E a tutti quelli di buona volontà, ed. 2017

inutile
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9 min readDec 4, 2017

È natale, è natale, e magari anche voi regalate qualcosa alle persone cui volete bene. Qui di seguito abbiamo messo insieme un po’ di suggerimenti, ché noi per prime siamo sempre coll’antenne alzate a rubare idee dagli altri 🙃 (Oh, quelli dell’anno scorso valgono ancora eh!)

E quindi noi di inutile (compreso No Rocket Science) vi riempiamo di idee.

Carmine

Anche io sono un sostenitore del regalo che deve piacere a me per primo. Ragion per cui, mi permetto di suggerire cose che conosco direttamente o che uso.

1. Scaldamani Zippo

Di scaldamani ne esistono decine di modelli e tipologie, ma questo è decisamente ottimo. Sarà anche meno immediato come avvio e funzionamento (va riempito con benzina per accendini e acceso con una fiamma) ma garantisce da sei a dodici ore di calore e si può tenere in tasca nella apposita sacca. Per quelli a cui il calore corporeo nella stagione fredda sembra non essere mai sufficiente, un regalo che farà comodo.

2. Tiger VPN

Privacy e sicurezza nell’utilizzo di internet sono ormai qualcosa di imprescindibile. Negli ultimi anni sono spuntate una marea di app e servizi di messaggistica, mail e browsing che proteggono l’anonimato con connessioni criptate. Per fare sì che la propria navigazione sia sicura e privata, quando si è a casa, col proprio cellulare o magari utilizzando reti wireless esterne (uffici, bar) potrebbe essere utile un servizio VPN. Anche qui ci sono decine di opzioni e servizi a seconda di quello che si vuole. Io sto usando e consiglio TigerVPN. Sicura, veloce e utilizzabile su PC e dispositivi mobili con la loro app proprietaria. Inoltre, con l’attuale sconto potete acquistare 3 anni di servizio a 99€. I vari server dislocati in tutto il mondo possono essere usati anche per aggirare le limitazioni geografiche sui contenuti di vari siti.

3. Parker Jotter

Sì, una penna. Insieme alla cravatta l’esempio classico del regalo fatto senza neanche pensarci. Ma una volta provata capirete perché la Parker Jotter, sebbene sia un modello base di penna a sfera, resta uno standard dal 1954.

Federica

Quest’anno mi sono impegnata a pensare a tre consigli per regali che possano essere traghetti per dei piccoli momenti con noi stessi, di quelli che ci riappacificano col mondo; ma allo stesso tempo che siano, molto semplicemente, regali utili. Per entrare nel mood, ho scritto questa lista con una tisana a fianco. (Molto buona, grazie per la domanda.)

1. Canvas Tote Bag di Nieves Books

Credo fermamente che le tote bags siano il regalo perfetto. Sono comode, spaziose, e sempre utili, anche semplicemente per andare a fare la spesa, invece che fare avanti e indietro con i sacchetti di plastica. O per uscire e fare una passeggiata, e andare a comprare le erbette alle bancarelle (sì la sto romanzando lo so). E poi, quella della Nieves Books è pure bella bella bella.

2. Autoprogettazione? di Enzo Mari

Hai mai costruito una sedia? Io no. Per fortuna c’è Enzo Mari, che negli anni ’70 ha creato questa guida per la costruzione di sedie, panche e tavoli partendo dai materiali più semplici da recuperare. Nel 2015 a partire dal suo libro è stato organizzato a Berlino un workshop che ha coinvolto un gruppo di rifugiati africani, che, con l’ok di Mari, hanno venduto, per iniziare ad autosostenersi economicamente, i mobili che avevano costruito.

3. Stampville di Aurélien Débat

Per personalizzare qualsiasi cosa, a partire dai biglietti di auguri, questo kit di timbri su elementi architettonici è perfetto per prendersi qualche minuto per immaginare oltre la pagina bianca.

