Blockchain: non solo Bitcoin e criptovalute

Fra gli ambiti applicativi più promettenti: trasporti sicuri, diamanti e gestione dell’elettricità

ImSaverio
Innovation Eye
4 min readFeb 9, 2019

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Circondati dall’hype provocato dallo sviluppo di criptovalute come Bitcoin e Ethereum, è facile lasciarsi sfuggire come la Blockchain stia trasformando le maggiori industrie. Il settore bancario, l’allevamento del bestiame, il diritto, il trasporto di merci e il commercio dei diamanti sono alcuni esempi. Maersk, la più grande compagnia a livello mondiale nel settore delle spedizioni, ha implementato il sistema della blockchain per tener traccia dei suoi container. L’implementazione prevede l’accesso a queste informazioni da parte della Maersk ma anche da parte di agenzie governative, ad esempio lo “U.S. Department of Homeland Security”, il Dipartimento di Sicurezza Nazionale. L’utilizzo di una tecnologia basata sulla firma crittografica rende quasi impossibile lo smarrimento e la manomissione delle merci in movimento. Da qui scaturiscono le riduzioni delle tempistiche di consegna e dei costi. Un altro esempio di industria nella quale viene utilizzata la Blockchain è il commercio dei diamanti, un’industria molto ristretta ed affiatata nella quale tutti i players condividono premura ed interesse riguardo l’origine e l’autenticità del loro prodotto.

Pile of cut diamonds

Da qui il successo di Everledger, una società che registra oltre 40 caratteristiche uniche di ogni diamante, per poi inserire questi dati sulla Blockchain. Everledger ha digitalizzato più di un milione di diamanti e sta programmando di lanciare le sue conoscenze in materia anche in altre industrie, come ad esempio quella vinicola.

Volgendo lo sguardo verso il futuro prossimo, è facile comprendere come le possibili applicazioni di questa tecnologia siano potenzialmente infinite. Per oltre 100 anni, i sistemi elettrici hanno fatto affidamento su generatori d’energia elettrica centralizzati che la producono attraverso la combustione di carburanti fossili e la distribuiscono grazie alla rete elettrica. I produttori di utenze hanno fin qui avuto il compito di fornire i loro servizi in maniera efficiente, a basso costo e con un’alta affidabilità. Il grande cambiamento che sta avvenendo sotto i nostri occhi sta nel fatto che, oggi è diventato sempre più importante produrre energia con sistemi che non abbiano un grande impatto sull'ambiente. I sistemi più all'avanguardia presenti oggi sul mercato nella produzione di energia elettrica, sono il solare e l’eolico. Con l’evoluzione tecnologica però ci troviamo sempre più a dover affrontare nuovi problemi. Negli ultimi anni infatti, la vendita di veicoli elettrici (EV) è cresciuta esponenzialmente. A fine 2018 sulle strade degli USA erano presenti più di 890.000 EV e le previsioni indicano una crescita di diversi milioni nel prossimo futuro. Il numero sempre maggiore di EV presenti sulle strade infatti, rischia di creare uno sforzo non previsto sulla distribuzione. La soluzione? La Blockchain. Essa potrebbe consentire uno scambio e un commercio di energia elettrica veloce, sicuro e trasparente non solo tra produttore e consumatore, ma anche tra i consumatori stessi. La maggior parte di coloro che guidano un EV hanno stazioni di ricarica nella propria abitazione; ognuna di esse, se condivisa con altri utenti, porterebbe all'espansione della rete di ricarica degli EV in maniera esponenziale e alla riduzione dei costi di ricarica. Il motivo risiede nel fatto che il costo di ricarica a casa è equivalente a circa 1$ per 4 litri di carburante, mentre per una ricarica su rete pubblica, il costo sale a circa 3$; ciò è dovuto alla presenza di intermediari nell'equazione che eliminano il beneficio economico dell’utilizzo di un EV.

Tesla Superchargers

Uno degli altri problemi ai quali la Blockchain può sopperire è la mancanza di capacità di stoccaggio dell’energia elettrica. Una rete elettrica smart, equipaggiata con sistemi IT può organizzare i flussi di energia, permettendo agli EV collegati alla rete di compiere operazioni in risposta alla domanda di energia elettrica, immettendo o sottraendo energia dalla rete nelle ore di picco. In cambio a questi servizi forniti, gli utenti vanno incontro ad una riduzione dei costi, dovuta ad una migliore gestione dell’energia. Alcune analisi prevedono una diminuzione dei costi annui pari a circa 300$, che corrisponde all'incirca al costo annuo di ricarica di un EV.

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Inoltre, per approfondire l’argomento Blockchain in ambiti come la privacy, la comunicazione e il marketing, consiglio di dare uno sguardo all'articolo scritto dalla mia collega di master Giulia Di Rocco.

Link alle immagine usate nell'articolo:
Immagine di copertina: vettoriale automobile
Immagine diamanti

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