Bitsong: tutta un’altra musica (1)

Giulio Aiello, ex marketing manager di Bitsong, fa luce su una nuova realtà imprenditoriale che mira a rendere la musica sempre più meritocratica grazie alla tecnologia blockchain

Giada Ferretto
Innovation Eye
3 min readMar 9, 2023

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Giulio Aiello, photo credits: ICAST https://icastmodeling.com/chi_siamo.html

Nato e cresciuto a Catania, Giulio Aiello, ex marketing manager di Bitsong, vive i suoi anni più “floridi’’ fra Londra e Milano. In Inghilterra, frequenta la University College of London ed approfondisce il suo percorso accademico presso l’Università Cattolica di Milano, dove co-fonda il progetto ICAST, sistema mediatore tra moda e players che, tutt’oggi, offre un servizio di selezione e booking per ogni fashion project.

Bitsong è stata un’importante parentesi lavorativa in collaborazione con i giovani imprenditori e amici, Angelo Recca e Julian Anghelin.

Giulio Aiello è stato il marketing manager dell’azienda dal marzo 2021 fino al dicembre 2022.

Attualmente è COO di Nabla, startup che si propone di rendere accessibile a chiunque il Web3-: “Oggi-dice il Aiello-c’è un lack fra internet decentralizzato e quotidianità. Mancano gli applicativi digitali che creano una user experience ottimale. Ecco dove entra in gioco Nabla’’.

Perché è nata Bitsong?

Bitsong nasce da un sentimento di ribellione, rispetto alle logiche del mercato discografico odierno. Esso, infatti, ha assoggettato l’artista ai suoi inarrestabili ritmi, rendendolo un “topo da laboratorio’’.

Chi produce musica, specie se rappresentato da un’etichetta discografica, è sottoposto a scadenze sempre più serrate. Egli è costretto a produrre un’enorme mole di contenuti che non devono soddisfarlo ma che siano semplicemente all’ultimo grido.

Il talent che lavora con questa azienda invece, non lo fa più per stare “al passo dell’industria’’ ma perché si sente pienamente stimolato ed appagato nello scrivere e pubblicare i propri pezzi.

Essa inoltre, rende la musica notevolmente più meritocratica. Tutti la possono fare e tutti al suo interno, godono di pari opportunità. Fa successo, chi porta un prodotto (ed una narrativa dello stesso) qualitativamente superiore rispetto agli altri, non chi ha alle spalle grandi major.

Bitsong infatti, è una vera e propria piattaforma digitale basata su blockchain, quindi del tutto decentralizzata, dove il prodotto musicale è appannaggio esclusivo di chi lo produce, nessun altro può rivendicarne i diritti.

Sotto quali aspetti può considerarsi innovativa?

Come accennato, la piattaforma crea un ecosistema musicale completamente decentralizzato dove la governance del prodotto resta nelle mani di chi lo crea. Grazie alla tecnologia blockchain, le star possono creare i propri fan-token, criptovalute personalizzate che i “true-fan’’ possono acquistare per avere accesso a contenuti esclusivi.

I fan-token “costruiscono’’ un legame più forte tra gli artisti e i loro sostenitori, pienamente coinvolti nel processo di crescita del proprio idolo. L’NFT dell’artista valida le esperienze in quanto fan, permette ad esempio, di conoscere anticipatamente la tracklist del disco in uscita, prendere parte ad eventi esclusivi ed organizzare incontri personalizzati su piattaforme di videoconferenze.

Quali problemi risolve?

L’azienda pone l’accento su problematiche importanti; prima fra tutte: le etichette discografiche e le piattaforme streaming non remunerano l’artista in maniera onesta (la maggior parte dei proventi guadagnati restano nelle loro tasche).

Poi, la forte pressione dei fan, che anziché sostenerlo genuinamente si aspettano nuova musica a ritmi sempre più serrati, coerentemente con le tempistiche dell’industria musicale.

Secondo le logiche del Web 3.0 invece, il talent ha maggiore libertà d’azione: la governance del prodotto resta all’artista. Il fan, su Bitsong, si trasforma, in un “true-fan’’ che può investire su di lui permettendogli di guadagnare e guadagnarci. Di conseguenza si assottiglia il divario tra artista e fan, che diventa parte integrante del processo creativo, ciò permette di instaurare un rapporto più profondo fra le parti.

In che modo Bitsong si inserisce nel panorama dello streaming musicale?

Bitsong “si sta attrezzando’’ per avere un player esclusivo volto ad allargare gli orizzonti d’espressione delle star offrendo agli utenti un prodotto musicale qualitativamente migliore (oggi in formato WAV che consente di riprodurre un suono privo di distorsioni acustiche) di quello proposto. Ci tengo però a ricordare che questa realtà vuole legare il Web 2.0 al Web 3.0. L’intento di Bitsong, non è un abbandono totale degli strumenti già presenti, ma un’integrazione fra ciò che esiste e funziona alle infinite possibilità del Web3.

L’intervista continua QUI

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