Se Renzi torna a fare Renzi

PassodopoPasso
Il blog di PassodopoPasso

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Poco spazio ai fuochi d’artificio e tanta concretezza. E’ un Matteo Renzi che si cala dentro i problemi concreti delle persone, che graffia i temi più scottanti con passione e intensità. Dai giovani al lavoro, dall’Europa al sociale, dai diritti al ruolo centrale del Partito Democratico, per concludere con la nascita di “Bob”, con dedica nemmeno troppo velata a Robert Kennedy, una piattaforma internet per confrontarsi su idee, progetti e proposte, in un interscambio virtuoso che torni a rendere protagonista la base. E’ il “noi” che inaugura una nuova stagione, quella dell’ascolto e di percorso da scrivere insieme, partendo dal Lingotto.

Parole che elettrizzano e riscaldano il cuore della platea. Rigeneranti per un Partito Democratico che cerca di riaprire la strada delle riforme. “Mi è piaciuto il tono di patriottismo e il rilancio di un’idea forte di sinistra - ammette Andrea Romano, deputato PD -,che punta sul lavoro e non sull’assistenzialismo, differenziandosi dal populismo più becero”.

Molti spunti e un cambio di passo, con una coerenza di fondo che riscontra anche Marco Iasevoli, giornalista dell’Avvenire:

“C’è un tentativo di costruire il partito del buonsenso — spiega -, una sfida difficile per contrastare il populismo. C’è una coerenza di fondo con la sua esperienza di governo, con la consapevolezza delle difficoltà che potrebbe incontrare questo progetto qui e ora”.

“Matteo è stato energia allo stato puro -riconosce Marinella Aversa, romana, sostenitrice storica di Matteo e molto attiva sui social — , è rigenerante.

Ottima l’idea del ticket con Martina, perché abbiamo bisogno di ricompattare il partito, dimostrando che i valori della sinistra sono nel patrimonio genetico del PD, e l’apertura di una nuova fase di ascolto e di condivisione di idee e programmi”.

“Ho sentito un Matteo molto ispirato — riconosce Dario Parrini, deputato e segretario del Pd toscano — con molte idee forti per un’Italia che sia più forte anche in Europa”.

“Ha affrontato problemi concreti -spiega il deputato Edoardo Fanucci — , c’è la volontà forte di restituire una speranza alle nuove generazioni, perché i giovani hanno bisogno di un lavoro, non di un reddito”. Non assistenzialismo, ma dignità. Su questo non si transige.

C’è un’idea nuova di Pd, più radicato, con una nuova spinta che venga dalla base. “Si rilancia il PD — spiega il deputato Stefano Collina -,come guida del Paese.

Tanti italiani hanno a cuore il futuro dell’Italia e dei propri figli. A loro dobbiamo dare risposte convincenti, concrete, lontane dagli slogan urlati del populismo, che illude, ma non risolve”.

Molto apprezzato il tono dell’ex segretario: pochi slogan e molta concretezza. Una linea che piace, incontra il bisogno di dare soluzioni ai problemi reali della quotidianità.

“Non ha cercato la retorica — riconosce il senatore Mauro Del Barba — , andando invece al cuore dei problemi. Fra i punti centrali, sottolineerei l’attenzione alla cura delle persone, nuove povertà, disagio sociale, diritti, e una nuova sensibilità per l’ambiente”.

Buona la prima. Il ciak del Lingotto convince, regala nuovo entusiasmo. Si riparte dalle radici per guardare al futuro, insieme.

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