UN OSSERVATORIO SUL RACCONTO

IL COLOPHON
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intervista a Rossella Milone (www.cattedrale.eu) di Sanzia Milesi

Forma breve. Non minore. Sia ben chiaro. Questo è il racconto in letteratura. Cattedrale, ovvero il sito www.cattedrale.eu, è da un paio d’anni la piazza virtuale, lo spazio che mancava, in cui dibattere e osservare la sua forma. Prende il nome da Cattedrale di Raymond Carver e, come ci dicono i curatori stessi, è un “Osservatorio sul racconto”. A idearlo Rossella Milone e Armando Festa. Ce ne parla Rossella.

Come è nato Cattedrale?

Io e Armando ci conosciamo da una vita. Lui è un copywriter molto bravo, che lavora sia per la Rai che per Sky, come me appassionato di racconti. Io scrivo racconti — l’ultimo Il silenzio del lottatore edito da Minimum Fax — e ne sono lettrice da sempre. Eravamo stanchi della situazione in cui versa il mondo dei racconti. Gode di poca visibilità e credibilità. Viene spesso trattato come fosse un gradino più giù della letteratura con la “elle” maiuscola. Da questa miccia, partita come passione, Cattedrale è diventata una cosa sempre più seria. Abbiamo festeggiato da poco i due anni. Siamo organizzati in forma volontaria. Una manciata di persone, molto appassionate, che lavorano al sito con autonomia e pochi mezzi a disposizione. Affianco a me e Armando, anche Debora Lambruschini, Alessandro Abbate, Alfredo Zucchi e Giuliana Riccio. Ciascuno di noi si occupa di tutto, ma poi porta avanti con più attenzione alcuni settori rispetto ad altri. Oltre a questo nucleo più stretto, c’è una serie di collaboratori.

Quale progetto portate avanti?

Il progetto è nato dal pensiero che i lettori avessero bisogno di uno spazio di questo tipo. E stiamo avendo molto riscontro, sia da un pubblico di appassionati che da un pubblico di addetti ai lavori. Puntiamo la luce su situazioni perlopiù nascoste e organizziamo qualcosa “di vivo” sul tema dei racconti. Alcuni eventi live, svolti tutti qui su Roma. Come la festa di Cattedrale per il nostro primo anno di vita oppure, in collaborazione con la Libreria Assaggi, un ciclo di letture ovviamente dedicato ai racconti. Ci stiamo inoltre impegnando su Trenta Cartelle, un laboratorio permanente dedicato al racconto. Non un corso di scrittura teorico, ma un laboratorio pratico in cui ciascuno lavora a un proprio racconto. Abbiamo anche in mente qualcosa di più importante e ambizioso, per cui siamo per altro alla ricerca di una sponsorizzazione. Si tratta dell’organizzazione di una vera e propria “giornata del racconto”, sempre qui a Roma, con reading e ospiti importanti sia italiani che esteri, tavole rotonde con case editrici, eventi live…

Nello specifico, l’idea di un “Osservatorio sul racconto”…

Con Cattedrale abbiamo avuto subito molto chiaro in testa ciò che volevamo essere, così come ciò che non volevamo essere. Innanzitutto non volevamo essere l’ennesimo blog di racconti, né una rivista letteraria. Più propriamente, volevamo un osservatorio. Per questo non siamo un sito che pubblica post ogni tre minuti, ma — dopo varie prove nel tempo — abbiamo deciso di uscire con un solo nuovo articolo a settimana, ogni lunedì. Poi, in newsletter, riproponiamo anche vecchi articoli. C’è bisogno di capire e di creare un discorso serio attorno al racconto. Per questo pensiamo che non funzioni una velocità spesso sinonimo di superficialità. Per approfondire ci vuol lentezza. L’osservazione, un osservatorio appunto, richiede tempo. E questa è la nostra lente comune, di osservazione e discussione.

In funzione di questo come avete organizzato il sito, di quali parti si compone?

L’organizzazione del sito è cambiata nel tempo. L’idea centrale è di dare spazio a recensioni di racconti poco noti. Che spesso vengono seppelliti da altri volumi in libreria. I racconti esistono e ce ne sono di bellissimi. Ma sono di frequente frutto di case editrici medio-piccole che faticano a trovar visibilità. Parliamo dunque di novità editoriali, ma non solo. Diamo voce a tutti quei racconti che valutiamo come meritori e pensiamo debbano essere conosciuti. All’interno di Scaffale, pubblichiamo solo le copertine delle ultime uscite con rimando link alla pagina dell’editore. Un vero e proprio scaffale in cui vedere che c’è a disposizione. In Racconti dal passato invece ci sono i fuori catalogo. Su Osservatorio svisceriamo dall’interno alcuni temi dei racconti e facciamo riferimenti ai grandi maestri. Cerchiamo di aprire il nostro pubblico alla magia, e al contempo alla difficoltà, insita nello scrivere racconti. Di avere un dialogo, di aprirlo a quel linguaggio e a quel mondo. Sul metodo è focalizzata al metodo di scrittura. Osservatorio esordiente è invece uno spazio dedicato agli scrittori in erba, ma — sia sempre ben chiaro — non è lanciare nuovi autori ciò che si propone il sito. Per questo la selezione è severissima e pubblichiamo pochissimi racconti che ci sembra davvero valgano la pena. Una vetrina di eccellenze. Valutazioni propone un servizio di consulenza ed editing, viste le tante richieste che ci arrivano. Interviste promuove il confronto con editor, editori e scrittori intavolando la discussione su varie problematiche. Anche aizzando polemiche a volte, ossia pungolando gli addetti ai lavori per capire perché ci sia così poco investimento sul racconto. Tradizione italiana parla esclusivamente di autori italiani, quelli che hanno fatto la storia del racconto in Italia. Abbiamo una tradizione molto forte nel nostro Paese, va valorizzata e fatta conoscere, anche nelle scuole, per educare.

Date più rilievo all’Italia che all’estero, mi pare di capire.

In un certo senso sì. Diamo una maggiore attenzione a ciò che proviene dall’Italia, senza al contempo trascurare i grandi maestri che ci sono fuori da qua. Gli editori pubblicano con più facilità gli autori di racconti stranieri, ma noi insistiamo sugli italiani.

In ultimo, un consiglio di lettura. Due racconti, uno italiano e uno straniero…

Lo scialle andaluso di Elsa Morante. Trilobiti dello scrittore statunitense Breece D’J Pancake.

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RIVISTA DI LETTERATURA DI ANTONIO TOMBOLINI EDITORE