TikTok: la start up cinese conquista il web

La storia del nuovo social che spopola tra i giovani

Innovation Eye
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3 min readFeb 10, 2019

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Lyp sync, balletti e video editing. Non bisogna essere dei provetti videomaker per postare filmati sulla piattaforma: uno smartphone e tanta creatività sono i requisiti necessari per diventare una star del social.

Con una crescita di 45,8 milioni di utenti nel primo trimestre 2018, TikTok (Douyin, in Cina) si conferma l’app gratuita più scaricata del 2018, surclassando persino Youtube e Whatsapp. La piattaforma social di videosharing conta ad oggi più di 800 milioni di utenti di cui oltre 2,4 milioni italiani.

Creata in Cina nel 2016 dall’azienda di software Bytedance, l‘applicazione ha scalato le classifiche nell’App Store in Thailandia, Indonesia, Giappone e Corea del Sud. Con l’acquisto della competitor Musical.ly nell’agosto 2018 per 800 milioni di dollari, Bytedance ha permesso alla piattaforma di raggiungere anche il mercato occidentale creando una community più forte e più grande e diventando, con un valore stimato di 75 miliardi di dollari, la prima app cinese ad avere successo in tutto il mondo.

Il social network permette all’utente di creare, condividere e guardare video musicali della durata massima di 60 secondi. Dalla musica alla danza, dalla cucina allo sport, i contenuti sono dei più vari.

Con i suoi filtri ed effetti speciali l’app permette al suo pubblico di divertirsi e dare sfogo alla propria creatività. Una forma di autenticità e intrattenimento che ha permesso all’applicazione di conquistare la cosiddetta generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2010.

A differenza di altri social, TikTok ha raggiunto in maniera più precisa il proprio target. Il suo pubblico principale ha un’età media compresa tra i 13 e 20 anni. È una realtà in cui i giovani non hanno paura di imbattersi in un commento da parte di un genitore.

Musers: ecco chi sono le star di TikTok

Tra loro si chiamano Musers e come in altri social i loro profili possono raccogliere milioni di fan.

TikTok sforna le nuove star del web e non solo. Sono i nuovi Youtuber 3.0, che, grazie a sponsorizzazioni, apparizioni in tv, partecipazione ad eventi e ormai sempre più spesso anche pubblicazioni di romanzi, arrivano a costruirsi patrimoni da capogiro. I loro balletti, lyp sync e sfide vengono emulati da migliaia di ragazzi e ricondivisi su Youtube dove le performance diventano virali.

Molti di loro sono nati su Youtube ma hanno trovato su TikTok il loro successo.

È il caso di Luciano Spinelli, 17 anni. Ha iniziato girando video su Youtube dove oggi conta più di 580 mila iscritti al suo canale omonimo ma è su TikTok che raggiunge numeri da record. Con i suoi 6.7 milioni di fan è il muser più seguito d’Italia.

Elisa Maino, 16 anni, conta 3.9 milioni di fan sulla piattaforma e rappresenta oggi l’idolo delle teenager. La vita e l’ascesa sui social della webstar è stata persino raccontata in un documentario intitolato #OPS dal nome del suo romanzo.

Il timore di un’ossessione smodata per la popolarità preoccupa gli adulti e la Bytedance stessa. ‘’Tik Tok è una delle piattaforme più nocive per i giovani, in particolare per i più influenzabili’’ denuncia lo Youtuber francese Le Roi de Rats in “La face cachée de Tik Tok” (il volto nascosto di TikTok).

Il 22% degli utenti usa l’applicazione più di un’ora al giorno motivo per cui la società ha recentemente aggiunto un allarme che scatta dopo le due ore di utilizzo. Un modo per i genitori di tenere sotto controllo l’attività dei figli.

«Gli smartphone sono uno strumento potente che può divenire pericoloso se usato in maniera inappropriata, ma accade anche agli adulti’’ racconta Enrico Castelli Gattinara, professore della Scuola media Mazzini di Roma e recentemente coinvolto dai suoi alunni in un video su TikTok, convinto del fatto che conoscere la tecnologia, soprattutto se si è un genitore, sia l’unico modo per evitare che questa diventi pericolosa.

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