L’incrocio perfetto per i ciclisti

Per garantire maggiore sicurezza a tutti: pedoni, automobili e biciclette

--

Nick Falbo è un urban planner e designer dell’Oregon, nonché ciclista convinto. Nel corso dei diversi progetti portati avanti dallo studio in cui lavora si è reso conto che gli incroci, soprattutto negli Stati Uniti, non sono affatto sicuri, non solo per i ciclisti, ma anche per gli automobilisti e per i pedoni.

Nick ha così deciso di creare un video in cui spiega un nuovo approccio per renderli più sicuri per tutti coloro che li attraversano. Bastano infatti quattro elementi per rendere un attraversamento privo di pericoli:

  • un’isola di sicurezza posta agli angoli di ogni intersezione,
  • una linea di arresto avanzata per i ciclisti,
  • un attraversamento arretrato per pedoni e ciclisti,
  • una sincronizzazione semaforica che aiuti i ciclisti.

Con questi quattro semplici elementi è possibile dare vita ad incroci molto più sicuri per chi li attraversa: l’isola fornisce protezione ai ciclisti, li agevola nella svolta a destra e crea una zona sicura per chi intende attraversare l’incrocio andando dritto. La linea di arresto indica il luogo dove i ciclisti attenderanno il verde, rendendoli molto più visibili alle automobili che intendono svoltare a destra, mentre l’attraversamento arretrato garantisce maggiori spazi e tempi di reazione in caso di potenziali collisioni. Infine, una buona sincronizzazione dei semafori contribuisce a distribuire correttamente i flussi, dando quei pochi secondi di vantaggio alle bici per iniziare il loro attraversamento prima dell’arrivo delle automobili.

Questo tipo di soluzioni sono già state implementate in Giappone, Germania, Polonia, Spagna e Canada. Le vedremo presto anche in Italia?

Essen, Germania
Anversa, Belgio
Torun, Polonia
Siviglia, Spagna
Montreal, Canada

Segui #ilmiohobbyètrasporti su
www.facebook.com/ilmiohobbyetrasporti

--

--

Luca Mariotti
#ilmiohobbyètrasporti — Storie di mobilità

#ilmiohobbyètrasporti sono io, cioè è il mio hobby. Una sineddoche, in sostanza.