Geppetto, eroe del buio

Stefania Asaro
Ifoglialvento
Published in
2 min readDec 30, 2020

Geppetto nel 2020 abita in città e sogna di avere un Bassotto.

Gli altri sognano per lui un’officina o un laboratorio, ma lui si accontenta di piccoli spazi in casa: tra la cucina, il salotto e il corridoio, utilizza una vecchia tovaglia per non sporcare niente e qualsiasi tappo, spago, scatola gli capiti sottomano.

Una delle sue frasi più ricorrenti è “Se questo non lo butti, me lo regali? Mi potrebbe servire per una cosa”.

Una cosa che potrebbe venire alla luce qualche ora dopo o qualche mese più tardi.

Sua moglie ama ricordare che la passione per il conservare ogni materiale di scarto, l’aveva già quando era piccolo e il suo amico Luigi, ogni volta che lo vedeva, gli chiedeva di svuotare le tasche, consapevole dei tesori che avrebbe potuto scoprire, racchiusi in quei pezzi di stoffa.

Geppetto nel 2020, ha quasi settant’anni, fuma troppe sigarette e desidererebbe andare a pescare.

Aveva circa diciotto anni nel 1968, ma all’epoca lavorava già da quando ne aveva tredici. Non è un ex- sessantottino, usa internet solo per andare su YouTube per vedere documentari o tutorial.

Ha deciso di non voler imparare a mandare messaggi con il cellulare e quindi cura le distanze con qualche chiamata che conclude con “Mi ha fatto piacere averti sentito”.

Sulla vecchia tovaglia, salda, taglia, incolla, scolla, disegna, fora, martella, piega, pensa, fuma, perfeziona.

Oggi, è uno tra coloro che deve prestare più attenzione. E lui, diligente, rimane a casa.

E quale atto di resistenza, per Geppetto, può essere allora più nobile e meno moralista, in tempi così bui, se non può vedere suo figlio, se non può pescare o avere un Bassotto?

Geppetto, nel 2020, senza officina e laboratorio, senza legno, ma non senza fantasia, costruisce con il rame, lampade ad olio con cui, la notte di Natale, più come Babbo che come Geppetto, riesce ad illuminare il salotto di una casa lontana e a tenere vivi i pensieri.

Lampade ad olio che una volta accese, gridano più di tante proteste.

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