Alla scoperta della nostra natura con la pastinaca di Fleischmann, a Lubiana

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Tutti siamo capaci di distinguere una moto da un motorino, un auto da un camion, o persino una marca di smartphone dall’altra. Quasi nessuno, però, saprebbe riconoscere i fiori della carota selvatica, o dire se un albero sia un faggio, un frassino o un carpino. E pensare che per migliaia di anni, prima dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’avvento della farmacologia, le piante sono state essenziali nella vita degli esseri umani. Da radici, semi, steli e foglie si ricavavano nutrienti e sostanze medicinali. I nostri antenati erano grandi esperti di botanica, profondi conoscitori delle proprietà benefiche (o nocive) delle piante che li circondavano…

Suku Bangsa Huli

Ancora oggi alcune popolazioni in zone remote come la Papua Nuova Guinea o il deserto del Kalahari sono assai ferrate in botanica e zoologia. Gli scienziati occidentali considerano gli anziani san o huli quasi come delle enciclopedie viventi, tanto vasta è la loro cultura in materie biologiche. Ben diversa è la situazione per americani, europei, cinesi. Sappiamo poco della natura che ci circonda, e siamo noi stessi artefici del suo impoverimento. Non è un mistero che tante specie di animali si siano estinte (o siano in grave pericolo di estinzione) a causa della distruzione del loro habitat da parte degli esseri umani. Lo stesso vale per moltissime piante, che spesso resistono solo negli orti e giardini botanici.

È il caso della pastinaca fleischmannii, alias pastinaca di Fleischmann. Appartiene alla famiglia della Apiaceae, che è molto diffusa in Europa e in Asia, ma la varietà fleischmannii si trova solo ed esclusivamente in Slovenia. Venne scoperta da Andrej Fleischmann nel XIX secolo sul Colle del Castello di Lubiana, e non è mai stata trovata in nessun altro luogo del paese (e del mondo).

Il Castello di Lubiana (foto di Jacob Riglin, Beautiful Destinations www.slovenia.info)

Oggi la pastinaca di Fleischmann non è più presente in natura, ma è conservata all’Orto botanico dell’Università di Lubiana, che la considera la sua pianta più preziosa. Tanto da dare proprio il nome di questa pianta a un sentiero naturalistico pensato in collaborazione con il Castello di Lubiana: il “Sentiero della pastinaca di Fleischmann”. Che è stato ideato l’anno scorso, e non per una coincidenza: nel 2016 Lubiana si è aggiudicata il titolo di Capitale verde d’Europa, grazie a iniziative come la pedonalizzazione del centro storico, l’ottima gestione dell’acqua e dei rifiuti, le innumerevoli zone verdi.

Pastinaca di Fleischmann (foto di Andrea Moro CC)

La pastinaca ha una lunga storia alle spalle: secondo studi recenti il suo consumo risale al periodo di transizione dal modello di caccia-raccolta a quello agricolo, migliaia di anni fa. La radice della pastinaca infatti è commestibile dopo la cottura, e ha un buon sapore, tanto che viene tuttora usata in molte ricette tipiche del mondo anglosassone, soprattutto negli stufati e nelle zuppe. È ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, e prima dell’arrivo in Europa della canna da zucchero veniva impiegata persino come dolcificante. I romani la coltivavano (le attribuivano anche proprietà afrodisiache), e l’imperatore Tiberio accettava che parte dei tributi venissero pagati proprio con grandi quantità di pastinaca.

Il “Sentiero della pastinaca di Fleischmann” comincia all’Orto botanico, dove una guida specializzata mostra le diverse specie di piante e alberi, e ne racconta l’origine e le proprietà. Attivo sin dal 1810, l’Orto botanico è un’autentica istituzione del paese mitteleuropeo: al suo interno si trovano oltre 4500 specie di piante e alberi, di cui un terzo tipiche della Slovenia e il resto proveniente dal resto d’Europa e del mondo.

Orto botanico dell’Università di Lubiana (foto J.Bavcon www.slovenia.info)

Dall’Orto si prosegue fino al Castello di Lubiana, lungo il sentiero che risale il Colle, lo stesso in cui Fleischmann scoprì la sua rara varietà di pastinaca. Le guide mostrano com’è stato ripristinato l’habitat originale della pastinaca, e altre specie di alberi e piante, fino ad arrivare in cima al colle. Lassù si continua la visita con una guida specializzata, alla scoperta del Castello.

È un ottimo modo di visitare due punti fondamentali della città, che ne rispecchiano in pieno lo spirito. Da una parte il Castello è così importante per Lubiana da essere raffigurato persino nella sua bandiera, e dall’altra l’Orto botanico è un esempio dell’amore e del rispetto con cui la città (e la Slovenia in generale) trattano la natura e l’ambiente. Ma il “Sentiero della pastinaca di Fleischmann” è anche un modo per scoprire un po’ più di noi stessi e delle nostre origini, e per passare del tempo a contatto con la natura imparando a conoscerla meglio.

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