LAUREN, DOTTORANDA BRASILIANA, RACCONTA IL SUO VIAGGIO IN SLOVENIA

foto di Lauren

C’è chi viaggia per lavoro, c’è chi viaggia per noia, chi per motivi di studio, chi per passione. Lauren, ventinovenne brasiliana impegnata in un dottorato in genetica (in via di conclusione, per sua fortuna), rientra nell’ultima categoria. Quella dei super-viaggiatori, che hanno fatto dei vagabondaggi intorno al mondo una delle loro ragioni di vita. Di recente Lauren è stata anche in Slovenia. In questo breve post, ecco la chiacchierata che abbiamo fatto al ritorno dal suo viaggio.

Prima di tutto, puoi raccontarci un po’ di te?

Ho 29 anni, e sono una studentessa di dottorando brasiliana. Quando non sono in laboratorio, amo viaggiare per il mondo, o ballare il jazz e il lindy hop. Per me viaggiare è una cosa molto seria: a oggi sono stata in circa sessanta paesi, e i miei ricordi di viaggio più cari sono sempre collegati ai luoghi meno turistici.

È la saggezza del viaggiatore… Senti, perché ti piace così tanto viaggiare?

Oggi abbiamo la possibilità di esplorare il mondo in un modo così facile e pratico, impossibile sino a non molto tempo fa. Non approfittare di una simile opportunità sarebbe uno spreco. Penso che uscire dalla nostra zona di sicurezza, specialmente viaggiando da soli (la cosa che mi piace di più), possa insegnarci grandi lezioni. Essere in contatto con altre culture, paesaggi, odori, credenze, ci rende più umili e consapevoli di quanto grande e varia sia l’umanità. E ciò ci rende più… umani, per dirla in maniera semplice.

foto di Lauren

Perché hai scelto di visitare la Slovenia? C’eri mai stata prima?

La Slovenia era nella mia lista dei desideri per due ragioni. La prima, i paesaggi straordinari. E non sto parlando del lago di Bled, che è famoso in tutto il mondo. Dato che sono una persona che non ama le masse di turisti, mi sono concentrata sul Parco nazionale del Triglav: stentavo a credere, vedendo le foto, che quelle cime non fossero famose come le Alpi svizzere. La seconda ragione è l’atmosfera alternativa della capitale, Lubiana. Avevo così tanto sentito parlare dei suoi caffè e dei suoi centri culturali, che volevo vederli con i miei occhi. Così ho deciso di partire per un weekend lungo in bassa stagione, in modo da raccogliere un po’ di impressioni su questo paese di cui i miei amici più interessanti avevano parlato così bene.

Dove sei stata, di preciso?

A Lubiana, e ho fatto delle gite sul lago di Bled e di Bohinj.

Ti è piaciuto il soggiorno?

Questo viaggio è stato fatto in bassa stagione, a metà marzo, durante un weekend molto freddo e nevoso, in un momento in cui i posti tendono a essere meno interessanti, affollati e anche eccitanti. Beh, il mio soggiorno è stato spettacolare.

foto di Lauren

Hai avuto modo di fare qualche camminata, o di pedalare un po’?

Io cerco sempre di fare delle escursioni in ogni vacanza, anche soltanto per un pomeriggio. Avendo visto foto meravigliose delle Alpi Giulie, dovevo cimentarmi in un’escursione, pur sapendo che il tempo non era adatto. Ho contattato gli uffici del turismo per avere un po’ più informazioni sui percorsi agibili e le condizioni meteo… sono stati davvero di aiuto. In un giorno di neve, mi sono regalata un’escursione nella Gola di Mostnica. Anche se non era possibile vedere interamente le montagne intorno a me, non posso descrivere la pace trovata in quel luogo, e la bellezza del paesaggio coperto di neve. Naturalmente la prima cosa che ho fatto dopo l’escursione è stata iniziare a pianificare un periodo di escursioni nelle Alpi Giulie, nei mesi più caldi.

Cosa ti è piaciuto di più?

Il fatto che ci fosse così tanta bellezza da vedere, in un paese così piccolo. Persino in quei giorni cupi e nevosi i paesaggi non cessavano di meravigliarmi.

foto di Lauren

E il cibo?

Non solo mi è piaciuto, ma ho anche apprezzato molto il fatto che ovunque andassi ci fossero delle scelte per i vegetariani e per la gente attenta a una dieta sana. Inoltre forse la cosa che mi è piaciuta di più riguardo alla mia esperienza gastronomica a Lubiana è collegata ai ristoranti socialmente responsabili (che davano a giovani da gruppi sociali vulnerabili e a persone diversamente abili un’opportunità), e i caffè equi e solidali. Non solo ottimo cibo, dunque, ma un ambiente socialmente consapevole e inclusivo, in grado di riscaldare il cuore.

Torneresti in Slovenia?

Mi piacerebbe, e tornerò, se non quest’anno, in qualche momento dell’anno prossimo. Voglio passare qualche giorno visitando il Parco nazionale del Triglav, e se è possibile dare un occhio anche alle grotte, che mi hanno detto essere straordinarie. E spero che ovunque vivrò in futuro, ci saranno dei collegamenti a buon mercato con la Slovenia, perché mi sembra che in un paese così piccolo ci siano opportunità di escursione per più di una vacanza.

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