E a tutti quelli di buona volontà.

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8 min readDec 17, 2016

Due o tre consigli per i regali di Natale, sì, anche da noi.

Un tipico natale nella redazione di inutile.

Federica

Dopo un anno difficile come quello che abbiamo appena passato, prenderci cura di noi stessi e di altri è un imperativo, e quale momento migliore del Natale per farlo. Ecco le mie tre proposte (+ una) per far sapere alle persone a cui vuoi bene quanto caspita sono speciali per te, e in generale.

1. Sad13, Slugger, Carpark Records (2016)

Sad13 è il nome d’arte di Sadie Dupuis, frontwoman degli Speedy Ortiz. Nel 2016 con il suo gruppo ha aiutato il foundraising per Black Lives Matter, Baltimore Food Bank, Girls Rock Camp Foundation e Planned Parenthood; in più ha aperto un numero verde di aiuto a persone che si trovassero in situazioni non sicure prima/durante/dopo un concerto. Ad inizio novembre è uscito Slugger, il suo primo disco solista, scritto dopo un 2015 che aveva visto la morte di suo padre e una terribile esperienza di stalking da parte di un suo ex. Ma, nonostante le difficoltà personali, Slugger è carico di ottimismo e amore verso il prossimo, e verso se stessi, necessari soprattutto in questo periodo. Riguardo a questo, ti consiglio di leggere proprio la sua descrizione del disco per avere un’idea più chiara. È un regalo che non può smettere di urlare TI VOGLIO BENE.

2. Virginia Woolf, Oggetti solidi: tutti i racconti e altre prose, Racconti Edizioni (2016)

Nelle parole di Liliana Rampello, una delle massime esperte italiane della Woolf e curatrice di questa raccolta, “Da qualsiasi pagina si parta, improvvisamente si scoperchia tutto un mondo, e tutto è legato, e lei è così intera, integra, così sempre se stessa, quando scrive, quando pensa, quando legge, quando cammina, quando viaggia, quando conversa, quando ride, scherza, gioca, e quando ci viene incontro con la sua mente luminosa, che non importa se è la prima o l’ennesima volta che abbiamo in mano un suo libro, ecco: la cosa che non avevamo ancora visto, che non avevamo mai capito, tanto è immensa, tanto è vera, è lì, ancora capace di abbagliarci dopo un secolo”. Se non è abbastanza a convincerti, sappi che la traduzione di Adriana Bottini e Francesca Duranti è splendida, e la raccolta è pubblicata da una giovanissima casa editrice romana specializzata in racconti. Per dire alla persona a cui regalerai questo libro “i miei sentimenti per te sono allo stesso tempo alti e solidi, come i bellissimi racconti che leggerai”.

3. Sammus, Pieces in Space, Don Giovanni Records (2016)

Pieces in Space, uscito a fine ottobre, è il quarto disco di Sammus, la cui carriera da musicista è iniziata quando, da insegnante, ha deciso di usare l’hip-hop per invogliare allo studio i suoi studenti. Appassionata di videogiochi, adotta il nome di Sammus (il suo vero nome è Enongo Lumumba-Kasongo), uno dei primi personaggi femminili della serie Metroid; in Pieces in Space dona e chiede in cambio l’accettazione del diverso, della minoranza, dello sconosciuto, in una parola, del prossimo. Lo fa da donna, da afroamericana, da introversa, da nerd, da rapper. Lo fa accogliendoti a braccia aperte, e allo stesso modo, regalando il suo disco, anche tu puoi celebrare il tuo prossimo, e la vostra amicizia.

BONUS: 4. Xavier Dolan, Laurence Anyways, DVD (2016)

Su Xavier Dolan, probabilmente il giovane talento più brillante della cinematografia mondiale, non dirò niente; a 25 anni sforna quello che secondo me resta il suo capolavoro, Laurence Anyways, la storia d’amore fra Laurence e la sua ragazza Fred dal momento in cui Laurence le annuncia di sentirsi donna e voler seguire la sua vera natura. Era il 2012 ma qui in Italia è arrivato al cinema solo quest’anno (meglio tardi che mai). Da fine settembre è uscito il DVD. Laurence Anyways è un film enorme, clamoroso per la caratterizzazione di personaggi dalle mille sfaccettature e dalle storie tragiche e splendide e per lo stile di Dolan, che non sbava mai, e quando scoppia non lo fa mai per sbaglio, ma è anzi elettrizzante ed emozionante. Un film da regalare per poterlo vedere assieme e passarsi i fazzoletti, ridere e abbracciarsi forte.

