Caso Trump e regole online: news
1 È scattato il ban per il senatore repubblicano Richard Burr — il suo stesso partito ha infatti votato all’unanimità in favore della sua espulsione. La ritorsione è scattata dopo la decisione di Burr di votare contro l’ex presidente Donald Trump nel processo del secondo impeachment ai danni del magnate americano. Richard Burr ha difeso le sue affermazioni dicendo che, pur trovando anticostituzionale il tentativo di impeachment, il caso in corso crea un precedente → Link
2 Il fondatore di Twitter, Jack Dorsey, commenta in retrospettiva il ban di Donald Trump da Twitter: una scelta “giusta” ma allo stesso tempo un “fallimento” che può portare a un “pericoloso precedente”. Secondo Dorsey queste misure sono divisive e limitano le possibilità di “spiegare, riscattarsi e imparare” → Link
3 Le contraddizioni della platform society e l’influenza dei social nella nostra società. Sono solo alcuni dei punti toccati da Claudio Riva di Unipd all’interno dell’omonimo blog universitario. Cosa succede quando, in una società sempre più interconnessa ai digital media, i fili tirati da tali interconnessioni risiedono nelle mani di aziende private volte prima di tutto al guadagno? → Link
4 L’ufficio del neo presidente eletto USA Joe Biden si è appellato alle aziende social media per la lotta alle correnti no-vax. L’insolita decisione è stata presa dalla Casa Bianca a seguito di tumulti in California che hanno causato un sensibile rallentamento nella campagna di vaccinazione locale → Link
5 Avanzata in Messico proposta di legge per il controllo del comportamento dei social media nei confronti di figure istituzionali. A seguito del Trump ban, criticato dal presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, il partito dello stesso Obrador avrebbe proposto una serie di regole per impedire a Facebook e colleghi un eccessivo controllo sui profili delle alte cariche governative → Link
