Cosa significa resilienza?

Francesca Rossi
InBreveBiz
Published in
6 min readOct 23, 2019

Breve descrizione del segreto per superare le avversità

Foto di Shepherd Chabata da Pixabay

Che cos’è la resilienza? La resilienza è la capacità di reagire alle avversità, di essere tenaci e di trionfare superando i problemi della vita.

In tutte le culture sono comuni le storie di eroi resilienti, che non si arrendono, che tirano fuori il loro meglio quando la situazione si fa difficile e che quando vengono sconfitti si rialzano e provano di nuovo. Persino nella medicina è noto che i pazienti che hanno la volontà di stare meglio e lo spirito per combattere le avversità guariscono prima. La capacità di resilienza non è solo fisica, ma è anche legata al temperamento, all’ottimismo e alla volontà.

Imparare che cosa significa resilienza e come essere resilienti ti darà quel qualcosa in più non solo per superare le avversità, ma anche per raccogliere il massimo dalle cose buone!

Come si comportano le persone resilienti?

Le persone resilienti hanno alcune caratteristiche in comune derivate dalla loro mentalità. Infatti, è il modo stesso in cui concepiscono sé stesse e gli altri a renderle resilienti.

Le persone che più tendono a reagire bene alle avversità sono:

• Aperte a nuove idee. Ascoltano con attenzione, hanno la volontà di imparare e sono pronti a provare cose diverse.

• Presumono il meglio, non il peggio, dalle altre persone.

• Trovano l’opportunità e il rischio ugualmente affascinanti. Riconoscono che le due cose sono legate e che sono entrambe cruciali per il successo.

• Abbracciano il cambiamento positivo.

• Capiscono che qualcosa va fatto e sono felici di spingere verso il cambiamento.

• Preferiscono la trasparenza e l’onestà all’inganno e all’ombra.

• Traggono energia anziché essere schiacciati dagli ostacoli.

• Si pongono in modo propositivo alle persone, e le persone tendono a scegliere di collaborare con loro per questo.

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Resilienti si nasce o si diventa?

Anche se la capacità di resilienza è in parte innata, in buona parte è determinata dall’esperienza e può essere imparata e affinata una volta che si è compreso come il nostro atteggiamento può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

La sconfitta non è decisa nel momento in cui interviene una difficoltà, ma nel momento in cui una persona si arrende ad essa.

La resilienza è una capacità ammirata e utile, ma ha attratto poca attenzione da parte degli psicologi. La resilienza ha interessato più i medici, i consulenti manageriali e la psicologia evolutiva dei minori che hanno subìto traumi.

In situazioni diverse la resilienza si può manifestare in modi diversi. Per una persona a cui viene diagnosticato un male incurabile resilienza significa riuscire a sfruttare al meglio il tempo a disposizione. Per una persona che vive in una zona di guerra resilienza significa far sopravvivere la propria famiglia. In situazioni fortemente traumatiche la reazione della maggior parte delle persone è la resilienza, e la maggioranza delle persone con il tempo si riprende, ciascuno seguendo il proprio percorso.

La resilienza è un fatto quotidiano

Ognuno di noi si trova a dover affrontare delle difficoltà che possono compromettere il nostro l’equilibrio. La perdita di una persona cara, problemi di salute, insicurezze e critiche sul lavoro e la perdita di importanti beni materiali sono le difficoltà più comuni.

L’aspetto interessante è che alcune persone dimostrano grande capacità di resilienza in certe situazioni e scarsa resilienza in altre situazioni. Questo perché ciascuno di noi ha il proprio modo di reagire agli eventi.

Il “trucco”, quindi, è di migliorare la conoscenza di te stesso in modo da sapere in anticipo quali potrebbero essere le situazioni più deleterie per te e imparare ad assumere un atteggiamento che ti aiuti a superarle comunque.

Come migliorare la capacità di resilienza

Ecco alcuni atteggiamenti che definiscono meglio cosa significa resilienza:

• Non avere aspettative eccessive.

• Nel caso ci sia un problema, pensare subito a possibili soluzioni.

• Saper approfittare degli eventi positivi.

• Essere intraprendente nel risolvere i problemi.

• Affrontare i problemi anziché evitarli.

• Riconoscere in fretta la necessità di un cambiamento.

