I MAGNIFICI QUATTRO DELLA BOEMIA

Roudnice Castle fonte: http://www.lobkowicz.com/en/collections/

Chiariamo: non si tratta del titolo di un film d’avventura, magari ambientato nelle nebbiose foreste della Mitteleuropa. Ci si riferisce invece a quattro magnifici castelli della Cechia accomunati dall’appartenenza a una delle più antiche e famose stirpi d’Europa, quella dei Lobkowicz. Visitarli significa intraprendere un viaggio nella storia, fra splendidi manieri, magnifiche opere d’arte e luoghi pieni di poesia.

Il viaggio inizia a Praga, la cosiddetta “madre di tutte le città”. Una delle capitali più magiche d’Europa. Tra le mura dell’immenso Castello di Praga, insieme alla magnificenza della Cattedrale di San Vito e alla Basilica di S. Giorgio, sorge Palazzo Lobkowicz. Costruito nel XVI secolo, il Palazzo è una tappa imperdibile di qualsiasi viaggio nella città sulla Moldava. Per esempio, è uno splendido punto panoramico dal quale godere di una vista mozzafiato di Praga. Soprattutto, rappresenta un autentico scrigno delle meraviglie. Al suo interno, infatti, custodisce opere d’arte e testimonianze storiche e culturali di grande valore.

Il ritratto di Doña Margarita Teresa, Infanta di Spagna, attribuito al celebre Velázquez; il dipinto del Canaletto “Il Tamigi con la Cattedrale di St. Paul il giorno del Lord Mayor”; la Stanza della musica, con la prima edizione a stampa dell’Eroica di Beethoven. Ecco qualche esempio dei tesori della storia europea che si possono ammirare a Palazzo Lobkowicz.

Ogni giorno nella Sala concerti in stile barocco, sotto un cielo di affreschi originali del XVII secolo, si tiene un concerto di musica classica. Basta chiudere gli occhi e abbandonarsi all’esecuzione di opere di Mozart e Vivaldi per immaginarsi tra i gentiluomini in frac e le signore avvolte in corsetti e crinoline che un paio di secoli fa partecipavano alle serate eleganti organizzate al Palazzo.

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Dalla Praga adagiata sulla Moldava il viaggio continua attraverso la Boemia lungo il corso dell’Elba. Un fiume protagonista delle pagine di storia del Vecchio Continente sin dai tempi dei romani, che cercarono di trasformarlo nel nuovo limes dell’impero andando incontro alla storica disfatta nella foresta di Teutoburgo. L’Elba fu il limite orientale dell’impero di Carlo Magno, un importantissimo collegamento logistico per secoli, e teatro dello storico Elbe Day durante la seconda guerra mondiale.

Ad appena una cinquantina di chilometri da Praga, nella pittoresca campagna boema, il Castello di Roudnice domina da un’altura la graziosa cittadina Roudnice nad Labem, ed è uno spettacolo per ogni appassionato di storia. Il Castello fu costruito nel XII secolo dai potenti vescovi di Praga, che lo usarono come residenza estiva, e divenne proprietà della famiglia Lobkowicz nel 1603. Da allora il maniero ha attraversato tempi tranquilli e propizi, ma anche momenti più oscuri.

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La sua storia più recente ripercorre i tragici eventi del “secolo breve”. Durante la Seconda guerra mondiale, ad esempio, fu occupato dagli invasori nazisti, che lo adibirono a campo di addestramento e confiscarono le opere d’arte raccolte nel corso di decenni. Subì anche dei forti danni a causa dei bombardamenti, ma dopo la guerra fu ricostruito. Poi arrivarono i rigori del comunismo… Oggi, in una Repubblica ceca libera e democratica, questo maniero barocco dalle duecento stanze è un luogo di grande bellezza e cultura, tanto da ospitare concerti ed eventi (e matrimoni, nella cappella del XVII secolo decorata da magnifici affreschi).

