Il progetto condiviso

Come cavarsela tra iPad e Desktop

Ennio Martignago
Il Segno Chiaro | Zenware&Productivity

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Un brevissimo aggiornamento sullo stato dell’arte per chi vuole sviluppare un’idea — intendo essenzialmente un libro o qualcosa di simile—ricorrendo a più strumenti, essenzialmente un tablet e un computer.

Intendiamoci intanto su quello che intendo per progetto: la maggior parte degli autori usa dei word processor aggiungendo in maniera essenzialmente sequenziale dei documenti più o meno lunghi in delle cartelle più o meno utilizzate.

Quando si scrive qualcosa di complesso, però, sarebbe importante potere integrare una serie di contenitori senza passare dal file system, ovvero evitando di aprire e chiudere cartelle e file.

Programmi più o meno belli per fare questo ne esistono parecchi anche se, manco a dirlo, fuori dal mondo Apple sono alquanto pochi. Ne cito uno per tutti che è il punto di riferimento del settore ed esiste per Mac come per Windows. Si chiama Scrivener e sicuramente è il più completo e strutturato, anche se comporta una curva di apprendimento decisamente poco immediata e intuitiva. D’altronde per grandi obiettivi grandi servono grandi responsabilità (o “grandi pennelli”?… mah).

Il problema è che quelli di LiteratureAndLatte sono almeno tre o quattro anni che sostengono di stare lavorando per una versione da iPad, ma ancora nessuno ha visto niente.

StorySkeleton su iPhone e iPad

Al contrario esiste un’app per iPad un po’ grossolana ma tutto sommato molto funzionale che si chiama StorySkeleton e personalmente trovo funzioni a meraviglia. Peccato che non supporti una condizione fondamentale: la sincronizzazione. Se vuoi lavorare con entrambi i dispositivi sei costretto ogni volta a importare ed esportare e questo non fa sicuramente piacere, soprattutto perché ognuno di questi passaggi comporta il rischio di finire per veder persi pochi o tanti materiali.

L’alternativa è quella di utilizzare programmi di Journaling che personalmente trovo insoddisfacenti, come MacJournal (per Mac e iOS) con WinJournal, piuttosto che DEVONthink e derivati (del tutto assenti su iOS e Windows) o DayOne. Fra tutte queste soluzioni, forse la migliore è Notebooks per iPad

Ulysses III per Mac

D’altro canto Daedalus Touch è un buon editor che sfrutta la metafora delle stacks in maniera molto intuitiva ed efficace per lavorare in Markdown, ma purtroppo un progetto alla volta, pena finire per riempire lo schermo di stack, con un solo livello di profondità (anche in questo caso più aumentano i capitoli è più esteso è il mucchietto di stack) e soprattutto collabora con un programma solo per Mac che, oltre ad essere particolarmente costoso, funziona molto male e consente di sincronizzare i documenti di Daedalus Touch solo su iCloud e non, ad esempio su Dropbox (come si potrebbe fare con Daedalus), pena non potere modificare i documenti con editor di altro tipo. Si chiama Ulysses ed è della stessa software house; va spesso in crash e lascia molto a desiderare.

Storyist per Mac

Va un po’ meglio con un’accoppiata più coerente (hanno lo stesso nome), ma anch’essa costosa, specie sul versante Mac (6o$). Le app si chiamano Storyist e se la cavano decisamente bene, ma la struttura di lavoro, pur essendo simile a Scrivener, non è altrettanto completa, in compenso è ancor meno inutitiva e con un design pieno di salti logici: tutte cose particolarmente odiose a chi vuole concentrarsi sullo scrivere.

In definitiva, siamo molto lontani da una soluzione ZenWare per progetti di scrittura. Ognuno può scegliere il compromesso che disturba meno, ma difficilmente si potrà dire soddisfatto.

Penso, tuttavia, a quanto sia faticoso e costoso portare avanti progetti come queste applicazioni ed a come possa essere frustrante vedere che la quasi totalità dei clienti utilizza prodotti orrendi come i word processor da ufficio. Finché non ci sarà una maggiore consapevolezza e maturità da parte di chi scrive penso che sarà difficile vedere miracoli in questo importante settore, seppure ancora di nicchia.

Sempre felice, però, di venire smentito…

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Ennio Martignago
Il Segno Chiaro | Zenware&Productivity

Master of curiosity and soul sharing, “circlesquaring man” and builder of impossible balancing; ph. d. in psychesoterology, freedomosophy and managemanarchy