LOCK&CHARGE, LA STARTUP SLOVENA CHE VUOLE RIVOLUZIONARE I TRASPORTI… CON LE FLOTTE DI BICI ELETTRICHE
Una vera e propria rivoluzione nei trasporti. È quella promessa da Lock&Charge, startup fondata da 2 giovani imprenditori sloveni visionari: Andrej Sobotkiewicz e Nerina Čorbadžić. Con sede a Rovereto, presso l’acceleratore di startup hardware Industrio, la startup opera in un settore a dir poco promettente: quello del trasporto su bici (elettriche, ma non solo). Con un obiettivo: promuovere la diffusione delle flotte di bici elettriche e il bike-sharing nelle città europee, a scapito delle auto.
Ora, non deve stupire che la startup sia stata fondata da un team sloveno. Perché la Slovenia, al di là delle frasi ad effetto (“Slovenia cuore verde d’Europa”), è davvero una delle nazioni più verdi e amiche della natura che si possa immaginare. Il 55% del suo territorio è protetto, e in base all’Environmental Performance Index dell’Università di Yale, la Slovenia è al quinto posto su 180 paesi nel mondo per rispetto dell’ambiente. Solo le super-virtuose nazioni della Scandinavia felix fanno meglio della piccola repubblica mitteleuropea: proprio l’anno scorso Lubiana è stata proclamata European Green Capital 2016; e per le strade della bianca capitale sfrecciano non solo le bici, ma anche dei “cavalieri”, mini-veicoli elettrici che sono la delizia dei turisti.
Questa la premessa, necessaria e doverosa, per comprendere il contesto culturale e sociale in cui è maturato il team di Lock&Charge. Una startup che, una volta tanto, non offre la solita fuffa high-tech, ma risponde a un bisogno concretissimo. Perché in città sempre più inquinate e congestionate, e in un mondo alle prese con il riscaldamento climatico, il trasporto di massa su bici (elettriche o a trazione muscolare) e il bike-sharing possono essere una delle luci in fondo al tunnel. Pensiamo a metropoli nordiche come Copenaghen o Stoccolma, o alla stessa Lubiana: con più bici e meno auto in circolazione ci guadagnano i pedoni, l’ambiente, le città e la loro qualità della vita.
Senza andare troppo sul tecnico, Lock&Charge offre una specie di pacchetto all-inclusive che permette di trasformare dal nulla due, tre, dieci, cento bici elettriche… in una flotta di e-bikes da affittare o condividere. Il pacchetto comprende: un dispositivo elettronico che permette sia di ricaricare la bici che di bloccarla (niente più furti!); la stazione di ricarica; la piattaforma web per monitorare in ogni istante ogni bici equipaggiata e per gestire il servizio. Ma dato che un video vale più di mille parole, ecco un minuto e mezzo di filmato su YouTube che mostra tutto:
Grazie a Lock&Charge non bisogna più attendere che una pubblica amministrazione si decida a investire sul bike-sharing… chiunque, anche un condominio, un centro commerciale o una scuola, può equipaggiare le sue bici (elettriche e non) e creare una flotta di e-bike!
“Vogliamo diventare protagonisti nel cambiamento in atto verso un concetto di mobilità esteso, e vedere le biciclette sostituire di nuovo le automobili nelle città europee. Ciò che è necessario fare è renderle più accessibili e disponibili: esattamente quello che la tecnologia Lock & Charge è in grado di fare” dice Andrej Sobotkiewicz, fondatore e amministratore della startup.
Partner della Lock&Charge sono interessanti realtà dell’innovazione tecnologica made in Italy e made in Slovenia: le aziende trentine HSL e 3tec, rispettivamente specializzate nel manifatturiero avanzato e nell’elettronica di nuova generazione, e la slovena TBP, importante azienda produttrice di cavi Bowden; ancora, la lubianese Dlabs ha sviluppato la piattaforma web.
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