B10Mouse, per muovere le cose con gli occhi e la voce

B10Mouse ha inventato un dispositivo per spostare le cose connesse ad Internet, con il movimento degli occhi

Premio Gaetano Marzotto
Innovazione Sociale

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B10NIX ha vinto il premio speciale Unicredit-Talento delle idee al Premio Gaetano Marzotto, con il progetto B10Mouse

B10 Mouse è un software che, mediante l’uso di dispositivi a basso costo, è in grado di rendere autosufficienti persone disabili, permettendo attraverso la voce, il movimento della testa e degli occhi, di interagire con un computer e altre apparecchiature, come totem pubblici, tv, impianti hi-fi.

http://youtu.be/O1I927CMb2Q

B10NIX è una start-up innovativa di Milano, specializzata nello sviluppo di sistemi hardware e software per l’interazione uomo-macchina, con particolare attenzione agli ausili per persone con disabilità. Si occupa di Internet delle Cose.

Quanti siete nel team e quali sono le vostre professionalità?

Il team è composto da tre ingegneri con un bagaglio di competenze interdisciplinari e complementari

Paolo Belluco ha conseguito la laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano con una tesi su un nuovo tipo di attuatori robotici, creati utilizzando polimeri elettro-attivi come muscoli artificiali. Ha quindi ottenuto il dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano con una tesi riguardante la progettazione e lo sviluppo di interfacce uomo-macchina indossabili. Ha pubblicazioni scientifiche su riviste e conferenze internazionali.

Flavio Mutti ha conseguito la laurea magistrale (summa cum laude) in Intelligenza Artificiale e Robotica presso il Politecnico di Milano (2009) e il Dottorato di Ricerca in Robotica e Intelligenza Artificiale presso lo stesso ateneo (2013). Ha partecipato come studente in visita ad attività di ricerca presso il laboratorio di intelligenza artificiale e robotica dell’Università di Zurigo. La sua attività è focalizzata su metodi innovativi per il pattern recognition e la visione artificiale. Ha pubblicazioni scientifiche in conferenze internazionali.

Alessandro Mauri ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano nel 2012 ed è specializzato nell’analisi dei segnali biometrici. Ha partecipato, come studente incaricato, ad un progetto che vedeva coinvolti il laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, al fine di rilevare il cancro ovarico in fase iniziale utilizzando un naso elettronico.

Età media?

30 anni.

Qual è il sogno della vostra impresa?

Il nostro sogno è quello di poter essere un punto di riferimento, nazionale e internazionale, per quanto concerne la ricerca, la progettazione e l’implementazione di soluzioni innovative nell’interfacciamento tra le persone e le macchine. L’intento è affermarsi nel mercato dei sistemi di interazione uomo-macchina come realtà italiana che si confronta anche oltre i confini nazionali. Al fine di ottenere questo scopo abbiamo sviluppato e stiamo sviluppando diversi brevetti internazionali intorno ai nostri sistemi d’interazione.

Le ricadute sociali e territoriali?

B10Mouse è un sistema affidabile, facilmente utilizzabile, personalizzabile in base alle diverse esigenze degli utenti e a basso costo, nato per permettere al più ampio numero possibile di persone affette da disabilità motorie (distrofie muscolari, tetraplegie, …) di accedere a pieno alle tecnologie moderne, in economia e senza dover rinunciare ad altri ausili di base.
La possibilità di utilizzare un semplice computer e i suoi normali programmi permetterà agli utenti di potersi (re)inserire nel mercato del lavoro più agevolmente, aumentando la qualità di vita propria e delle persone vicine.
La presenza di totem interattivi nei luoghi pubblici (e.g. ospedali e musei), utilizzabili anche da persone con disabilità per mezzo della tecnologia B10Mouse, darà la possibilità di erogare servizi direttamente al disabile senza la necessità di intermediazione e facendo un passo avanti verso l’integrazione.

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