Il pulsante rosso — di Ros

domitilla.pirro
I racconti del SÉno
2 min readJul 22, 2016
Illustrazione di Ros

C’è un pulsante rosso nascosto in ogni donna. È un tasto da premere solo in caso di emergenza. Le donne aspettano più che possono prima di attivarlo, sperano sempre di poterne fare a meno. Sotto le camicette di seta e la biancheria di pizzo francese nascondono una tuta da supereroe che hanno ricevuto in dotazione alla nascita. Le più audaci la nascondono sotto la pelle, così anche nude, a guardarle, preservano l’immagine tranquillizzante di persona normale: si sa, mostrare la tuta a volte può creare imbarazzo, può mettere in soggezione chi si ha davanti — specie se poi chi si ha davanti appartiene all’altro sesso: l’ultima cosa che vuole una donna è mostrarsi superiore.

Il tasto rosso concede alle donne una speciale energia supplementare: l’extended time di cui si può usufruire alla fine del livello di tanti videogiochi da arcade, quello che ti dà il tempo di cercare altre monetine in tasca e permette di continuare a giocare senza perdere il vantaggio acquisito. Così fa il pulsante rosso: dà alla donna quella forza in più quando si crede che la forza sia già stata sfruttata al massimo delle possibilità.

Il pulsante rosso modifica, nella donna, la percezione del tempo: le sue giornate passano a comprendere dalle ventiquattro alle trentasei ore. Questo affinché, in caso di emergenza, niente intorno a lei perda di stabilità: affinché il marito continui a essere amato, affinché i figli possano essere accuditi, coccolati e aiutati nei compiti pomeridiani, affinché il capo ufficio resti adorato e glorificato. Il tempo supplementare, inoltre, consente di continuare a fare la spesa e andare alle recite di fine anno dei bambini; consente di continuare a governare la casa, pagare le bollette, servire delle buone cenette, non togliere tempo agli affetti.

Qualora se ne presentasse il bisogno, le ore supplementari serviranno altresì a farsi, per esempio, operare al seno laddove un tumore dovesse inaspettatamente andare a far loro visita. Serviranno a curarsi, a subire trattamenti chemioterapici e radioterapici, farsi regolarmente le analisi di controllo, prendere ormoni, andare in menopausa precoce, riadattarsi alle forme e ai ritmi del proprio nuovo corpo, combattere i propri fantasmi notturni e diurni senza interferire sugli altri.

Non da ultimo, il tempo supplementare serve a farsi sempre belle: perché comunque vadano le cose, le donne restano stupefacenti, attraenti, affascinanti in tutte le loro forme.

Ecco a cosa serve il pulsante rosso. Ogni donna ce l’ha. Io ne ho conosciute una quindicina e, chi prima chi dopo, l’hanno dovuto usare tutte. E tutte sono straordinarie.

Ma ordinarie, nel loro essere donne.

[L’intro a I racconti del SÉno si trova qui.]

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