Tener testa alla realtà
Come è cambiato il piano didattico del Master DCS da 10 anni a questa parte
“Il Digital Communications Specialist è una figura nuova e sempre più richiesta all’interno del mercato di riferimento, poiché racchiude competenze diversificate altrimenti difficili da trovare in un percorso formativo tradizionale. Per questo è stato creato un Master dedicato a figure professionali che siano in grado di elaborare, coordinare e gestire strategie di comunicazione digitale, costituendo un’interfaccia tra azienda, account e sviluppatori di progetto in imprese di comunicazione.”
(Brochure Master DCS prima edizione — 2012/2013)
Nel corso dei suoi dieci anni di attività, il Master in “Digital Communication Specialist” ha dovuto fare i conti con la trasformazione tecnologica: nascita di nuove professioni, ragazzi sempre più “auto-formati” nel digitale, nascita e sviluppo di piattaforme.
In questo articolo vedremo come il Master sia riuscito a tenere testa a questi cambiamenti adattandosi e plasmando i contenuti in relazione alle novità.
Il piano didattico offerto dal Master, è stato creato ad hoc per riuscire a formare esperti in grado di ricoprire tutti i ruoli confinanti al mondo digital, e quindi sia all’area strategica (Digital Strategist), a quella creativa (Web Content Specialist) ed a quella di gestione e all’uso di piattaforme (Project Manager, Social Media Manager): proprio per tale esigenza, ogni qual volta che il digital andava ampliandosi, si incrementavano, come vedremo in seguito, materie via via sempre più specifiche nel piano didattico.
Questo modus operandi è stato attuato proprio per il fatto che il Master si sia formato, come spiegatoci da Elisabetta Locatelli, coordinatrice didattica del master, in risposta alla grande necessità di esperti nel settore da parte delle agenzie.
Nel 2012/2013 il piano di studi era sì fortemente avanguardistico; ma nel corso degli anni, si è arrivati a capire con quali migliorie fosse possibile plasmare il percorso affinché risultasse lineare, progressivo e sempre più puntuale.
Il cambiamento è avvenuto seguendo due direzioni: andando a diminuire quelle che erano le materie di scenario poichè il bagaglio culturale degli studenti in ambito digital era già di un livello avanzato; e in seconda istanza andando a creare una specificità di percorsi implementandoli con nuove piattaforme. Per scendere più nello specifico sull’evoluzione dei corsi possiamo vedere come, dal 2012 siano rimasti invariati alcuni moduli come i laboratori, i corsi in social media management, digital marketing e digital account; mentre come prima spiegato, alcune sono nate nel tempo come web analytics e insights management (edizione 2013–2014), influencer management (edizione 2019), content curation(edizione 2017) e l’inserimento di una sezione inerente alle soft skills.
Tali modifiche hanno fatto cambiare anche ciò che concerne la struttura del corso in termini di tempistiche e suddivisione delle materie, al contrario della struttura iniziale che non andava bene a scandire una tempistica e una struttura del corso, abbiamo visto nascere una scaletta di materie volte a dividere in moduli ben precisi quelle che sono le nozioni basilari, il contenuto sulle piattaforme e la pianificazione strategica.
Come preannunciato, il Master è nato da una richiesta delle aziende e proprio per questo, sin dalla prima edizione il placement per gli stage curriculari non hanno mai riscontrato difficoltà, ma al contrario i ragazzi sono sempre stati inseriti in realtà stimolanti a seguito della grande disponibilità da parte delle agenzie associate, di aziende e dagli ospiti che durante l’anno venivano in sede per testimonianze o workshop: questo è stato possibile anche grazie alla partnership con Assocom che, fondendosi con Unicom da gennaio 2019 è diventata UNA per creare un’unica realtà che sappia rispondere alle nuove esigenze del mercato.
