5 RAGIONI PER UNA VACANZA NEL PARCO NAZIONALE DEL TRIGLAV

fonte foto: https://www.slovenia.info/it/le-storie/con-rispetto-nel-parco-nazionale-del-triglav

Secondo la leggenda un bianco camoscio dalle corna d’oro, lo Zlatorog, scorrazzerebbe per le ripide pareti del Triglav, la cima più alta della Slovenia. In effetti un luogo così maestoso si merita come suo nume tutelare un animale magico. Infatti il Parco nazionale del Triglav è quasi irreale, tanto è bello: una natura incontaminata, l’aria limpida, la possibilità di poter far vagare lo sguardo in piena libertà, colori e profumi sconosciuti a un cittadino. Il Parco prende il nome dal Triglav, ovviamente, così amata dagli sloveni da essere anche rappresentata, pur in forma stilizzata, nel vessillo nazionale.

Con un’estensione che copre circa il 4% del territorio sloveno, il Parco vanta meravigliosi laghi alpini (dal grande lago di Bohinj a quelli ben più piccoli, ma altrettanto suggestivi, della Valle dei sette laghi), grandi boschi, cascate magnifiche e ampie vallate dove il tempo sembra essersi congelato. Essendo un’area protetta, il Parco è il rifugio di molte specie animali, come il cervo, lo stambecco, l’orso, la lince, l’aquila e il gallo cedrone. Attrezzato con sentieri e itinerari, rifugi e piccoli paesi, è anche un autentico paradiso per gli escursionisti… Ecco qui 5 ottime ragioni per visitare il Parco.

f: Coco Parisienne

1. Siamo fatti per muoverci e guardare l’orizzonte

Negli anni ’90 il biologo Gordon Orians fece un esperimento. Mostrò a dei bambini di ogni parte del mondo le foto di diversi tipi di paesaggio, e scoprì che la maggior parte di loro preferiva le immagini della savana. Orians elaborò quindi la cosiddetta “ipotesi della savana”, secondo cui noi esseri umani conserviamo una predilezione istintiva per l’ambiente in cui ci siamo evoluti. Che sia o meno valida come ipotesi, è senz’altro suggestiva. Ed è vero che, per centinaia di migliaia di anni, gli esseri umani hanno trascorso la maggior parte della loro vita camminando per chilometri alla ricerca di nuovi luoghi dove stabilirsi, cercando cibo e acqua, cacciando. Evolutivamente parlando non siamo fatti per stare ore e ore seduti a guardare un monitor o a pochi metri di distanza, ma per muoverci molto e guardare lontano. E con tutte le sue bellezze da scoprire, gli innumerevoli sentieri e itinerari e i suoi splendidi paesaggi, il parco nazionale del Triglav è decisamente il luogo ideale per fare entrambe le cose!

f: Daniel Taipale www.slovenia.info

2. Le meraviglie naturali della Valle di Logar

Cascate, gole suggestive, boschi e magnifiche radure. La Valle di Logar è una delle valli glaciali più belle del Vecchio continente, e una delle maggiori attrazioni del Parco nazionale del Triglav. Qui il paesaggio invita al relax, alla scoperta di posti nuovi, e alla contemplazione. Anche qui i sentieri abbondano, ed è possibile percorrerli per conto proprio oppure affidandosi a una guida. Essendo un’area protetta, nella Valle cresce un’ampia varietà di piante e magnifici fiori, come le orchidee, i gigli della Carniola, le primule e le stelle alpine. Partendo dai numerosi alberghi in stile rigorosamente alpino della zona si può partire alla scoperta dei diversi itinerari, e raggiungere spettacoli impossibili da dimenticare. Come la cascata Rinka, dove l’acqua fa un salto di ben 90 metri: è la più alta della nazione. Infine, negli alberghi e nei rifugi della zona si possono assaggiare le delizie gastronomiche locali, scoprendo i sapori della Slovenia più alpina.

f: Tomo Jeseničnik www.slovenia.info

3. L’altopiano di Pokljuka

In qualsiasi stagione l’altopiano di Pokljuka vi ruberà il cuore: qui troverete vasti pascoli e fitte foreste incorniciati da alte montagne. È lungo quasi 20 chilometri e si trova fra i 1100 e i 1400 metri d’altezza, non a caso in inverno attira gli appassionati di sci di fondo. È perfetto sia per chi cerca un luogo dove fare delle escursioni tranquille in un paesaggio idillico, aperto e rilassante (si può anche pernottare nelle tipiche case dei pastori), sia per chi vuole un pizzico di avventura. Qui infatti si trova anche il canyon di Pokljuka, scavato nel corso dei millenni dall’acqua. Lungo oltre 2 chilometri e profondo 40 metri nel suo punto più alto, il canyon è visitabile grazie a passerelle di legno e ponti naturali. Certo, è un po’ come andare in montagna, quindi si consiglia di recarcisi adeguatamente attrezzati!

f: Aleš Zdešar www.slovenia.info

4. Tornare a vedere le stelle

Una ragione di non poco conto, in effetti. Per molti di noi, che viviamo in città sempre illuminate, le stelle sono ormai un ricordo, come le lucciole e il silenzio. Basti pensare che più dell’80% della popolazione mondiale vive sotto un cielo devastato dall’inquinamento luminoso. E, secondo i dati pubblicati da Science Advances nel 2016, l’Italia è la nazione del G20 con il maggior inquinamento luminoso: otto italiani su dieci non riescono a vedere il cielo stellato senza interferenze di luci artificiali. Questo, purtroppo, ha delle conseguenze anche sulla salute, anzi… gli effetti negativi dell’esposizione prolungata alla luce elettrica o agli schermi luminosi di telefoni, televisioni e quant’altro, in primis sul sonno, sono già stati ampiamente studiati. Ma trascorrere qualche giorno nel Parco nazionale del Triglav, pernottando nei suoi rifugi e alberghi in stile alpino, per lo più isolati e con illuminazioni discrete, significa anche ritrovare ciò che ormai è diventato un autentico lusso: alzare gli occhi e ritrovarsi sotto un manto di stelle!

f: Anže Čokl www.slovenia.info

5. Mettersi alla prova (o sognare di farlo)

Infine c’è lui, il Triglav. Si dice che ogni sloveno dovrebbe scalarlo almeno una volta nella sua vita… il che dice molto degli sloveni, perché non si tratta di una cima da nulla, ma di 2864 metri d’altezza! È la montagna più alta del paese e di tutte le Alpi Giulie, e il suo nome significa “tre teste” dato che, se guardata dalla zona di Bohinj, ha un profilo a tre cime. Ma secondo altre fonti, invece, il suo nome sarebbe un omaggio all’antica divinità slava, che secondo la leggenda aveva il suo trono proprio sulla cima della montagna. Scalarlo è senz’altro una sfida, un obiettivo ambizioso e allo stesso tempo realizzabile. Certo, la preparazione atletica ci vuole, e la scelta migliore è comunque quella di affidarsi a una guida per affrontare la scalata. In fondo però, nella vita ci vogliono sempre dei nuovi obiettivi. E se alcuni di questi implicano stare all’aria aperta, allenarsi e tenersi in forma, meglio ancora!

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