Per altre vite, romanzo di Paolo Pajer, edizioni il Ciliegio
Quante volte leggendo il giornale evitiamo accuratamente le notizie scomode, i fatti che potrebbero destabilizzare la nostra giornata e ci immergiamo convinti sugli ultimi capricci dei politici o sulla follia degli autocrati, per non parlare della pagina dello sport. Ma ci sono mille altri episodi della vita di ognuno di noi che ogni tanto sfioriamo o peggio ci caschiamo dentro e a quel punto non possiamo ritrarci.
Paolo Pajer è assistente sociale e ha sentito il bisogno di scrivere in forma di romanzo l’esperienza della sua vita professionale. Ed è proprio per quell’aiutarci a fare un bagno di realtà che siamo costretti a prendere in considerazione l’idea che il male cova sotto la superficie leggera delle cose e che aprire gli occhi ogni tanto ci aiuta a decifrare gli esseri umani e anche noi stessi. Per altre vite è il romanzo che ci costringe a entrare nel salotto di una casa dove si consumano atti quotidiani di violenza domestica; ci costringe a metterci nei panni di chi abbandona una bambina di pochi mesi, ci costringe a pensare che è meglio chiedere la morte assistita che sopravvivere a un male incurabile.
Pajer ha una scrittura che non è mai compiaciuta, si attiene ai fatti senza dire una parola più del dovuto, ci racconta con gli occhi di Marco, il protagonista, che con mille dubbi si muove in quella che è la vera realtà delle cose e che in tanti cerchiamo di non guardare.
Questo è un romanzo importante che tutti dovremmo leggere.