Trenta lettori
A volte val la pena ripassare. Ricordare qual è il motivo per cui anche oggi, come ogni giovedì, ci ritroviamo in Sala Lettura.
Il gruppo del Circolo degli scrittori ha il compito — e con questo tutti gli oneri e gli onori che ne conseguono — di stabilire quale tra i novanta romanzi pervenuti in occasione del concorso sia il più meritevole. La storia vincitrice sarà ospitata dalla piattaforma digitale BookaBook, dunque un ripasso — visto il compito mica da ridere — è bene farlo.
Come procedere, dunque? Qual è il modo migliore per condividere con gli altri membri della giuria collettiva le proprie idee in merito a questo o quell’altro dattiloscritto? È uscito in questi giorni un libro che fa al caso nostro: s’intitola Centolettori, è pubblicato da Einaudi, e raccoglie cento schede di lettura di illustrissimi collaboratori di cui la casa editrice si è avvalsa nel corso della sua storia.
Ripassare assieme a Italo Calvino e Giorgio Manganelli è già una bella fortuna. Il libro si apre con una prefazione a opera del direttore editoriale, Ernesto Franco, che riferendosi all’istante in cui il lettore esprime la sua approvazione o disapprovazione per un testo, dice: «Il processo del giudizio ha sempre in sé qualcosa di capitale, di decisione grave e, in ambito editoriale, senza appello: si pubblica o non si pubblica».
Applicando i termini alla nostra gara narrativa, e facendo certamente le debite proporzioni, sono questi gli aspetti in ballo anche nei nostri appuntamenti del giovedì. E a maggior ragione lo sono stati oggi, dopo questa bella rinfrescata.
Sono molti i titoli commentati questa settimana. I membri della «giuria» del Circolo degli scrittori — composto da trenta persone esigenti e curiose, trenta paia d’occhi che leggono e commentano — ha oramai interiorizzato una sua propria linea editoriale, e in quest’alveo giudica i testi in concorso. Sempre con maggior finezza di sguardo e sempre più rapidamente: segno che i mesi trascorsi fin qui dall’inizio di quest’esperienza di lettura e valutazione collegiale non sono passati invano.
La maschera evanescente, Tricot, Io che non vivo, Il mio padrino è un bastardo, L’altra faccia della terra: tutti questi titoli hanno oggi disatteso le aspettative dei lettori, che hanno giudicato queste opere non adatte a proseguire nel concorso. Per via dei personaggi poco più che abbozzati, o della scrittura priva di strumenti e dalla scarsa consapevolezza, o ancora a causa della psicologia dei protagonisti, un po’ latitante. Le ragioni sono diverse, l’esito è purtroppo lo stesso: in alcuni casi manca la mano dello scrittore, in altri la storia non è stata considerata sufficientemente buona da intrattenere chi l’avesse presa in lettura.
Un ultimo romanzo, Dall’argine al mare, è stato invece accolto con favore da una lettrice del gruppo che lo ha consigliato a un’altra: tra qualche giorno sapremo il risultato di questa seconda lettura, e conosceremo quindi la sorte del dattiloscritto. Il comitato del Circolo degli scrittori — composto dai nostri appassionati Trentalettori — vi aspetta la prossima settimana.