Ma oltre che per il suo fascino e la sua storia, il Castello di Roudnice è famoso anche per la produzione di vini, una tradizione iniziata nel 1603 e di cui è testimone anche l’antica cantina. Si tratta soprattutto di vini secchi, tipici di questa regione, che si possono degustare nella cantina o (nei mesi caldi) tra i vigneti. Sono davvero buoni: basti pensare che uno di questi vini fu servito alla Regina Elisabetta II durante la cena di stato offerta dal presidente Václav Havel nel 1996.

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Il viaggio continua lungo l’Elba, verso la cittadina di Ustí nad Labem, a una novantina di chilometri da Praga. Qui sorge il Castello di Střekov, un gigante di pietra che conquisterà subito gli amanti del fantasy e gli appassionati di storia medievale. Da settecento anni questa solida fortezza sta a guardia di quello che un tempo era il principale collegamento verso la Germania. Definito uno dei castelli più belli dell’Europa Centrale da un certo Goethe (sembra che ispirò anche Richard Wagner per la stesura del Tannhäuser), oggi è uno dei monumenti più amati e visitati della Boemia settentrionale.

Il suo successo tra i viaggiatori non stupisce: la massiccia silhouette di questa fortezza esercita il fascino di un gigante dal corpo muscoloso. Eppure il Castello se l’è vista brutta molte volte. È stato teatro di battaglie, assedi e conquiste durante eventi-chiave della storia europea, come la Guerra dei Trent’anni. In effetti, aggirandosi tra le sue rovine e i suoi cortili si ha ancora la sensazione di udire il fragore di dure battaglie, il clangore delle spade, il suono degli zoccoli dei cavalli sul selciato.

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La struttura è stata sottoposta a lavori di manutenzione e stabilizzazione, ma non è stata interamente restaurata. E probabilmente il suo grande fascino viene proprio da questa scelta. Dopo aver visitato le rovine romaniche infatti, gli interni del castello, con la Sala dei Cavalieri e la Torre gotica, sono ancora più sorprendenti. Inoltre, la visita comprende la mostra sulla sua storia, con numerose riproduzioni di armi e armature, dipinti e foto antiche.

Da parte sua, invece, il Castello di Nelahozeves è un bell’esempio di stile rinascimentale, immerso nella bellissima campagna boema a soli 35 chilometri da Praga. Situato nei pressi dell’omonima cittadina di Nelahozeves (luogo di nascita del celebre compositore Antonín Dvořák), fu realizzato per Florian Griesbeck von Griesbach, consigliere dell’Imperatore Ferdinando I d’Asburgo, che poi lo vendette alla principessa Polyxena della famiglia Lobkowicz.

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Nonostante i saccheggi e i danni subiti dal Castello, specie durante la Guerra dei Trent’anni, il suo aspetto attuale non è molto diverso dall’originale, inclusi gli sgraffiti che abbelliscono l’ala nord con scene mitologiche e dell’Antico Testamento. Gli interni invece ospitano la mostra permanente “Spazi privati: una famiglia nobile a casa”, vera e propria immersione nella vita quotidiana di una famiglia della nobiltà del Novecento.

La mostra si snoda attraverso dodici stanze, dall’elegante Sala da Pranzo alle camere da letto, dalla “smoking room” del principe alla cappella di famiglia, passando ovviamente per la biblioteca. Qui è possibile ammirare una selezione dei libri e manoscritti provenienti dall’archivio di famiglia e dalla biblioteca Lobkowicz di Roudnice, dotata di circa 65mila volumi.

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In ogni stanza ci si può rifare gli occhi con dipinti, tappeti e mobili di ogni tipo. Oggetti meravigliosi, che paiono davvero pronti ad accogliere una famiglia nobile del secolo scorso al ritorno da un picnic in campagna. Anche qui è possibile chiudere la visita in bellezza, con una degustazione dei vini della cantina Lobkowicz di Roudnice. Una conclusione niente male per un viaggio fra castelli e nobiltà!

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