Il Master in Digital Communications Specialist festeggia i suoi primi dieci anni di vita
Dalla sua nascita alle caratteristiche che lo differenziano dal panorama formativo digitale, tra innovazione e learning by doing
Quest’anno il Master in Digital Communications Specialist dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si prepara a festeggiare i suoi primi dieci anni di vita all’interno di un panorama digitale tutto nuovo e in continua evoluzione. Il Master, patrocinato da UNA, Agenzia delle Comunicazioni Unite, non sente il suo primo decennio di vita: Elisabetta Locatelli, coordinatrice didattica del percorso di studi, ci svela quali sono i suoi segreti per essere sempre così innovativo e trasversale.
L’esperienza formativa di ALMED all’interno del digital nasce con il Master in comunicazione digitale e pubblicità interattiva, nel 2008, sostenuto dall’Interactive Advertising Bureau, di cui Layla Pavone, attuale co-direttrice del master DCS, era presidente. Ma dodici anni fa, un’altra associazione di categoria, UNA, all’epoca Assocom, manifesta la necessità di avere figure professionali digitali in grado di lavorare all’interno delle agenzie media associate; dunque, si comincia a maturare l’idea di ampliare l’offerta formativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nasce quindi il nuovo percorso di studi in Digital Communications Specialist, che ai tempi aveva il nome di Digital Specialist per le imprese di comunicazione. I due percorsi si ramificano grazie alle differenti associazioni che le sostengono: il Master in comunicazione digitale si focalizza maggiormente sul digital marketing e la pubblicità, mentre il Master DCS ha più aree tematiche sulla strategia, comunicazione di brand e la content creation.
Ma qual era il panorama formativo e digitale dieci anni fa? In cosa si differenzia il master? Sicuramente, la formazione digitale non era così ricca come lo è oggi e anche le professioni non erano tanto conosciute quanto lo sono tutt’ora. L’Università Cattolica, insieme allo IULM e al Politecnico di Milano sono stati i primi atenei a puntare sulla formazione digitale e ad includere questi percorsi di studio nel programma. Oggi, però, sono tantissimi i soggetti terzi che hanno attivato corsi sulla formazione digitale, ma come ci spiega Elisabetta Locatelli: “il master si distingue dagli altri percorsi perché dà CFU e crediti riconosciuti, ma soprattutto lavora verticalmente e trasversalmente, andando a formare una figura professionale competente che possa avere un percorso di crescita di carriera nel corso del tempo. Grazie a una solida formazione, diamo ai nostri studenti gli strumenti necessari per far fronte ai cambiamenti del mercato e degli strumenti di comunicazione digitale.” Ciò che inoltre differenzia in maniera significativa il master in Digital Communications Specialist è il learning by doing, in aula, dove gli studenti possono lavorare in team e sperimentare quindi l’ambiente tipico dell’agenzia. Sin dalle prime settimane, i ragazzi fanno fronte ai brief proposti dai docenti in un’ottica scalare: si parte dai lavori più monotematici, per poi arrivare ai lavori più complessi, mettendo insieme tutto ci che è stato affrontato durante le lezioni con i docenti.
Il master, inoltre, ogni anno introduce novità legate alla didattica e agli ospiti; tantissime sono state le figure di rilievo che hanno fatto visita, come Elena Midolo, CEO di ClioMakeup, Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano, Marianna Ghirlanda, all’epoca Head of Creative Partnership in Google e oggi CEO di DLVBBDO, e i workshops che si sono tenuti, come le Open Lectures di SuperBrands, come gli eventi aperti alla Milano Digital Week, i workshop con The Big Now, Dentsu Creative e la Challenge patrocinata da Twitter. Docenti ed professionisti hanno contribuito a rendere questo percorso di studi un riferimento per gli studenti interessati al mondo digital e per le aziende che ogni anno scelgono di collaborare ospitando gli stagisti del master in Digital Communications Specialist.
