A BLED E LUBIANA CON MIA MADRE… E SIMONE DE BEAUVOIR

f: Jošt Gantar www.slovenia.info

Mia madre è un’ex insegnante di educazione fisica in pensione. Lo scorso gennaio ha subìto un intervento al ginocchio e il riposo forzato, combinato con la routine degli esercizi di riabilitazione, ha messo a dura prova il suo equilibrio psico-fisico (e insieme al suo quello di mio padre e il mio). In poche parole, la poverina è diventata insopportabile. Mio marito ha suggerito che farle cambiare aria potesse aiutarla, così ho deciso di portarla a Lubiana e a Bled. Ero certa che la dolce atmosfera di relax che si respira in Slovenia le avrebbe giovato!

Simone de Beauvoir

Non ero del tutto sicura che il viaggetto con lei in quello stato avrebbe giovato anche a me, a dire il vero. Ma l’amore di una figlia è infinito… e poi ho portato con me una raccolta di saggi di Simone de Beauvoir in cui cercare consolazione nell’eventualità (probabile) che mia madre approfittasse del tempo insieme per toccare argomenti spinosi. E dirmi cose del tipo: “allora, lo mettete in cantiere un figlio?”, oppure “ma che aspettate?”, e ancora “sai, non è mica una cosa che appena ci provi ci riesci, ci vuole tempo, e tu ormai non sei più una ragazzina…”. Che dire, ho incrociato le dita, infilato “Quando tutte le donne del mondo…” in valigia e siamo partite.

Penso che il femminismo sia una causa comune per l’uomo e per la donna, e che gli uomini riusciranno a vivere in un mondo piú equo, meglio organizzato, un mondo piú valido, solo quando le donne avranno uno status piú equo e valido.

La capitale le è piaciuta molto, soprattutto il mercato coperto lungo il fiume (opera dell’architetto Jože Plečnik) e il Museo nazionale della Slovenia. Ho preso da lei la passione per l’archeologia e la storia, quindi non potevamo proprio perderci lo strumento musicale più antico del mondo, un flauto suonato da un uomo (o una donna!) di Neanderthal oltre 60mila anni fa. Mano a mano che passavamo le ore nella capitale percepivo la distensione dei nervi di mia madre, che ha assai apprezzato il centro storico di Lubiana, bello e pedonalizzato. Ormai ha recuperato la mobilità quasi del tutto, però non doversi preoccupare di schivare le auto mentre visitava una città nuova è stato “una vera bellezza”. Dentro di me gongolavo: il piano funzionava!

Flauto neanderthaliano

Abbiamo pernottato in un bell’hotel del centro e la mattina del terzo giorno, dopo un’ottima e abbondante colazione nel ristorante dell’albergo, siamo partite alla volta di Bled. Appena arrivate mia madre è rimasta affascinata dalla bellezza del posto… come darle torto? L’atmosfera di Bled è magica, io direi persino unica. Le ho raccontato che era una delle località preferite dall’alta società austro-ungarica per dei soggiorni a base di relax e cure termali e ha risposto che non aveva dubbi. “Se vivessimo più vicini al confine obbligherei tuo padre a venirci un weekend sì e uno no” ha risposto.

f: Matevž Lenarčič www.slovenia.info

Abbiamo depositato i bagagli al nostro hotel (dotato appunto di una piscina d’acqua termale) e poi siamo ripartite alla volta del castello di Bled. Ovviamente in auto, perché sarebbe stata una prova eccessiva per il suo ginocchio. Però volevo che potesse godere subito di quella che secondo me è la vista più spettacolare che ci sia. Quella del lago dall’alto del castello. Già, perché il Blejski Grad, il più antico del paese tra l’altro, sorge su uno sperone di roccia alto più di cento metri che cade a strapiombo sul lago. E da lassù il paesaggio è veramente mozzafiato: l’acqua blu del lago sembra un gioiello incastonato tra le colline, l’isolotto pare appoggiato sulla superficie dell’acqua quasi per magia, e dall’altra parte, in lontananza, si stagliano i profili delle cime delle Alpi.

Se il femminismo ha esigenze assolutamente radicali, e riesce a farle prevalere, allora in quel momento minaccerà davvero il sistema.

Per qualche secondo mia madre è rimasta letteralmente senza parole, a contemplare in silenzio la bellezza eterea del paesaggio. Poi si è profusa in grandi lodi del posto e in sinceri ringraziamenti per averglielo fatto conoscere. Dopodiché, abbiamo deciso che fosse proprio il caso di festeggiare con un bicchiere di uno degli ottimi vini della cantina del castello. Noi italiani riteniamo di essere i veri re della dolce vita, però anche gli sloveni non se la cavano male, e hanno dotato il castello di un’eccellente cantina e di un ottimo ristorante, dove si mangia veramente benissimo. In effetti molte coppie (slovene ma non solo) scelgono di celebrare il loro matrimonio proprio lassù. Del resto è comprensibile… ottimo cibo, atmosfera rilassata e paesaggi spettacolari. Cosa si può chiedere di più per un giorno così speciale?

f: Marco Coppo www.slovenia.info

Con l’aperitivo al castello, il placido giretto a piedi intorno al lago, e il resto del pomeriggio trascorso tra l’acqua termale dell’hotel e la sauna, è stato un viaggio-relax davvero perfetto. Entrambe ci siamo riposate e ricaricate di nuove energie, mia madre è rimasta entusiasta della Slovenia (papà preparati, quest’estate vuole portarti a scoprire il parco nazionale del Triglav) e pensate un po’, non ha neanche sfiorato gli argomenti spinosi che tanto temevo! Lo ammetto, guidando di ritorno verso casa avevo stampato in faccia un bel sorriso compiaciuto.

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