Parma: città da scoprire, tra monumenti, musica e riconoscimenti UNESCO.

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Ilaria Dazzi
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4 min readDec 17, 2018

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In vista delle nozze fra Odoardo II Farnese e Dorotea Sofia di Neuburg previste per il 1690, il duca Ranuccio II Farnese fece realizzare una serie di lavori nel Parco Ducale e soprattutto nel Palazzo del Giardino, davanti al quale era collocata una fontana mastodontica, che fu demolita e poi sostituita nel 1685 con una grande vasca scolpita dal marmista Alberto Oliva. Il monumento a Ercole e Anteo, noto anche come I du brasè (in dialetto parmigiano “I due abbracciati”), è una scultura in rame che, dopo vari avvicendamenti e spostamenti, soltanto nel 2003 trovò la sua collocazione definitiva al centro del cortile di Palazzo Cusani, sede della Casa della Musica.

DU BRASE — FRANCESCA BOCCHIA

Poi c’è il Monumento ad Arturo Toscanini: un monumento bronzeo ad opera dello scultore Maurizio Zaccardi, collocato all’ingresso del Centro di produzione musicale Fondazione Arturo Toscanini, all’interno del Parco ex Eridania, proprio di fronte all’Auditorium Niccolò Paganini, passando per il Monumento a Filippo Corridoni, all’inizio di Via D’Azeglio, dopo aver attraversato il Ponte di Mezzo, inaugurato nel 1927. Il disegno, di ispirazione decò, è dell’architetto Mario Monguidi, mentre le statue di marmo e in bronzo sono opera di Alessandro Marzaroli. Alto 13 metri, poggia su una base di gradini di porfido.

MONUMENTO A FILIPPO CORRIDONI — FRANCESCA BOCCHIA

E come dimenticare il Monumento a Padre Lino Maupas, in Oltretorrente, inaugurato nel 1998 per celebrare la figura di Padre Lino, semplice frate francescano che dedicò l’intera vita alla protezione e all’aiuto dei poveri. L’opera in bronzo fu realizzata dalla scultrice parmigiana Jucci Ugolotti, autrice di numerosi altri lavori scultorei nella provincia di Parma: attorno a questa statua si raccolgono da sempre abitanti del quartiere per raccontarsi cosa succede.

OLTRETORRENTE — FRANCESCA BOCCHIA

Storia di una Parma più recente è infine quella evocata dal Monumento a Pietro Barilla: la fontana-monumento a Pietro Barilla è stata commissionata dalla famiglia Barilla allo scultore Pietro Cascella nell’ambito di una collaborazione che ha toccato anche la ristrutturazione dello stabilimento Barilla. Venne inaugurata il 13 gennaio del 1994, per volontà dello stesso Pietro Barilla che la volle come monumento celebrativo alla Via Emilia.

FONTANA BARRIERA REPUBBLICA — FRANCESCA BOCCHIA

Capitare a Parma in occasione di un evento fieristico è certamente un’opportunità per scoprire anche questi esempi artistici sparsi per la città: una caccia al tesoro nella già nutrita dimensione di scoperta che Mercanteinfiera, solo per citare un’occasione a tema, già in sé offre. Significa respirare le radici di una città che ha una lunga tradizione culturale e artistica oltre a quella gastronomica, oggi più che mai all’attenzione della cronaca per il riconoscimento di Città Creativa per la Gastronomia Unesco.

Radici che condurranno Parma velocemente al 2020, anno di celebrazione ma anche realizzazione delle numerose iniziative ipotizzate in occasione del riconoscimento ottenuto per la città in qualità di Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2020 appunto.

Attraverso gli scatti di Francesca Bocchia, che ritraggono Parma dal punto di vista di una parmigiana ma anche di una raffinata fotografa, si leggono i colori di una città fatta di preziose meraviglie, atmosfere raffinate, stimoli culturali, profumi non soltanto di golose prelibatezze. Un’autentica esperienza ben più che fieristica, ben più che culinaria, un racconto che si snoda tra piccole vie, tradizioni verdiane e un punto di riferimento: la Via Emilia.

PARMA — FRANCESCA BOCCHIA

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Ilaria Dazzi

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