Impactscool: prima tappa a Milano. Affrontare l’intelligenza artificiale con forza di volontà, libero arbitrio e nuove regole per la fiducia

Cristina Pozzi
3 min readFeb 22, 2017

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Impactscool porta agli studenti in Italia e nel mondo formazione gratuita sui temi delle tecnologie esponenziali e sui loro impatti sociali, morali ed etici, con formati innovativi che permettono ai ragazzi di confrontarsi con lavori di gruppo, dibattiti e scenari futuri, favorendo così la consapevolezza del futuro e la capacità di affrontarlo con la giusta disposizione e le competenze necessarie.

Il 15 febbraio in Bicocca a Milano si è tenuto il primo workshop all’interno di un ciclo di interventi di Impactscool nelle università italiane dedicati al tema dell’Intelligenza Artificiale e i risultati sono stati interessanti e di grande ispirazione. I partecipanti, studenti universitari di diverse età e con diversi percorsi di studi, hanno lavorato su diversi ambiti e scenari con prodotto risultati che mi hanno davvero stupita evidenziando una grandissima capacità di approfondimento e analisi da parte dei partecipanti. Ho deciso quindi di raccontarvi come è andata!

Sport e salute: gli algoritmi di intelligenza artificiale utilizzati in ambiti specifici e verticali sono già ampiamente utilizzati in settori come la finanza e la gestione del traffico. In generale, laddove c’è una grande quantità di dati da gestire e interpretare, un algoritmo riesce ad avere performance più veloci e più precise rispetto a quelle di un’intelligenza umana. Messi di fronte a possibili sviluppi e applicazioni di questi algoritmi in ambito medico e sportivo, i partecipanti hanno argomentato le posizione assegnate con grande motivazione e fantasia e hanno votato a favore della soluzione artificiale, anche in scenari dove la stessa aveva presentato qualche intoppo.

Ma, il favore verso l’intelligenza artificiale, non è stato limitato ad ambiti verticali come quelli citati, ma è stato espresso anche nel caso di una visione complessa e di difficile interpretazione che lega l’accesso all’informazione a forti compromessi in termini di privacy e tutela del consumatore. In questo caso specifico sono state evidenziate dagli studenti caratteristiche tipiche degli essere umani come il libero arbitrio e la volontà. Queste caratteristiche itrinseche dell’Uomo rappresenterebbero la chiave per vivere ed adattarsi anche a mondi profondamente diversi da quello attuale, dove la fusione uomo macchina potrebbe essere la normalità .

Per le applicazioni legate invece a internet of things, robot domestici e gestione della casa, le argomentazioni dei ragazzi non sono riuscite a trovare una posizione specifica, determinado un pareggio tra diverse visioni. Nel giro di pochi anni e nostre case e i luoghi di lavoro saranno pieni di oggetti intelligenti che interagiscono con noi e tra loro, allo scopo di facilitarci la vita. Se qualcosa nelle loro attività andasse storto, tutti ne sentiremmo personalmente gli impatti trattandosi di attività che siamo abituati a svolgere giornalmente. La sveglia, il robot da cucina, il robot che fa le pulizie o butta la spazzatura per noi: sono veri e propri aiutanti che ci supporteranno nella vita di tutti i giorni e dobbiamo stabilire le modalità per un patto di fiducia che ci permetta di definire le regole di funzionamento di questi strumenti e nuovi profili di responsabilità.

Il prossimo appuntamento sarà a Ferrara il 2 marzo: stay tuned per nuove evidenze e interpretazioni!

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