Spiriti e macchie

Di religioni e colori

SMok
Il nuovo cerchio

--

È l’uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l’uomo.

Karl Marx

Il territorio Thailandese nel bel mezzo della stagione delle piogge si sta rivelando per i sensi un luogo denso di presenze spirituali.

La natura appare quanto mai agitata, allegra. Gli acquazzoni giungono improvvisi, e in circa venti minuti stravolgono l’intero habitat. Le palme danzano tra acqua e vento. Non si riesce a capire quando la pioggia smette, perché dai tetti e dalle piante continua a colare goccia dopo goccia per diversi minuti anche quando dal cielo non ne cade più.

Sembra impossibile che sia accaduto quando con gli stessi occhi pochi minuti dopo la tranquillità più assoluta, il sole robusto e i canti degli uccelli riprendono a cullare la natura. I pensieri che ribollono nella nostra testa europea scoprono sentieri nuovi. Si allungano, come i tetti spioventi dell’oriente. Scivolano su tettoie come l’acqua quando piove.

Spiriti, goccia a goccia

L’entroterra indocinese ha vissuto diversi imperi e guerre nella sua storia antica. La Thailandia prende il nome dalla popolazione Thai che arrivò in questo territorio durante il possente regno dei Kmerr. Con questa pacifica invasione — contadini che utilizzavano un nuovo metodo di irrigazione delle risaie basato sulle dighe — la cultura religiosa, basata su una versione più conservativa del Buddismo indiano, venne impregnata per sempre del concetto degli spiriti. Tali entità, simili ai nostri fantasmi, vengono chiamati con il nome generico di Phi.

La cultura thai ha colorato in questo modo il folclore locale. La religione è qui un elemento così confuso con la realtà che non se ne può sfuggire. In ogni angolo di ogni città ci sono piccoli templi in scala, dei bonsai del culto viste le forme ridotte, dove le persone possono pregare e fare offerte di ogni tipo — cibo, bevande, incenso, fiori, soldi. Sono coloratissimi e l’oro viene spesso usato per arricchire la situazione. Queste sono le “case degli spiriti” — thai spirits house. thai spirits house

Inoltre sono molti diffusi — l’equivalente delle nostre chiese — dei complessi di culto (chiamati i Wat) che raccolgono tra mura diversi edifici, da case dei monaci, a sculture, a scuole di medicina e massaggio, a palazzi reali, a case degli spiriti, statue del Buddha ogni dove.

Arrivando a fare qualche confronto con la cultura cristiana, il primo contrasto che vedo è l’umore e l’atmosfera che si cela nei momenti spirituali cardine dei due paesi. In Italia le messe, i crocifissi, e molti aspetti della dottrina cattolica risultano circondati da un certo sapore di serietà, silenzio e nostalgia o tristezza. Difficilmente si riesce a evitare questo velo di pesantezza, e credo sia questo che allontani i giovani più che in passato. In Thailandia già solo i colori ma anche i momenti di preghiera sono più leggeri. E la devozione, che appare più naturale e spontanea nelle persone normali da occhio straniero, potrebbe essere conseguenza di riti più gaudi, gioiosi.

Tutte le religioni sono una religione sola

Per entrare nei luoghi di preghiera bisogna togliersi le scarpe. Sarà il bimbo che è in me, entusiasta di sentire il fresco marmo sulla pelle sotto i piedi, ma già a questo punto ero più allegro. Scalzi ci si unisce su un tappeto rosso, in ginocchio o a gambe poggiate di lato, a pregare; a causa delle temperature proibitive i ventilatori sogno ad ogni angolo di ogni tempio.

In uno dei templi principali della capitale abbiamo potuto partecipare al rito della cera. In base all’anno in cui si è nati si appartiene a un animale; il mio è la Scimmia. Dopo aver pagato una offerta in moneta ho potuto avere la saponetta di cera gialla a forma di scimmia, l’ho sciolta nell’olio insieme a quelle degli altri, ognuno a turno, e poi ho versato l’olio stesso in offerta agli dei su una candela gialla enorme.

Quest’ultima scena mi è rimasta nel cuore: come se tutti noi potessimo fonderci in una unica materia, e ognuno possa offrire parte di se stesso ma anche di tutti gli altri, anche coloro che non conosce, in una unica colata; pronta a bruciare, in una fiamma felice. Per ringraziare e gioire di quello che abbiamo.

--

--

SMok
Il nuovo cerchio

Un blog sulle difficoltà di desiderare una vita normale