Universo Tinder

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Il mondo secondo me
8 min readFeb 3, 2018

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Essere single e vivere da soli in una landa desolata dove c’è quasi sempre il sole, spiagge stupende e la città offre sempre qualcosa di nuovo può essere un tormento.

Invece è una figata mostruosa.

Se in più sei carino, simpatico, intelligente, creativo, buono ma stronzo, gentile ma severo, sofisticato ma affabile, tenace, determinato, ragionevole ma deciso, colto, educato, studiato e lavato, allora raga non ce n’è per nessuno.

Devo smaltire qualche chiletto, ma nessuno è perfetto.

Insomma, è un bel momento.

Tra lavoro, palestra, hobby assortiti, progetti del momento e qualche camminata al parco per cercare di risolvere vecchi classici come la fame nel mondo, fare qualche miliardo e vivere di Instagram, mi rimane poco tempo per uscire a caso.

Così mi sono dato a Tinder e compagnia bella e si è aperto un universo parallelo.

Ovviamente essendo uomo e di parte, posso concentrarmi solo su un lato dell’esperienza, che identificheremo col nome di “donne”.

Se qualcuno di voi, donna o uomo di qualsiasi interesse, dovesse sentirsi in vena di condividere esperienze, si senta libero di farlo nei commenti qui sotto. Sarebbe bello confrontarsi e capire se certe esperienze le ho solo io o se è un fenomeno di massa; nel qual caso saremmo di fronte a un conclamato degrado sociale, contornato da un collasso dell’intelligenza collettiva, altrimenti noto su questo blog come inferiorità, di fronte al quale non rimarrebbe altro che attendere speranzosi un attacco zombie.

In particolare, mi riferisco a tutti quei fenomeni tipici dell’online dating, come per esempio il tipo di foto presenti nei profili, le cose descritte nelle presentazioni, comportamenti o dettagli assortiti che ogni tanto mi fanno pensare di darmi alla castità totale e ritirarmi in un monastero Benedettino a sgranare rosari in attesa di una morte di merda.

Altre volte mi fermo a pensare e ad analizzare questi fenomeni. Un giorno mi è venuto in mente di scriverci un post, così per dare un’idea di quello che succede online e raggruppare tutto in un unico articolo che serva da guida a gente sposata, ma che sarà presto single e dovrà fare i conti con un ambiente ostile. Non c’è di che.

Cominciamo.

Foto profilo

Per tutti la prima cosa che viene vista e per il 99% anche l’unica.

Una persona cerebralmente normodotata penserebbe che mettere una foto di sè stessi in un profilo che serve a farsi conoscere sia il minimo e, soprattutto, che le varianti siano limitate allo scegliere una o più foto decenti che ritraggano noi stessi. Invece no. Le casistiche sono svariate.

