Non sprecare tempo — Come allineare le tue azioni con i tuoi intenti

Francesca Rossi
InBreveBiz
Published in
8 min readOct 8, 2019

Non sprecare tempo è una faccenda relativa. Un giudizio sul suo utilizzo dipende dalla presenza di un obiettivo preciso.

Se non hai obiettivi significa che stai vagando a caso, il che probabilmente significa che stai sprecando TUTTO il tuo tempo. Non sprecare tempo è quindi dipendente dall’uso che facciamo del tempo in relazione a un obiettivo.

È difficile che una persona non abbia alcun obiettivo, anche se è possibile che i suoi obiettivi non siano stati ragionati bene o che siano desideri di altri che la persona cerca di realizzare per farli felici (ad esempio, laurearsi in legge perché il papà vuole così è un obiettivo, ma di un’altra persona).

Dobbiamo assicurarci di avere un obiettivo preciso che sia il nostro e si basi sui nostri desideri e valori. Le persone che hanno maggiore successo nella vita sono spesso proprio quelle che sanno cosa vogliono. Quelli che si lamentano in continuazione? Non sanno cosa vogliono, perciò sono condannate a rimanere frustrate per sempre.

Non sprecare tempo in relazione all’obiettivo

Se non vuoi sprecare tempo non puoi aspettare di avere subito le idee chiare su ciò che vuoi fare per metterti all’opera. D’altronde, possiamo capire cosa davvero vogliamo solo passando attraverso esperienze pratiche.

Non farti limitare dalla ricerca dell’obiettivo perfetto. In mancanza di certezza, datti comunque un obiettivo. Una volta che ti sei messo all’opera, se capisci che non era l’obiettivo giusto, potrai modificarlo successivamente.

Una volta dato un obiettivo, non sprecare tempo diventa più semplice. La domanda diventa:

Ciò che sto facendo, mi avvicina all’obiettivo?

Se no, sto sprecando tempo.

Di solito le persone sprecano tempo perché non hanno obiettivi seri, formulati consapevolmente e davvero sentiti nell’animo. Una volta che hai l’obiettivo potresti avere problemi di paure e blocchi che ti impediscono di fare ciò che sai dovresti fare per realizzare i tuoi obiettivi, e allora sprecherai un sacco di tempo.

Ma superati anche questi problemi, avrai direzione e motivazione. Troverai il modo per organizzarti ed essere diligente nel percorrere la strada che ti sei scelto.

Ma vale la pena non sprecare tempo?

Perché prenderci la briga di non sprecare tempo, se la vita è vuota?

Il sentimento che sta dietro alla sensazione che la vita sia una “perdita di tempo” è la mancanza di qualcosa che dia uno scopo e un significato all’esistenza.

Senza questo scopo, quale che sia, la vita si appiattisce. Perché dovremmo alzarci al mattino? Perché dovremmo impegnarci in qualsiasi cosa?

Questi sono dilemmi esistenziali antichi come l’umanità stessa, affliggono ogni essere umano in un modo o nell’altro e vanno presi con la serietà che meritano.

Se la vita non ha scopo non possiamo essere felici, perché la felicità deriva dalla soddisfazione di vedere qualcosa di realizzato, dal mettere sforzo e impegno in qualcosa e dal vedere che abbiamo fatto la differenza. Ma se nulla ha significato perché metterci impegno? Dalla mancanza di impegno deriva una profonda infelicità esistenziale, perché non ci sentiremo mai realizzati come persone.

È l’impegno che mettiamo nelle cose che definisce, e crea, lo scopo della nostra esistenza.

Creare e rendersi utili per non sprecare tempo

Come possiamo affermarci come persone se non facciamo nulla? Per fare qualcosa di significativo dobbiamo creare e renderci utili. Fare qualcosa di costruttivo per noi e per gli altri.

Ci sono almeno due fondamentali ragioni per cui possiamo arrivare a pensare che la vita non abbia uno scopo, e dunque a sprecare tempo:

  • Non stiamo guardando. A volte bisogna solo avere occhi per vedere le cose straordinarie che accadono ogni giorno, o per incuriosirci delle mille cose strane e affascinanti che ancora non hanno risposta. Questa passività deriva a volte dalla mancanza di esperienza e dalla paura di andare “là fuori”. Dunque sprechiamo tempo perché non siamo disposti a prenderci dei rischi.
  • Ci facciamo prendere dalla pigrizia. Dare uno scopo alla propria esistenza significa prendersi delle responsabilità, degli impegni, delle scadenze. Significa esporsi al rischio di fallire, di essere criticati, di scoprirci in errore. E allora diventiamo passivi, ci sediamo, aspettiamo che siano gli altri a risolvere i problemi per noi. La vita allora non ha scopo perché siamo impegnati a scappare.

La soluzione al vuoto

La soluzione a tutto questo è tanto semplice quando difficile: la vita non è una perdita di tempo, a patto di trovare un significato, qualcosa il cui valore è superiore allo sforzo e al rischio di darsi da fare.

E poi dobbiamo darci da fare per davvero, “metterci l’anima” come si dice. Allora metteremo noi stessi nei nostri sforzi, creeremo qualcosa, diventeremo membri di valore nella società ed esprimeremo la migliore parte di noi provando a noi stessi di meritare le buone cose della vita.

