Leggi come se avessi appena bevuto un bicchiere di liquore

Circolo dei lettori
il Circolo degli scrittori
3 min readMar 3, 2015

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Correva l’anno 1965. Una studentessa aveva come insegnante niente di meno che Kurt Vonnegut. Quella stessa studentessa conservò il compito che le aveva assegnato per le sue esercitazioni. È scritto in forma di lettera, mai che Vonnegut si sia vergognato ad apparire un sentimentale con nessuno, figurarsi.

«Vorrei che le tue tesine fossero ciniche e religiose allo stesso tempo. […] Leggi per il tuo piacere e soddisfazione, cominciando ogni racconto come se, solo sette minuti prima, avessi bevuto un bicchiere di liquore prelibato. […] Riproduci l’indice del libro su un foglio di carta bianca, omettendo i numeri di pagina e sostituendo a ogni numero un voto dalla A alla F. I voti dovrebbero essere la misura infantilmente egoista e impertinente della tua gioia, o della sua assenza. Non m’importa che voti dai. Ma insisto che alcune storie ti debbano piacere più di altre. Scrivi un parere su ciascuna di esse immaginando di doverlo sottoporre a un superiore saggio, rispettato, spiritoso e un po’ stanco del mondo. Non scrivere come un critico accademico, né come un fanatico […]. Scrivi come una persona sensibile che abbia un paio di intuizioni pratiche su come le storie possono avere successo o fallire. Elogia o stronca a tuo piacere, ma fallo in modo categorico, pragmatico, con attenzione per i dettagli che disturbano o soddisfano. Sii te stessa. Sii unica. Sii una brava editor. Dio sa quanto l’universo abbia bisogno di bravi editor

Così, seguendo modestamente la scia indicataci da Kurt Vonnegut, il Gruppo di lettura ha proceduto nella lettura e nel commento dei quattro romanzi di questa settimana. Vediamoli assieme.

Innamorarsi…ma di chi. Un tourbillon di personaggi molto giovani, in cui purtroppo l’ingenuità non è solo dei protagonisti ma anche del linguaggio, forse troppo convenzionale, e in cui il punto di vista saltella da una parte all’altra, pericolosamente.

Lotta di classe all’agenzia investigativa. C’è un centro occupato in una ex-fabbrica, c’è un trio amoroso che si sfalda con la stessa rapidità con cui ci viene fatto sapere che si è composto, e c’è persino un furto “iniziatico” di una falciatrice. Una collezione di episodi, che si risolvono costantemente prima ancora di cominciare. Si presenta come il racconto dell’impotenza e dell’inadeguatezza dell’individuo nei confronti dei tempi odierni, e viceversa. Un’odissea precaria che porta il Nostro Protagonista a lavorare addirittura in un’agenzia investigativa strampalata — e qui si fa cenno pure a Piazza Fontana, il Golpe Borghese, a dossier e tabulati di politici rilevanti… Un’occasione persa, peccato. Lo spunto è stato però decisamente apprezzato dai partecipanti del Gruppo.

Ricordami chi sono. Racconto in prima persona di una ragazzina napoletana che ne segue le vicissitudini dall’età di sei all’età di nove anni, dalla periferia milanese alla Puglia (c’è la comunione, il primo giorno di scuola, la paura del buio e quella dei mostri). Mancano purtroppo dei conflitti significativi che diano slancio drammatico al testo, che si mantiene invece nell’inerzia quotidiana. Il modulo espressivo del bambino e la scorrevolezza del testo non sono sufficienti per riabilitare lo sguardo un po’ piatto della narratrice.

La casa Windows. “Romanzo informatico” in cui le vite di due trentenni sono raccontate attraverso le volte in cui i loro computer hanno fatto le bizze e dato loro buca: soprattutto in momenti clou di studio (la tesi di laurea) o di lavoro (il giorno di una consegna). Da questo mal comune, l’inaffidabilità dei pc, nasce la loro amicizia. I due decidono di costruire “casa Windows, in cui rinchiudere Bill (n.d.r. Gates) per qualche giorno e fargli capire quali frustrazioni colpiscono gli utenti dei suoi fottuti sistemi operativi”. Dunque: rapire Bill Gates per vendicarsi di tutte le volte che il loro computer si è impallato. Scrittura e impianto sprovveduti come i due malfattori. Lo spunto è simpatico, ma non basta.

Nessuno dei quattro testi è stato considerato sufficientemente buono per passare alla fase finale, sempre più prossima, del concorso del Circolo degli scrittori in collaborazione con bookabook.
Speriamo che il prossimo giovedì le cose possano andar meglio. Nell’attesa, brindiamo. Alla prossima settimana.

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