  • Soggetto vicinissimo. Tipicamente non si vede nemmeno il collo e a volte nemmeno i contorni della faccia. In pratica uno schermo con occhi e bocca. Anche scorrendo tutte le foto disponibili, l’inquadratura non cambia. Diversa immagine, ma stesso primo piano. In questi casi, al 90% si tratta di persona grassa. E che ha timore a mostrarsi tale.
  • Soggetto lontanissimo. Una sagoma indistinta in un paesaggio vastissimo; viene da chiedersi se ci sia effettivamente qualcuno nella foto o se tu stia solo guardando un albero cercando di vederci una donna a tutti i costi. Quando finalmente la vedi, devi andare sulla fiducia, perché di contorni e particolari nemmeno l’ombra. O al massimo solo quella. In questi casi, al 90% si tratta di persona brutta che spera che mostrarsi in luoghi fighi faccia il resto.
  • Foto normale, ma la persona indossa cappello, occhiali da sole, trucco pesante e trentamila accessori che ti sembra di guardare un catalogo della Standa. Il tuo cervello entra in modalità Photoshop cercando di eliminare mentalmente tutti gli accessori per ricostruire qualche pezzo in più, la forma degli occhi, del viso, qualsiasi cosa. Dopo venti minuti capisci che potrebbe essere chiunque, per cui di fatto completamente inutile. Passi oltre.
  • Gente che fa smorfie di merda, facce deformi, beve da boccali giganti, sta per mordere il panino più grande del mondo. In pratica i momenti meno sexy di ognuno di noi. Domanda: che messaggio vuoi dare? Sappi che puoi passare per divertente e alla buona anche facendo facce intelligenti. Come primo impatto non serve fare vedere i molari o quanto flessibile sia la tua faccia. Per quello mi basta The Mask.
  • Foto di gente che fa cose strane, tipo: reggere un pesce/polipo/crostaceo gigante e ridere della cosa come se nella vita normale la gente venga sedotta da tali prestazioni. Ti assicuro al 100% che nessuno sembra sexy mentre regge un tonno, che nel frattempo sta lentamente morendo tra mille tormenti.
  • Gente con facce modificate da Photoshop e che sembrano diavoli, angeli, creature mistiche o mostri assortiti con ali, corna, catene e denti aguzzi. Categoria assolutamente inutile, ma degna di nota anche solo per sapere che esiste gente simile. Purtroppo.
  • Filtri Snapchat: uno dei misteri più fitti degli ultimi tempi. Donne di tutte le età ad un certo punto decidono che le maggiori chance di conoscere qualcuno sono quelle di presentarsi con orecchie/muso/naso di cane/gatto/coniglio/animale non identificato digitalmente imposto sulla faccia.
    Altre opzioni includono occhi digitalmente ingranditi fino a sembrare quelli dei cartoni animati (o alieni giunti a nutrirsi di umani), teste ornate da corone di farfalle digitali, stelline assortite, occhi nerissimi (tipo demoni del male) o azzurrissimi (tipo gente morta o peggio, cieca); domanda: ma che cazzo di gente state cercando di attirare? Cosa vi fa pensare che un potenziale partner sia attratto da qualcuno che sembra un incrocio tra una donna e un cane o una creatura del male? Aiutatemi a capire.
  • Nessuno nella foto: solamente un paesaggio di natura varia. Certe volte anche una macchina o una moto. Rappresentazione del disagio e dello squallore totali. Ti fa pensare che tu stia guardando fuori da una finestra o attraverso la telecamera di qualcuno. Sappi questo: sei completamente inutile e stai sul cazzo a tutta la community online.
  • Foto di gruppo: solo per stronzi dentro. Se non ti ho mai visto prima, come cazzo faccio a sapere chi sei tra tre, quattro, mille persone diverse? L’equivalente nella vita reale sarebbe uscire sempre e solo con le amiche, parlare sempre in sincrono e presentarsi come entità unica.
  • Bambini nella foto: allarme rosso. Qui la situazione si complica e ha vari aspetti. Lo scopo è facilmente intuibile: si vuole comunicare che si ha pargolame al seguito giusto per chiarire subito la situazione, piuttosto che uscirsene dopo sei mesi, durante il terzo mojito di una domenica di luglio mentre ci si coccola sul divano in portico dopo una mattina di fuoco con “ah proposito, non ti ho detto che ho quattro figli…”. Tuttavia, nemmeno questo è il momento giusto. Se ci si dovesse incontrare sarà possibile parlarne di persona. O magari, se proprio vogliamo dire ai quattro venti che siamo tormentati da figliame vario, possiamo addirittura scriverlo nella nostra presentazione. Di sicuro, quello che non sembra il massimo, è scorrere entusiasti tra varie foto una più figa dell’altra, lasciando andare l’immaginazione, per poi scorrere ancora e sbam! Marmocchio in mutande al mare, marmocchio in pannolino, marmocchio che piange, marmocchio che dorme, marmocchio e basta. Rende il tutto molto, molto, molto ambiguo. Per non dire potenzialmente illegale.
  • Foto di animali: spiegami come pensi di sedurmi attraverso le foto del tuo cane o gatto. O stai dicendo che sei tu il cane o gatto? O stai dicendo che tu fai solo da intermediario e stai cercando qualcuno che si accoppi col tuo cane o gatto? Spiegami, ti prego, perchè qui la fantasia viaggia veloce.

