapevole e ignorante. Quando ho incontrato Giorgio, lui si è innamorato di me e io mi sono innamorata di lui.

Volevo fare l’estetista, Strehler mi ha spinto all’arte, a camminare su una strada che in realtà non avrei voluto assolutamente percorrere.”

Di tempo ne è passato dalla prima volta in cui ha calcato il palco del festival della canzone italiana, nel 1965, quando partecipò alla competizione con “Abbracciami forte”, poi l’ultima, nel 1999 con “Alberi” che cantò insieme a Enzo Gragnniello e infine in questo Sanremo 2018, dove è stato Baglioni a convincerla a partecipare.

Ornella era titubante ma il refrain della canzone “bisogna imparare ad amarsi, bisogna imparare a lasciarsi” e la composizione musicale, l’hanno colpita a tal punto da accettare di esibirsi tra i 20 big del festival.

“Cantare bene alla mia età significa essersi liberati dall’ego. Non ho il difetto della vanità, non penso mai al segno che ho lasciato, il mito della Vanoni non ce l’ho.

È faticoso, l’ego.”

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