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Il nemico per riuscire a non sprecare tempo: la procrastinazione

A proposito di non sprecare tempo… la procrastinazione affligge la maggior parte di noi, anche se pochi ne parlano, e tutti vorremmo sapere come smettere di procrastinare, perché tutti sappiamo che la procrastinazione sta castrando la nostra capacità di cogliere le opportunità e costruirci un futuro migliore.

Però non sappiamo cosa fare in pratica e continui a farlo, ogni giorno. Sembra di ricadere sempre nella stessa trappola e hai mille scuse pronte per giustificare la scelta sbagliata.

“L’esitazione non porta nulla di buono.” — Thomas Huxley

La procrastinazione non è pigrizia: vorresti fare le cose, ma dentro di te qualcosa te lo impedisce.

La procrastinazione è spesso il sintomo di cattive abitudini di cui siamo inconsapevoli. A volte è il sintomo di paura: di fallire e di prenderci le nostre responsabilità.

Sulle abitudini puoi leggere l’articolo Come avere successo in 8 semplici pratiche quotidiane

I meccanismi giornalieri per non perdere tempo

La buona regola per smettere di rimandare del “non fare mai domani quello che puoi fare oggi” è ciò che dobbiamo imparare. Non come sterile modo di dire però, ma come regola di vita che sentiamo essere determinante per realizzarci come persone.

Chiediti, sinceramente e a cuore aperto, “cosa posso fare oggi per rendere la mia vita migliore?” Se decidi di fare una cosa e poi finisci per non farla, non sentirti in colpa. Piuttosto, fai ciò che è utile: chiediti il perché e trova una soluzione. Quale cattiva abitudine ti ha portato a prendere una decisione dannosa per il tuo futuro? Quale meccanismo mentale ti ha portato a fare una cosa che sai essere sbagliata? Non darti colpe, non sentirti inferiore agli altri, comprendi piuttosto il funzionamento della tua mente.

Cerca la chiave di volta per capire come smettere di procrastinare e prendere controllo delle tue abitudini.

Se vuoi avere consigli specifici su come organizzarti e non perdere tempo leggi questo articolo “6 spunti per organizzare giornata, lavoro e vita

La procrastinazione come abitudine

La procrastinazione è una scimmietta che lancia banane per la stanza, la disciplina è una scimmietta diligente. La differenza è che la seconda è stata addestrata e la prima no.

Se rimani vago nell’organizzarti, invece di non perdere tempo rischi di vagare senza meta lungo la giornata, fermandoti e ripartendo, stancandoti il doppio senza riuscire a combinare niente e finendo la giornata insoddisfatto di te stesso. Non ti godrai nulla di quello che fai a causa dei sensi di colpa per la tua procrastinazione e dell’ansia per tutte le cose che dovrai fare domani.

Imparare come smettere di procrastinare significa imparare a essere fedeli alla propria parola.

Quando fai quello che ti eri proposto di fare provi a te stesso che la tua parola ha un valore e che puoi contare su te stesso. Non è sono una questione di produttività ed efficacia lavorativa, ma un concetto fondamentale per raggiungere la soddisfazione personale e diventare la persona migliore che puoi diventare.

Creati un percorso per non perdere tempo

Crea una lista di cose da fare, traccia un percorso dettagliato da seguire, suddividi progetti grandi e impegnativi che possono intimorirti in pezzetti più piccoli e facili da approcciare.

“Nulla è particolarmente difficile se lo dividi in piccole parti.” — Henry Ford

Smettere di procrastinare e iniziare a non perdere tempo passa anche attraverso piccoli accorgimenti psicologici.

Se la ragione per cui rimandi un lavoro è perché ti intimidisce, fai in modo di suddividerlo in parti sufficientemente piccole da non causarti ansie. Altrimenti, la tua mente ti porterà a procrastinare per lenire l’ansia. E tanto più rimanderai, tanto più il compito diventerà pressante e ti farà paura.

Con il tempo le nuove abitudini organizzative diventeranno una seconda natura e non ti costeranno più fatica. Anche solo 4–5 ore al giorno di vera produttività possono fare la differenza e ad ogni soddisfazione che otterrai le tentazioni della procrastinazione si faranno più flebili.

Lo stress e la fatica della procrastinazione sono di gran lunga superiori alla fatica della disciplina.

Pensieri di ogni giorni per non perdere tempo

Perdere tempo è spesso dovuto al non esserci posti le giuste domande e non essere dunque consapevole di cosa è importante. Una delle ragioni per cui le persone non ottengono ciò che vogliono è che diventano molto brave nel fare cose di poco conto. Fatti sempre queste domande:

  • Come stai usando il tuo tempo? (consapevolezza del valore del tempo, e della vita)
  • Che cosa ha valore? (consapevolezza dei valori personali)
  • Cosa dunque è meglio fare? (tradurre valori in azioni)
  • Quali obiettivi vuoi darti? (prendere decisioni)
  • Come ti potresti organizzare meglio per ottenerli?
  • Cosa puoi fare per raccogliere le informazioni che ti servono a capire come ottenerli? (studio e lettura)
  • Quali sono i passi da seguire? (pianificazione)
  • Stai facendo la cosa giusta? (capacità di autocritica)
  • Cosa puoi fare per diventare più bravo in quello che fai? (miglioramento personale)
  • Come correggere gli errori? (capacità di superare il fallimento)

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Francesca Rossi
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