Mascherine: protezione e moda uniti per la sopravvivenza dei brand

Con il diffondersi del virus le case di moda riscoprono la mascherina non solo come un dispositivo di protezione ma come un vero e proprio accessorio glamour

Martina Girola
Innovation Eye
3 min readFeb 25, 2021

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Persone che passeggiano per Milano e la mascherina protettiva. Photo credit: Unsplash.com

A causa del Coronavirus il settore della moda ha visto una repentina contrazione del proprio fatturato con un calo pari all ‘1,8% in linea con quanto previsto da Carlo Capasa, Presidente della Camera Moda. Parallelamente a ciò, a causa delle regole imposte per prevenire e limitare i contagi, la mascherina è tornata in voga dal passato e oltre al suo uso quotidiano necessario, questo oggetto sta conquistato una delle prime posizioni tra gli accessori richiesti nel mercato della moda e diventando un vero e proprio “must have” da sfoggiare.

Molti brand, al fine di minimizzare la loro perdita e per rispondere in modo positivo alla crisi, hanno scelto di seguire questa nuova tendenza e così, adeguandosi all’aumento della domanda di mascherine protettive che allo stesso tempo fossero anche esteticamente belle, hanno deciso di modificare la propria struttura integrando alla propria offerta di articoli anche la produzione di questo accessorio. Accompagnata da una buona strategia comunicativa digitale dunque, la mascherina, sembra essere uno strumento di crescita per i brand di abbigliamento. (Altre strategie adottate dai brand di moda sono reperibili a questo link: https://medium.com/@pomponio.annalisa/c8205f97df67 ).

A testimoniare questo fenomeno il mercato attuale vede molti brand sportivi produrre mascherine protettive con il proprio logo. In particolare Adidas, uno dei marchi leader nello sportswear, che per ogni mascherina venduta ha deciso di donare 2 euro all ‘ Organizzazione Mondiale della Sanità fino al raggiungimento dei 1,5 milioni di euro, impegnandosi socialmente nella lotta contro il Covid-19. Anche Nike, colosso dell’activewear segue questa tendenza e, stando al Lyst Index, società che effettua trimestralmente ricerche sui comportamenti d’acquisto online degli utenti, il brand dello Swoosh risulta essere al primo posto tra quelli maggiormente richiesti dai consumatori raggiungendo in tempi record l’obiettivo che si era prefissato per il 2023 di portare al 30% le proprie vendite online. Non sono solo i marchi sportivi a convertire la propria produzione, ma anche stilisti di brand di lusso, come Fendi e Off-White cavalcano questo trend. Nel pubblicizzare questi nuovi accessori i social media sono stati i protagonisti. Sugli account ufficiali di Instagram e Facebook delle Maison di moda sono apparsi post promozionali, ed in particolare la piattaforma di TikTok si è rivelata uno degli strumenti digitali fondamentali per l’influencing in fatto di moda e per stabilire tendenze durante il periodo di pandemia. Anche quella dell’e-commerce é un’altra strategia che é stata scelta dai marchi di lusso per comunicare l’avvento delle mascherine sul mercato. Stando ai dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm infatti, il 77% delle aziende dichiara che durante il Covid-19 si è verificato un aumento di clienti che compiono acquisti online. A evidenza di ciò, le mascherine delle case di lusso, che sono state vendute esclusivamente online, hanno riscontrato molto successo andando esaurite in pochi giorni. Non si verificano però solo comunicazioni promozionali attraverso gli account social riconosciuti dei grandi marchi. Anche consumatori comuni sono intervenuti nel flusso auto-producendo contenuti come filtri in AR su Instagram ispirandosi alle mascherine con il brand Fendi. Questa pratica dal basso, integrata alla strategia comunicativa ufficiale genera passaparola e aumenta la visibilità del prodotto ampliando involontariamente la promozione del prodotto online.

Foto del filtro AR di Instagram della mascherina Fendi creato dal profilo IG @lamiase.mp3.

(Altre attività comunicative di brand di lusso sui social network sono reperibili a questo link: https://medium.com/@bertazzoligiorgia7/2ac47979fb0 ).

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Martina Girola
Innovation Eye

Italy , 22 years | Digital Communications Specialist student at UCSC Milan