• Mantenere le cose in prospettiva guardando oltre l’immediato.

• Saper dare un significato alla vita.

• Sapere dove cercare aiuto.

• Essere ottimisti.

• Sentirsi a proprio agio nella propria posizione.

• Rimanere calmi nei momenti di crisi.

• Lavorare su ciò che è possibile fare anziché preoccuparsi di ciò che non è alla portata.

• Evitare il conflitto.

• Cercare di controllare gli eventi anziché diventare vittima delle circostanze.

• Non preoccuparsi troppo di cosa le persone dicono.

• Fidarsi della propria intuizione.

La resilienza e il temperamento

La resilienza non è una semplice e singola dimensione caratteriale, ma è determinata da tanti fattori, alcuni dei quali ciascuno di noi può possedere in abbondanza senza averne altri. La resilienza non è neppure qualcosa di fisso e immutabile che viene deciso alla nascita. Benché l’infanzia e l’adolescenza siano periodi fondamentali nel formare il temperamento di una persona, per tutta la vita situazioni di difficoltà possono metterci alla prova e aumentare la nostra capacità di resilienza.

La resilienza infatti, benché influenzata dal temperamento, è qualcosa che le persone imparano superando le prove della vita. Superata una difficoltà, quella persona saprà come farlo di nuovo e raggiungerà di volta in volta maggiore sicurezza nei propri mezzi.

La resilienza significa crescita

La crescita è un elemento essenziale della resilienza. La resilienza non è quindi la capacità di essere forti, ma la capacità di imparare dalle situazioni che ci si trova ad affrontare e dagli errori fatti. Le persone resilienti non sono più forti, sono semplicemente persone che hanno imparato come affrontare le difficoltà.

La resilienza è la conseguenza di un atteggiamento, il saper trarre insegnamento da ciò che accade e cambiare approccio anziché dire “non c’era niente che potevo fare”, o “era inevitabile”.

Le persone che diventano resilienti sono quelle capaci di ascoltare i feedback dell’ambiente e delle altre persone mentre si impegnano per migliorare sé stesse come esseri umani. Le persone diventano resilienti perché cercano sempre di migliorarsi. Questo non significa che amino ricevere delle critiche, ma nel tempo sono capaci di elaborare le informazioni in un modo che permette loro di imparare.

La resilienza è ciò che fai oggi

Le persone resilienti appaiono essere molto forti semplicemente perché sono più concentrate delle altre sui loro obiettivi.

Quando non siamo presenti nel quotidiano, non solo siamo meno felici, ma manchiamo opportunità importanti. Quando un padre la cui figlia sta giocando al parco giochi tiene gli occhi sullo schermo dello smartphone invece di assaporare il momento, si sta perdendo il presente e si sta chiudendo all’interno della propria mente.

Le persone resilienti capiscono l’importanza del presente e di essere ben radicati in quello che fanno ogni singolo momento, senza essere schiave del passato né terrorizzate dal futuro. D’altronde, se ci pensi, il passato e il futuro sono astrazioni.

La resilienza non cerca la comodità

Tutti si lamentano, tutti sembrano stare male. Eppure i numeri sono chiari: viviamo in una delle poche più ricche e con maggiori comfort della storia. E allora perché così tanta gente è infelice?

È quella che alcuni hanno definito “l’epidemia del confort”. La vita è diventata più facile e più comoda e, quando le cose diventano comode, ci irritiamo per ogni più piccolo disagio. Ci aspettiamo di ottenere subito e facilmente tutto ciò che vogliamo. Il marketing e le nuove tecnologie mettono davanti ai nostri occhi la promessa di una vita facile, privata di ogni difficoltà.

Ma il comfort è veramente un bene per noi? Alle cose ci si fa l’abitudine. Le persone resilienti sono consapevoli del valore di quello che hanno e di quello che stanno facendo. Sanno fermarsi nel presente e godere di quel piccolo momento di serenità.

Se ci pensi, è inutile crucciarsi per ciò che non abbiamo, perché ciò che non abbiamo non lo possiamo usare. Possiamo invece fare leva su quello che c’è per costruirci sopra qualcosa.

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Francesca Rossi
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Scrivo per chi vuole migliorarsi nella professione e nella vita, ma va sempre di fretta. Gestisco InBreve: www.inbreve.biz