Branded Content (2)

Martina Gabrieli
Innovation Eye
Published in
2 min readFeb 18, 2019
  1. Il 2019 sarà l’anno del branded content per la casa di produzione milanese Bedeschifilm, dopo il successo di Pane dal Cielo premiato come miglior film al Mirabile Dictu. Lamborghini, Aldi, EasyJet, Aboca e Peugeot sono solo alcuni dei brand che si sono rivolti a Bedeschifilm per produrre contenuti nello scorso anno. L’obiettivo per il 2019 è quello di portare avanti il rapporto tra mercato pubblicitario e produzione di contenuti, offrire i prodotti migliori e cercare nuovi giovani talenti che vogliano lavorare in questo settore. → Link
  2. Programmata per il 21 marzo 2019 la prima edizione del Festival del Branded Content & Entertainment, presso il Vodafone Village a Milano. L’evento è organizzato dal gruppo ADC (a cui si deve il merito anche del Brand Loyalty Festival e degli ormai consolidati NC Awards) ed è patrocinato dall’OBE (Osservatorio per il branded entertainment). In questa occasione, si presenteranno le campagne migliori e i contenuti più creativi, allo scopo di favorire la crescita del settore del branded content. → Link
  3. L’Osservatorio per il branded entertainment e Doxa lanciano sul mercato uno strumento di lavoro che consente di misurare i progetti video di branded content secondo metriche condivise. Co.Bra (Content&Brand) si articola in tre parti, allo scopo prima di individuare il target di riferimento, poi di analizzare il video e infine i risultati ottenuti. Questo prodotto innovativo permette ai brand di avere risposte sulle performance dei propri video e di confrontarsi con il proprio benchmark di riferimento in termini di mercato e di contenuti. → Link
  4. Il successo di Bandersnatch, film di Black Mirror distribuito su Netflix, apre una discussione sull’utilizzo di contenuti interattivi per coinvolgere i consumatori, anche se questa tecnologia non è nuova nel settore del branded content. EKO, Deloitte e Maybelline rappresentano tre esempi di brand che si erano già serviti dell’interattività e quindi della chiamata all’azione degli utenti con tre campagne di branded content di successo. Lo scopo era quello di creare engagement, costruire un rapporto diretto tra cliente e marca e offrire un’esperienza di consumo più significativa, grazie alle logiche della gamification. → Link
  5. Davide Raimondi, Luca Sattin e Alessandro Bonaccorsi hanno sperimentato una nuova piattaforma chiamata Inflooendo che ha l’obiettivo di portare il branded content sui canali social degli editori. Tra i nomi delle concessionarie con cui Inflooendo collabora spiccano ad esempio Repubblica, La Stampa e il Corriere dello Sport. La piattaforma permette di pianificare i contenuti social degli editori tutti insieme, raggruppati in un unico network. L’obiettivo principale per cui essa è stata sviluppata è quello di sottolineare l’importanza della presenza degli editori sui social allo scopo di valorizzarli. → Link

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