Uberselfie: l’unico ritorno al passato che ci piace

Giftbuzz
Il Nostro Mondo
Published in
5 min readJun 25, 2015

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La creatività di Uber contro l’inadeguatezza del vecchio sistema

Tutto nasce da qui…

Giovedì mattina della settimana scorsa avevo appuntamento nel cuore di Milano, e la prima cosa che mi è venuto in mente di fare, ancora un po’ assonnato, è stata aprire una delle applicazioni più amate da me e dal mio team, Uber. Volevo raggiungere il mio obiettivo nel minor tempo possibile e nel modo più conveniente, magari chiacchierando con qualcuno di piacevole, quindi non ho esitato a cercare l’app sul menù del mio cellulare. Quando l’ho aperta, però, ho trovato la sorpresa che vedete nella foto sopra: notare che ero così incredulo e stupito che ho fatto uno screenshot alla schermata.

#uberselfie ? #ritornoalpassato? Cosa vorrà dire? cosa si saranno inventati questa volta?

Dopo la sentenza negativa che li ha stoppati nel loro servizio di punta (Uber Pop) mi aspettavo una qualche loro reazione, essendo una realtà così viva, dinamica e combattiva, ma ancora quella mattina non capivo.

Dimentico per un attimo l’appuntamento, che passa in secondo piano, torno al tavolo, riapro il mio Mac e apro la loro pagina Facebook per saperne di più.

Nel mentre, essendo un accanito fruitore del loro servizio in parecchie città del mondo, mi arriva una newsletter che puntuale mi spiega esattamente di cosa si tratta:

“Richiedi Uberselfie e rimarrai sorpreso…Quello che ti si parerà davanti non sarà un fotografo 2.0, ma un ritrattista dei primi del ‘900 armato di treppiedi e lastre fotografiche. Preparati con i vestiti d’epoca o gli oggetti strani che hai, divertiti insieme a noi per realizzare la tua foto in costume… E soprattutto… coinvolgi tutti i tuoi amici e colleghi per rendere questa foto indimenticabile! #UberSelfie #RitornoAlPassato”

Non faccio nemmeno in tempo a finir di parlare che vedo già i miei colleghi Elena e Manuel che provano a cliccare sull’icona UberSelfie all interno dell’app per prenotare una foto d’autore del team. Ebbene sì: da quel momento, lo ammetto, la mission di GiftBuzz di quella giornata è stata quella di riuscire ad ottenere quella foto in bianco e nero… niente più regali per nessuno, niente più google analytics, niente più scouting prodotti, niente più contributors da contattare… solo Uberselfie!

L’ora in cui scattava la possibilità di prenotarsi era mezzogiorno, e io ho iniziato immediatamente con i tentativi di prenotazione, rimanendo divertito dalla scritta che mi è comparsa al primo tentativo (“stiamo cambiando il rullino, riprova tra poco”)… non sapevo però che sarebbe stato il mio incubo per il pomeriggio!

Il tempo passava e i tentativi erano continui ma il “ritrattista” stava sempre cambiando il rullino, nel mentre vedevo su Facebook le foto postate dai fortunati che ce l’avevano già fatta… la mia era invidia pura! Ho commentato anche un retweet con l’hastag #ubersefie per farmi sentire… ma niente!

Verso le 5 stavamo perdendo le speranze e addirittura ci eravamo rimessi a lavorare concentrati, quando all’improvviso, all’ennesimo tentativo, l’app mi segnala che in 24 minuti il nostro amato van sarebbe stato li.

A quel punto comunico agli altri la bella notizia e scattiamo dalla sedia per fare l’inventario delle cose più vintage che riusciamo a racimolare nell’armadio.

Io incredibilmente mi ricordo che due giorni prima ero stato a comprare un vestito per un matrimonio, e un’amica mi aveva convinto a prendere il modello con il panciotto…un genio! Il panciotto, occasione imperdibile per sfoggiarlo!

Completiamo la vestizione vintage e scendiamo in strada… Il van arriva e appena si apre esce il famoso “ritrattista” con un fantastico treppiedi in legno, e comincia a montare il set… come abbiamo potuto notare, nel passato le cose erano un po più complicate e laboriose… :)

Nel mentre ci intratteniamo con Ester, marketing manager di Uber che molto gentilmente e sempre sorridente ci offre gadgets per completare la vestizione.

Una volta agghindati, il fotografo del “passato” non era ancora pronto, così ne approfittiamo per farci dei selfie a manetta con il “nuovo”… l’iPhone non tradisce mai! Dopo cinque minuti anche il treppiedi è in posizione, sorridiamo e via… foto in bianco e nero fatta… A detta del ritrattista e di Ester vinciamo il premio anche come team più bello della giornata, per cui cosa volere di più?

Tra mille risate ci scambiamo i contatti, ringraziamo duecento volte, e ci lasciamo…

La nostra esperienza #uberselfie è terminata con una sorriso unico a 28 denti per 4 persone, quindi un totale di 112 denti…insomma un unico megagiga sorrisone, penso che ci rimarrà per un bel di tempo…

Oggi, a distanza di una settimana, Uber ha lanciato un’altra iniziativa divertente per creare un po’ di buzz sui social: una collaborazione con Tannico, startup italiana di eccellenza, che prevede la consegna gratuita a casa di una bottiglia di vino con due calici. Noi siamo di nuovo qui che cerchiamo di partecipare, speriamo di essere di nuovo abbastanza fortunati! Anche se probabilmente questa volta sarà dura, si sa che l’aperitivo milanese ha un certo appeal… :)

Intorno a questa azienda c’è un grossissimo dibattito e una grossissima polemica in cui non vorremmo entrare anche se dall’articolo si capisce perfettamente da che parte stiamo.

Vorrei solo dire che in un periodo di crisi globale come questo le aziende come Uber danno lavoro a migliaia di persone che sono contente di lavorare in un’azienda meritocratica che li rispetta. Io ho usufruito del servizio in alcune parti del mondo e mi sono sempre fatto una chiacchierata con gli autisti e mai nessuno si è lamentato, anzi li ho trovati tutti entusiasti. Credo che non valga la pena barattare la felicità di una lobby vecchia e in inevitabile estinzione con la felicità di un potenziale mondo che c’è la fuori…

Noi siamo una startup e ci piacerebbe tanto diventare come loro!

Noi stiamo con Uber e non con il ritorno al passato!

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