L’importanza di un coinvolgimento sistemico nelle policy per l’innovazione sociale

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4 min readOct 9, 2018

Marco Pozzi (Impact Hub Milano) racconta i vantaggi e i limiti di lavorare con il pubblico all’incubazione d’impresa, che cosa potrebbe essere fatto in più per lo sviluppo del territorio e l’importanza di elementi quali il “coinvolgimento sistemico” e la misurazione d’impatto.

Marco Pozzi

Dopo essersi laureato in Ingegneria Gestionale ed aver avuto una carriera da consulente in organizzazioni di prestigio internazionale, Marco Pozzi entra in FabriQ per seguire lo sviluppo del programma di incubazione delle startup ad impatto sociale.

Il coinvolgimento di Impact HUB nella nascita di FabriQ
Impact Hub è stato coinvolto nella nascita di FabriQ tramite la Fondazione Brodolini: insieme co-gestiscono l’incubatore dal 2013.

Tra le due parti è nato un dialogo costruttivo intorno alla proposta per la gestione dell’incubatore d’impresa sociale del Comune di Milano. Tale proposta ha avuto il suo punto di forza nell’incontro delle competenze di entrambi: da una parte le competenze legate all’innovazione sociale di Fondazione Brodolini; dall’altra l’esperienza di Impact Hub in ambiti quali la gestione di community, il co-working e — soprattutto — l’incubazione di start-up innovative e ad impatto.

Impact Hub Milano ha partecipato al progetto con la volontà di mettersi in gioco sul territorio di Milano e cercando di elevarsi ad uno dei player che riesce ad ottenere risultati migliori con l’innovazione sociale anche a livello nazionale.

Il progetto specifico di FabriQ, ha motivato Impact Hub Milano a posizionarsi nel mondo dell’incubazione per l’innovazione sociale, quindi il mondo delle start-up non guidate unicamente da un fattore economico, ma comunque sostenibili.

Vantaggi e limiti della partecipazione al bando
Uno dei vantaggi della partecipazione al progetto fondativo di FabriQ è stata la partnership col Comune di Milano. Aver al proprio fianco la municipalità in questo percorso ha rappresentato un endorsement importante anche per la comunicazione delle iniziative di FabriQ stesso.

Un altro vantaggio è stato quello di poter supportare e finanziare start-up grazie ai bandi del Comune disegnati su misura per FabriQ: questo ha permesso di coinvolgere maggiormente una categoria di start-up spesso trascurata.

Il coinvolgimento dell’attore pubblico implica però anche alcune limitazioni: i tempi della macchina burocratica che richiede un iter amministrativo importante (ad esempio per verifiche, approvazioni e delibere) su molti aspetti ineludibili nei bandi pubblici (quali la rendicontazione delle attività) con cui spesso le start-up non hanno familiarità.

In generale, Marco ritiene che FabriQ rappresenti un’azione importante per lo sviluppo del Quartiere di Quarto Oggiaro, tuttavia è ancora necessario proseguire il finanziamento di progetti che permettano lo sviluppo continuo e il coinvolgimento del territorio. L’incubatore è un passo “necessario e utile”, ma forse non sufficiente a dare dinamicità a tutto il quartiere.

La co-progettazione con il Comune di Milano
Marco spiega di non aver mai partecipato alla progettazione di policy con il Comune, ma ritiene che un percorso del genere potrebbe essere molto interessante per Impact Hub Milano, sia perché gli permetterebbe di influenzare lo sviluppo delle politiche qualificandosi come attore rilevante in questo contesto, sia perché potrebbe contribuire allo sviluppo dell’innovazione sul territorio in maniera più diretta.

Secondo Marco inoltre, un percorso simile dovrebbe essere sistemico, vale a dire aperto a tutti gli stakeholder interessati e dovrebbe prevedere un coinvolgimento profondo, fino al co-design delle iniziative stesse.

La misurazione dell’impatto sociale

“Impact Hub Milano è una BCorp e quindi [la misurazione d’impatto] è un fattore per noi sicuramente interessante. Non vediamo l’impresa sociale come un soggetto che bussa alle porte per chiedere fondi, ma la intendiamo come un’impresa dotata di un modello integrato e sostenibile che fa leva sull’innovazione sociale per raggiungere risultati tangibili”

Per quanto riguarda le start-up interne a FabriQ, il percorso d’incubazione prevede il coinvolgimento di esperti che comunichino anche l’importanza della misurazione d’impatto sociale. Questo è un tema che viene trattato e spiegato alle start-up, ma fino ad ora è stata lasciata a loro la creazione di indicatori per misurarlo.

Nel caso specifico di FabriQ, l’impatto sociale è ritenuto importante e nel tempo il Comune di Milano è stato supportato in attività di misurazione attraverso la rendicontazione delle attività svolte dalle start-up, ritenendo che l’impatto passi anche attraverso le azioni di queste ultime, oltre che rilevazioni statistiche, questionari e raccolta di tutti i dati che possono riguardare aspetti economici, o coinvolgimento e creazione di nuovi posti lavoro.

Marco specifica che non sono stati adottati indicatori specifici per FabriQ, ma è attualmente in atto una collaborazione con l’Università Bocconi per la definizione di un metodo finalizzato a tale misurazione e l’ottimizzazione di indicatori già usati.

Includi.MI è finanziato da Fondazione Cariplo e sostenuto dal Comune di Milano ed attuato da due gruppi di ricerca del Politecnico di Milano:
Design Policy Lab (Dipartimento di Design) e Tiresia (Dipartimento di Ingegneria Gestionale). Visita il nostro sito!

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The Design Policy Lab is a research lab at the Design Department of the Politecnico di Milano.