Influencer Marketing news

Francesca Guzzi, Giorgia Nemboli, Jenny Leorato, Giorgio Minniti

Il presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, dopo il Pandoro Gate afferma che “è cruciale aderire alle norme, evitare confusione tra interessi commerciali ed etici, e garantire autenticità”. Nonostante il caso, l’investimento nell’influencer marketing rimane stabile, da anni viaggia a un ritmo di crescita sostenuto +10% nel 2023, secondo la stessa UPA. Non si esclude che richiederà maggiori garanzie in futuro. Si prevede un 2024 a segno più. LINK

Il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge “Ddl Ferragni” per assicurare trasparenza sulla beneficenza degli influencer in Italia. Sarà obbligatorio comunicare all’Authority e indicare sui prodotti le finalità dei proventi, il destinatario della beneficenza e l’importo o la quota destinati a quel fine. Nell’eventualità di inadempimento, multe da 5.000 a 50.000 euro, con possibilità di sospensione temporanea dell’attività. LINK

Un’analisi condotta dall’UE e dalle Agcm nazionali ha rilevato mancanza di trasparenza nelle pubblicità degli influencer in 24 paesi: solo il 20% ha dichiarato correttamente la natura pubblicitaria dei post. ll Commissario per la Giustizia, Reynders, ha sollecitato maggior chiarezza e nel 2023 ha istituito l’Influencer Legal Hub, una risorsa online che fornisce agli influencer linee guida riguardanti la conformità legale nell’Unione Europea. LINK

Mancata trasparenza sui contenuti commerciali. Un’indagine della Commissione europea ha rilevato che il 97% degli influencer ha pubblicato post commerciali, solo il 20% li ha segnalati come adv. Il 38% degli influencer che ha segnalato la pubblicità non ha utilizzato le etichette di trasparenza dei social. Inoltre solo uno influencer su due dichiara di svolgere tale attività come professione. L’Agcom sta lavorando a un Codice di condotta per influencer. La Commissione europea potrebbe estendere i controlli ai social network. LINK