Lego, Hasbro e Mattel dettano le regole del gioco del branded content

Creare contenuti divertenti e di qualità per favorire l’engagement dei bambini, generare fatturato e fidelizzare i consumatori.

giulia totti
Innovation Eye
4 min readFeb 11, 2019

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LEGO, il brand di mattoncini più famoso al mondo, ha ben chiaro quanto possa essere redditizio il branded content & entertainment se utilizzato bene. Dopo il grande successo del film “The LEGO Movie” del 2014, “The LEGO Batman Movie, diretto da Chris McKay e distribuito dalla Warner Bros, ha superato ogni previsione incassando nel mondo circa 312 milioni di dollari.

Il film “LEGO Batman”, uscito nelle sale cinematografiche nel febbraio 2017, è lo spin-off e sequel di “The LEGO Movie”. Racconta con ironia come il super eroe sia costretto ad abbandonare la sua scelta di vita solitaria per riuscire a salvare Gotham dall’ostile Joker. Location e personaggi sono costruiti con mattoncini di LEGO e quindi chi guarda il film viene immerso per 104 minuti in una narrazione avvincente e irriverente, abilmente costruita da un marchio che guarda caso è la star principale della scena.

LEGO Batman attraverso il racconto riesce a creare un forte legame emotivo e coinvolgimento con il pubblico.

Aver utilizzato un’icona cinematografica come Batman, in chiave umoristica e rivoluzionaria, è stata l’occasione per stabilire interessanti content partnership, che hanno reso il supereroe un membro del team di presentazione on-air di Channel 4 della TV britannica.

Anche su Sky LEGO Batman è apparso come guest star di uno spot della rete sui servizi di assistenza Sky. Ambedue le presenze televisive erano ambientate all’interno del mondo LEGO .

L’operazione Batman ha permesso a LEGO poi di lanciare un canale dedicato agli action movies LEGO sul canale Cartoon Network +1 .

HASBRO ha fatto un significativo cambio di strategia per lanciare la bambola Hanazuki e i suoi accessori, decidendo di abbandonare la TV per attivarsi sul canale YouTube.

Con questa scelta ha voluto stare al passo con i tempi partendo dal principio che oggi le persone guardano ciò che vogliono, quando vogliono e senza vincoli di orario.

Indirizzata al pubblico più giovane, Hanazuki Full of Treasures è la web serie animata targata Hasbro, composta da 27 episodi della durata di 11 minuti ciascuno pubblicata sul canale YouTube di Hasbro e sull’app YouTube Kids.

Poiché Hanazuki è un “Moonflower” — un essere infantile che abita su una luna e protegge le sue creature da una forza oscura chiamata “Big Bad” — il team di Hasbro ha scelto di lanciare ogni nuovo contenuto della serie in coincidenza con il primo giorno di luna piena. Questo per aggiungere un tocco di magia in più per gli spettatori.

Il progetto di storytelling di Hanazuki non si limita alla serie animata, infatti è disponibile gratuitamente la App Hanazuki che permette di diventare una Moonflower, proprio come Hanazuki, e quindi scegliere lo stato d’animo della giornata, giocare online e arricchire la propria luna personale.

MATTEL, produttrice della famosissima Barbie, negli ultimi anni è stata al centro di pesanti polemiche. Accusata di trasmettere alle nuove generazioni un’immagine di femminilità deviante, il marchio ha intelligentemente risposto prendendo provvedimenti in merito e sfruttando il branded content per comunicarlo. Sul sito ufficiale di Barbie e sui social Instagram, Tweetter e Facebook è stato pubblicato un filmato nel quale compaiono le immagini delle donne celebri ambasciatrici del nuovo modello Barbie, dalle campionesse sportive alle artiste, dalle pioniere dell’aviazione alle astronaute. La musica è evocativa e le frasi sono brevi ma molto incisive. Il film invita le fans di Barbie a creare e condividere post e storie sui social usando l’hashtag #morerolemodels.

Su YouTube sono state pubblicate delle animated web series, “Dream Gap-Role models”.

Dagli studi condotti da ricercatori della New York University, della University of Illinois e della Princeton University è emerso che a partire dai 5 anni le bambine sono meno propense rispetto ai maschi a considerarsi brillanti e di successo e iniziano a perdere fiducia nelle proprie capacità.

Questi fattori limitanti hanno condotto Barbie a commissionare ricerche, accendere i riflettori su modelli positivi femminili e chiamare a raccolta una vera e propria community a livello globale per supportare le bambine attraverso il Dream Gap Project.

L’obiettivo è quello di sfruttare le piattaforme globali di Barbie per educare la società a superare i pregiudizi di genere.

In questa logica Mattel ha recentemente creato nuove bambole Barbie più vicine alle donne reali. Sono diventate Barbie, tra le altre, l’astronauta Samantha Cristoforetti e la capitana della nazionale femminile di calcio Sara Gama.

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