TESORI DEL CENTRO STORICO DI LUBIANA

foto: Bogdan Kladnik www.slovenia.info

Nel cuore di Lubiana (una delle più belle, e suggestive, capitali d’Europa) ci sono due hotel che sono il sogno di ogni viaggiatore: il Grand Hotel Union e il Grand Hotel Union Business. Il primo è un edificio imponente in art noveau, un gigante di eleganza fin de siècle che quando fu inaugurato, nel 1905, era la struttura più grande della città; il secondo è un hotel moderno, ma comodissimo, con piscina, centro benessere e stanze dove vien voglia di traslocare per sempre. Per chi vuole esplorare Lubiana questi due hotel sono il punto di partenza ideale. Se il Grand Hotel Union offre una vista incantevole di Prešeren Trg e del Triplo Ponte, il Grand Hotel Union Business si affaccia sull’elegante Miklošičeva cesta, e permette di scorgere uno degli edifici più originali di Lubiana: la Banca cooperativa, con la sua facciata variopinta che è una sintesi perfetta tra l’art noveau e le tradizioni pittoriche slovene.

fonte: sito visitljubljana.com

A pochi passi dai due hotel gli appassionati di architettura potranno ammirare, per esempio, la sontuosa casa Krisper, con la sua facciata blandamente Sezession. A realizzarla nel 1901, per il ricco avvocato Valentin Krisper, fu Max Fabiani, uno dei più grandi architetti del primo Novecento europeo: nato nei pressi di San Daniele del Carso nel 1865, studiò anche a Vienna con il celebre Otto Wagner, e al suo ritorno in Slovenia progetto alcuni degli edifici più belli e significativi di Lubiana, come la già citata casa Krisper e la squisita casa Hribar. Sempre a due passi dal Grand Hotel Union e dal Grand Hotel Union Business vi è la raffinatissima casa Čuden, realizzata dall’architetto sloveno Ciril Koch: che merita, in questa città di grandi geni della progettazione, una menzione speciale, dato che fu lui, con Max Fabiani, a introdurre lo stile Sezession in Carniola.

foto di M.Tancic www.slovenia.info

Molto diversa è un’altra costruzione dei paraggi che merita di essere scoperta dal viaggiatore: la chiesa ortodossa dei Santi Cirillo e Metodio, finanziata negli anni ’30 dagli immigrati serbi. In un paese cattolico come la Slovenia, in una città molto laica qual è Lubiana, colpisce questa chiesetta austera, riccamente affrescata, così profondamente ortodossa; trait d’union tra il templio e il resto della città è il busto del religioso Primož Trubar, simbolo della Riforma protestante in terra slovena. Un altro edificio da ammirare è, sulle soglie di piazza Prešeren, il Palazzo Centromerkur, del 1903, opera dell’architetto austriaco Friedrich Sigismundt; in principio doveva essere la sede di una banca, ma poi fu acquistato dal mercante Feliks Urbanc, che lo trasformò nel primo grande magazzino di Lubiana. Famoso per il suo affascinante mix di stile Sezession e art noveau, l’edificio ha come simbolo la statua del dio Mercurio sul tetto, e oggi è nota come Galleria Emporium.

Nea Culpa d.o.o. www.slovenia.info

Non c’è bisogno, in questo post, di dedicare spazio a piazza Prešeren (o Prešeren Trg, per dirla alla slovena): una parola è troppa, e due sono poche, come si suol dire a Napoli. Meglio parlare dei tanti, splendidi musei che punteggiano Lubiana. Ad esempio la Galleria nazionale, che sta alla Slovenia come gli Uffizi all’Italia: una collezione strabiliante di opere d’arte; dalle sculture medievali a tele neoclassiche, da quadri impressionisti del grande Rihard Jakopič ai ritratti di Ivana Kobilca, sino a statue e opere più recenti. Altro museo imperdibile è quello di arte moderna (Moderna Galerija), con il meglio della produzione slovena contemporanea; un caleidoscopio di colori, emozioni e sensazioni che include i lavori laconici ma toccanti del grande Gabrijel Stupica, o le sculture di Jakob Savinšek.

I patiti di architettura e design a Lubiana non hanno che l’imbarazzo della scelta, come si è già intuito qualche riga fa. Tuttavia è per loro doverosa una visita al MAO, il Museo di design e architettura che è una delle gemme dell’offerta culturale lubianese. Se si è in visita a Lubiana con i bambini può essere un’idea portarli al Museo di storia naturale, dove è esposto anche lo scheletro (quasi completo) di un poderoso mammut, mentre chi preferisce la storia non può non recarsi al Museo nazionale della Slovenia.

Flauto neanderthaliano

Soprattutto, la struttura offre una collezione di reperti paleontologici e preistorici di grandissimo interesse (ad esempio un flauto risalante a 60mila anni fa: il più antico strumento musicale del mondo) e soprattutto reperti archeologi di prim’ordine. Vanno citati, almeno, la splendida situla di Vače, vaso dell’Età del ferro decorato con suggestive scene venatorie e militari; l’antichissima spada trovata sul fondo del fiume Ljubljanica; la statua di un giovane patrizio romano.

Situla di Vače

Ancora, il centro storico di Lubiana è un paradiso per gli amanti dello shopping di qualità e per i gourmet. Insomma, difficilmente ci si può tediare in questa capitale piccola ma signorile, bellissima, e ricca di eventi in ogni periodo dell’anno. L’unico problema, casomai, sarà voler tornare a casa!

Il post sopra è pubblicato sul Blog di Slovenia-Italia Club. Tale blog non rappresenta una testata giornalistica secondo la legge italiana in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati.

--

--

Slovenia_ItaliaClub
Il Blog di Slovenia-Italia-Scandinavia Club

Gruppuscolo di italiani e italiane, slovene e sloveni, appassionati/e di Mitteleuropa: dalla Slovenia alla Slovacchia, dalla Polonia alla Svizzera.