Altri aspetti

Oltre alle foto è normalmente possibile inserire anche una descrizione per presentarsi meglio. Anche in questo caso si assiste a degrado più o meno spinto:

  • Descrizioni assenti. Probabilmente nella vita reale si tratta di persone mute. O con una vita di merda che non merita nemmeno venti parole.
  • Descrizione assente con unica foto di paesaggio: praticamente ti presenti come cartolina umana. Sparisci immediatamente dalla mia vista. Verrai segnalata come molesta o spam russo.
  • Gente che blocca gente dopo un ciao; immagino questa gentaglia come iper-super permalosa. Roba da psichiatria. Oppure come qualcuno che si aspetta la frase di apertura più epica della storia, come se nella vita reale approcciassimo gente con frasi tratte da Romeo e Giulietta e Braveheart e a cui un semplice ciao sta sul cazzo di brutto.
  • Gente che scriveciao, sono dell’Acquario e ho visto che tu sei del Leone per cui sta cosa non può funzionare e quindi ciao”; non mi dilungo oltre.
  • Gente che vuole gente per fare cose con altra gente, mentre altra gente assiste;
  • Gente da zero virgola un cazzo di informazioni, ma pretende di venire approcciata con una frase divertente, originale, accattivante ed ironica. Ecco la tua frase: vaffanculo.
  • Gente che risponde solamente a parole uniche. Conversazione praticamente impossibile e da inferiori. Il livello di interesse cala ad una velocita talmente elevata che preferirei qualcuno con la foto del garage di casa.
  • Gente che descrive ste stessa cosi: mi piacere ridere e mi piace il cibo. Amo la famiglia e gli amici. Mi piace far serata fuori, ma anche stare a casa per un film. Sappi che una descrizione del genere vale per circa sette miliardi di persone. Sei un granello di sabbia nel Sahara. A meno che tu non provenga da Alpha Centauri e stia cercando di farti amici umani, cosa che ti renderebbe particolarmente unica, nonché una piacevole novità.
    Ulteriori approfondimenti: a chi non piace ridere? A chi non piace il cibo? Cioè, non un cibo specifico, tipo erbe cotte e falafel, ma proprio tutto il cibo. Ancora una volta, l’unica spiegazione possibile sembra essere gli alieni.

Messaggio per tutti

Le app di online dating esistono per conoscere persone cercando di simulare l’esperienza nella vita di tutti i giorni. Alcune ci riescono meglio di altre. In ogni caso, l’approccio migliore sembrerebbe quello di presentarsi per quello che si è (magari non mentre sei al cesso), e vedere che succede.

Presentarsi con foto taroccate, parziali o che dissimulano qualche difetto fisico non serve a un cazzo, tanto prima o poi ti toccherà incontrare gente di persona.

Pensiero filosofico: quando la gente ti vede dal vivo, ti vede per come sei, non a pezzi. Cerca di replicare l’esperienza anche quando sei online.

Se ti presenti come ragazza/coniglio, te lo immagini la delusione di vederti di persona e capire che sei soltanto umana?

O magari vederti per la prima volta pensando di incontrare finalmente un appartenente al popolo delle fate, mentre in realtà nella foto eri solo lontanissima e non piccolissima.

Pensa cazzo. Pensa ai vecchi tempi in cui si usciva a conoscere gente dal vivo.

Quando incontravi per la prima volta una persona, ne vedevi solo la faccia mentre tutto il resto era nascosto da un sipario? Oppure esistono creature composte solamente da una testa gigante? Iniziavi a parlare con uno sconosciuto a trecento metri di distanza senza mai avvicinarvi? Oppure vi parlavate talmente vicini che non si vedeva altro che occhi e bocca? Siete mai andati a presentarvi a qualcuno reggendo un pesce morto? O truccati da cane a trentaepassa anni? O con delle corone di farfalle in testa?

Sveglia. Cerchiamo di fare le cose normali almeno all’inizio, che se poi va bene il tempo di fare stramberie ci sarà.

Se non ti basta, immagina quando ti chiederanno come vi siete incontrati voi due? E tu risponderai, ah ci siamo incontrati online, io sembravo una donna morta con orecchie da puma e lui era vestito da Batman con mojito in mano.

Almeno uno dei due dovrà pur sembrare normale no?

Originally published at giordanodallabernardina.com.

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Il mondo secondo me

Author and star of several (mis)adventures in Australia, place where he lives, works and dreams.