ALLA SCOPERTA DEL CASTELLO DI LUBIANA

Il Castello di Lubiana (f: Jacob Riglin — Beautiful destionations www.slovenia.info)

I castelli sono dei testimoni eccezionali del passato di un luogo. Visitare un antico maniero, specie se ben conservato, è un po’ come infilarsi in una macchina del tempo. Toccare le pietre delle sue mura, guardare il panorama attraverso una feritoia, e visitare il suo interno, dall’intimità delle stanze da letto alla grandezza dei saloni da ballo, può essere un’esperienza unica.

Uno dei miei castelli preferiti è quello di Lubiana, anche perché gli sloveni se ne sono davvero presi cura. Le ristrutturazioni sono riuscite a salvaguardarne l’identità, ma anche ad attrezzarlo per il futuro. E in effetti oggi il Ljubljanski grad è un luogo super-frequentato, sia dai turisti che dai lubianesi, che lo usano come scenografia per numerosi eventi e lo visitano per gustare una buona fetta di torta ammirando la capitale dall’alto.

foto di Shermozle CC

La collina sulla quale oggi sorge il Castello è stata abitata sin dalla notte dei tempi. Lassù si sono susseguiti illiri, celti, romani, signori medievali e duchi… Per la città il Castello è così importante da essere raffigurato, sormontato da un grande drago, sul vessillo comunale. E in effetti Lubiana senza il suo Castello sarebbe come Roma senza il Colosseo, o Milano senza il Duomo.

Il Ljubljanski grad risale all’XI secolo ma, come moltissimi castelli, è stato sottoposto a diverse ricostruzioni e ammodernamenti nel corso della storia. Nell’alto medioevo fu proprietà del potente casato degli Sponheim, una delle famiglie più importanti del Sacro Romano Impero. In seguito passò al ducato di Carniola, e poi agli imperatori d’Austria. Nella cappella dedicata a San Giorgio, santo protettore di Lubiana (il cui culto peraltro è molto diffuso in tutto il paese, Pirano inclusa) sono ricordati i vari signori del maniero. Gli affreschi settecenteschi che adornano la cappella, infatti, raffigurano gli stemmi dei Carniola e degli imperatori asburgici Rodolfo I e Carlo IV.

Nel XVI e nel XVII secolo il castello fu cruciale per la difesa dalle scorrerie degli ottomani. Invece nei secoli successivi fu adibito prima ad arsenale, poi a caserma e a ospedale militare, infine a prigione. Tra i detenuti “accolti” dal Castello meritano una menzione il grande scrittore sloveno Ivan Cankar, il primo ministro ungherese Lajos Batthyány e l’eroe del Risorgimento Silvio Pellico. Nel XX secolo il Castello tornò a essere il simbolo di Lubiana, e negli anni ’60 iniziò la ristrutturazione dell’edificio, che alla metà degli anni ’90, con una Slovenia finalmente indipendente, tornò ad accogliere turisti da tutto il mondo.

Grazie a vari allestimenti, assai ben fatti, ci si può immergere nella lunga storia del Castello (e dell’intera Slovenia). Al Museo virtuale, ai piedi della Torre panoramica, si proiettano filmati che illustrano la parabola del maniero nei dettagli: dai ritrovamenti archeologici al suo sviluppo architettonico, fino all’attualità. Non è tutto, ovviamente: si può salire sulla Torre per godere di una bellissima vista della capitale, così verde da essere veramente una città “a misura di albero”. O è possibile camminare sulle mura e provare a immaginare l’atmosfera del passato guardando dall’alto la corte del Castello, dai contorni irregolari.

Il soffitto della Cappella di San Giorgio (f: Petar Milošević CC)

E poi c’è la mostra permanente sulla storia della Slovenia, che illustra le vicende del paese mitteluropeo dalle tracce più antiche di insediamenti umani fino all’entrata nell’Unione Europea. Oltre che per la grande corte interna dove possono correre e giocare, i bambini vanno pazzi per la cioccolata calda e le golose fette di torta del bar del Castello, e per il Museo delle marionette, dedicato alla tradizione slovena dei burattini.

Un’altra cosa che mi piace tanto del Castello di Lubiana è che si può scegliere come raggiungerlo. Ci si può arrivare in un attimo grazie alla comoda funicolare che parte da Krekov trg (piazza Krekov), oppure a piedi, seguendo una deliziosa stradina che sale tra gli alberi, dal cuore del centro storico fino in cima alla collina. Certo, con la funicolare si suda di meno… però poter spiare Lubiana tra gli alberi che ricoprono la collina vale decisamente il piccolo sforzo!

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