Tik Tok ha sempre saputo quello che ti piace

Non solo musica e lip-sync, la chiave del successo del servizio cinese è l’uso rivoluzionario dell’Intelligenza Artificiale

Mattea Cutrona
Innovation Eye
4 min readFeb 3, 2019

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Tik Tok è un social network gratuito, creato e pensato per il mercato internazionale, lanciato da ByteDance, un’azienda tecnologica cinese, nel 2017.

Nel mercato cinese l’applicazione è nota dal 2016 come Douyin, versione indipendente e autonoma, tutt’oggi esistente.

Tik Tok permette la creazione e la condivisione di brevi video di 15 secondi in lip-sync, con la possibilità di aggiungere filtri ed effetti speciali.

I suddetti servizi erano offerti anche da Musical.ly, applicazione nata nel 2014 che poteva vantare un bacino di utenza elevato, soprattutto in America, motivo per il quale ByteDance nel 2018 ha comprato e poi fuso le due applicazioni, trasferendo tutti gli utenti su Tik Tok. La fusione è stata annunciata attraverso l’hashtag divenuto, poi, loro slogan, #MakeEverySecondCount, Dai importanza a ogni secondo, un gioco di parole, connesso al nome onomatopeico “Tik Tok”.

In Italia, l’applicazione conta 4 milioni di iscritti circa, molti dei quali nati tra il 1997 e il 2010, la cosiddetta generazione Z, che sono alla ricerca di piattaforme più inclusive, poiché hanno la necessità di condividere i propri contenuti con i loro coetanei. E’ difficile avere una profilazione dell’utente medio perché ancora non sono state condotte analisi dettagliate, ma secondo i report di download dell’Apple Store, Tik Tok si è posizionato al primo posto in termini di download nella prima parte del 2018 mentre su Google play è stato scaricato 9 milioni di volte solo nell’ottobre del 2018.

Apptopia, azienda che fornisce servizi di analisi delle app, segnala un aumento significativo della spesa pubblicitaria di ByteDance nei mesi successivi alla fusione.

Resta un interrogativo riguardo al business model: da dove deriva il guadagno di Tik Tok?

ByteDance, operatore dell’applicazione, ha chiuso accordi di finanziamento privati per oltre 3 miliardi di dollari con il colosso della telefonia mobile giapponese SoftBank Group e altri investitori come KKR (Kohlberg Kravis Roberts & Co.), azienda leader nel settore della private equity, arrivando ad essere valutata sul mercato per oltre 75 miliardi di dollari soltanto nel 2018.

Zhang Yiming fondatore della start-up ByteDance, ha visto un’opportunità nell’intelligenza artificiale. L’utilizzo di particolari algoritmi permette di avere una conoscenza dell’utente a livelli così intimi, da riuscire a mostrare contenuti per lui interessanti, in alcuni casi prima che una preferenza venga addirittura pensata. Si tratta di una nuova strada non ancora percorsa da altre applicazioni quali Facebook, Netflix, Spotify e Youtube.

Adottando un approccio completamente dipendente dall’ IA, gli utenti di Tik Tok hanno maggiori probabilità di vedere brevi video di argomenti che non avrebbero mai cercato autonomamente ma che poi risultano di loro interesse. Tik Tok non chiede agli utenti di fare “clic” su un determinato canale o miniatura, usando la logica del “potrebbe interessarti anche” poiché gli algoritmi dell’ app decidono quali video mostrare in termini di proposte personalizzate e possibilità di nuove scoperte. Inoltre, il design a schermo intero di Tik Tok consente a tutti i video di comprendere i segnali positivi e negativi degli utenti, fornendo video (positivo: un mi piace, seguire o guardare fino alla fine, negativo: scorri, premi giù).

L’intelligenza artificiale, come dichiarato da Yiming, permette di realizzare in modo automatizzato prodotti globali con contenuti localizzati, come ad esempio la creazione di contest in diversi Paesi, con hashtag specifici per guidare l’engagement locale.

Si palesa una netta differenza rispetto alle altre piattaforme: ad esempio Youtube utilizza sistemi di raccomandazione, basati su “like” o video visti precedentemente dall’utente, indirizzando quest’ultimo verso altri contenuti simili, che però non hanno la garanzia di essere apprezzati.

L’applicazione di questa tecnologia ha reso ByteDance, una delle aziende più innovative al mondo, tanto da essere entrata nel mirino dell’NBA, che ha ufficializzato una partnership pluriennale fornendo contenuti NBA ai fan in Cina attraverso la piattaforma Douyin e su Tik Tok a livello globale. Gli utenti avranno accesso a contenuti speciali tra cui il dietro le quinte del gioco NBA. Sulla stessa scia l’Inter ha aperto un account ufficiale nel dicembre 2018.

Nonostante i finanziamenti esterni, la più grande ricchezza di Tik Tok sono gli influencer o, come verrebbero definiti nel mondo del digital marketing, i KOL (Key Opinion Leader), che rafforzano la condivisione dei video Tik Tok sulle altre piattaforme social, in termini di visibilità e di numero di download dell’app raggiungendo un pubblico sempre più ampio.

Tik Tok ha catturato il desiderio di “esibirsi” degli utenti, rendendoli così una vera e propria miniera d’oro.

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