Francesca

Poche cose mi deprimono quanto leggere “Auguri di buon Natale da zia Penelope” o “Dicembre 1987, un piccolo pensiero” scritto a mano sul frontespizio di un libro ingiallito lasciato in mezzo ad una pila in offerta. Se è vero che non possiamo mai essere certi che il destinatario del dono legga per davvero il nostro libro, possiamo almeno scongiurare il pericolo che un comune tascabile venga scartato a primavera regalando libri che sono (anche) splendidi oggettini, davvero un peccato da buttar via:

  1. Emily Dickinson, Envelope Poems, New Directions (2016)

Un buon natale assicurato a te che trovi divertente quanto me l’immagine di Emily Dickinson che non ha voglia di uscire a procurarsi un nuovo bloc-notes, e scrive su quello che trova in giro.

2. Kenneth Gross (a cura di), On Dolls, Notting Hill Editions (2012)

La raccolta di saggi perfetta per le bambine cresciute che non giocano più con le bambole da quando è stato detto loro che promuovono canoni di bellezza irreali. Si meritano tutte un libro così carino.

3. Due opzioni diverse, a seconda dei vostri gusti & portafogli

Non so te, ma la concentrazione di regali da aprire tutti in un giorno non mi è mai parsa del tutto sensata, quanto sarebbe più sano dilazionare il Natale nel corso dell’anno? Un abbonamento ad una rivista potrebbe riuscire nello scopo.

3a. Ai portafogli cauti, e ai lettori che non hanno bisogno di orpelli su carta, consiglio The New Inquiry.

3b. Se invece sei di quelli provvisti di tanti scaffali vuoti e conti correnti felici, prova Delayed Gratification.

Marianna

Credo nell’autoregalo, ci credo proprio tantissimo. Non parlo del cappotto nuovo o degli stivali perché quelli della stagione scorsa si sono sfondati. L’autoregalo è comprarsi qualcosa di assolutamente non necessario, qualcosa che non soddisfi alcun bisogno di sopravvivenza. L’autoregalo è gioia, indipendenza, affermazione personale, è una pacca sulla spalla perché hey, sono stata proprio brava a vivere negli ultimi tempi. L’autoregalo non si rivelerà mai una brutta sorpresa, non si manifesterà in un angioletto Thun o in un pigiama a fantasia cashmere. L’autoregalo è sempre ben scelto, sempre faticosamente sudato, sempre largamente meritato. E lo facciamo alla persona cui vogliamo più bene al mondo. A Natale si spendono soldi pure per cugini di terzo grado, quindi farsi qualche autoregalo è davvero il minimo.

1. Bamboo Spark

Questo aggeggio ti permette di scrivere su comunissimi fogli di carta e ritrovare tutto sul telefono. Per me è poco meno che un sortilegio. La uso sempre quando ho un’idea sensazionale delle mie ma gli occhi chiedono pietà dopo una giornata di lavoro al pc.

2. Stefan Fisher, Hieronimus Bosch, Taschen (2016)

Hai mai visto un quadro di Bosch? Io mi sono ritrovata a una mostra per i 500 anni dalla morte, con prestiti dai musei di tutto il mondo e mi sono divertita tantissimo. Era un tipo davvero pazzo, soprattutto per essere vissuto tra il ‘400 e il ‘500. Ho preso questo libro (ricchissimo di illustrazioni quanto di approfondimenti) per prolungare la magia: avrei voluto passeggiare per le sale del museo ancora per ore, ma c’era la chiusura e la vigilanza mi ha portato via.

3. Jimmy Corrigan, Il ragazzo più in gamba sulla terra, Coconino (2016)

La graphic novel di Chris Ware è una delle letture più assurde fatte quest’anno. Triste, divertente, complesso. Bisogna districarsi tra le continue sovrapposizioni temporali della storia e la composizione delle tavole, una più stupefacente dell’altra. Bellissimo.

Matteo

Non credo in cristo, nella madonna, nel folklore religioso. Credo che il natale sia un’altra occasione per mangiare tanto, e ormai sono arrivato a quell’età in cui devo stare attento a quanto mangio sennò il giorno dopo la digestione è affaticata, e manco poco. Fine dello spirito di natale, per me. L’affetto, il ritrovare persone cui si vuol bene, lo stare insieme: quelle robe lì ci differenziano dai droni che Amazon userà per consegnare queste cose che consiglio — l’affetto, il ritrovare le persone, lo stare insieme: quelle robe lì preferisco farle tutto l’anno.

  1. Charles Dickens, I racconti di Natale, BUR (2006)

Ché tutti conosciamo quello con Scrooge, anche grazie all’adattamento spettacolare della Disney: ma gli altri quattro sono anche più belli del più famoso.

2. George Miller, Mad Max: Fury Road, Blu-ray(2015)

Il film più bello del decennio, con un mondo dentro, personaggi che non hanno bisogno di parlare per farti capire qual è la loro storia, zero spiegoni, zero orpelli. Bonus: un chitarrista metal che sputa fiamme dalla chitarra. Il film giusto da vedere in famiglia.

3. Battlestar Galactica, il cofanetto (2009)

Grande storia, grandi personaggi, grandi attori. Una delle cose che più mi ha mostrato la capacità umana di ripetere gli stessi errori, e stupirsene sempre. Da guardare rigorosamente in lingua originale.

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