Francesca

Anni di affitti transitori, erasmus e traslochi mi hanno insegnato che ogni oggetto dovrà, prima o poi, essere guardato, stimato, spostato, spolverato, sollevato, ricoperto di plastica a bollicine, trasportato, e alla fine gettato nell’immondizia. Diciamoci la verità, pochi tra noi realizzeranno il sogno della sedentarietà assoluta diventando proprietari di immobili da stipare di gingilli e buone cose di pessimo gusto. Facciamoci tutti un favore: smettiamola di regalarci pigiami, saponette e cappelli con pompom. Bonus: tutti i regali a seguire sono acquistabili o realizzabili senza muoversi dal divano.

1. MUBI

Un abbonamento annuale a MUBI, selezione mensile di film d’autore/classici/indie/mai distribuiti in Italia.

2. Playlist personalizzata

Una playlist personalizzata su Spotify, alla quale si può aggiungere una copertina fatta a mano. (ripetiamo in coro: è-il-pensiero-che-conta).

3. Un audiolibro

Magari letto dall’autore, come The Idiot di Elif Batuman.

Gloria

Mentre lo spirito di Marie Kondo, o di Ebeneezer Scrooge se preferite, annuisce benevolo accovacciato sulla mia spalla destra, mi rendo conto che negli ultimi mesi, o anni, gli oggetti hanno piano piano perso il fascino che hanno sempre esercitato su di me e che ero abituata a considerare normale. Pur avendo la casa ancora stipata di cianfrusaglie che prima o poi raccoglierò le energie per sgomberare, sempre più spesso mi ritrovo a decidere che quello che sto tenendo in mano e valutando dentro un qualsiasi negozio in fondo in fondo non mi serve. E così posso impiegare quegli stessi fondi per qualcosa che mi interessi di più, come andare più spesso al cinema o mangiare meglio. Oppure, in un afflato di mecenatismo che mi fa sentire utile e saggia, per finanziare realtà culturali che trovo meritevoli e degne di supporto. Regalare l’abbonamento a un’associazione o a una rivista è ancora considerata una stravaganza, ma a ben vedere non è un’azione unilaterale meno scorretta della transumanza degli angioletti Thun o dell’invasione delle scatole con shampoo e bagnoschiuma. Ecco i miei suggerimenti, ma quello più importante è cercare gente entusiasta e competente che si occupi proprio di quello che vi piace — e aiutarla.

1. Italian Virginia Woolf Society

Questa è un’associazione giovane ma agguerrita e con le idee molto chiare. Quello che le fondatrici Elisa Bolchi, Nadia Fusini e Liliana Rampello si propongono è sgombrare il campo da pregiudizi e retaggi che accompagnano la figura di Virginia Woolf, mettendo al centro la sua intelligenza, la sua ironia, la forza della sua scrittura e la rigorosa originalità delle sue riflessioni sul leggere, sullo scrivere, sull’essere donna. Al momento la società sta mettendo in piedi il progetto Un’aula tutta per sé, nato dalla richiesta di lettori e lettrici di avere questo sguardo e questa passione nelle scuole. E andare a parlare con le ragazze e i ragazzi mi pare il modo migliore di impiegare il proprio sapere.

2. Citations needed

Flagellati come siamo dalla combinazione letale di fake news e propaganda spudorata, questo podcast su “media, power, PR and the history of bullshit” è l’anticorpo ideale. I giornalisti Adam Johnson e Nima Sharazi affrontano un tema di attualità ogni settimana (la Corea del Nord, la crisi umanitaria in Yemen fino all’opportunità e alle sinistre implicazioni del considerare Trump un pazzo) e mostrano come i fatti vengano filtrati in modo quantomeno problematico dai racconti giornalistici e televisivi. Ai microfoni hanno sempre almeno un esperto del tema del giorno, e il podcast riesce a essere denso di informazioni ma non troppo accademico e noioso. Citations needed può essere sostenuto attraverso la piattaforma Patreon.

3. Cineteca di Bologna

Qui gioco in casa ma nemmeno troppo, visto che la Cineteca si occupa di restauri che poi tornano a circolare in sala o finiscono in home video, e lo fa in collaborazione con altre grandi cineteche internazionali. Molti si lamentano dello stato del cinema italiano e dei film che escono in sala, spesso con ragione, ma sebbene questo ristagno di idee renda i nostri film sostanzialmente non esportabili il lavoro della Cineteca raccoglie applausi in ogni angolo del pianeta e merita per questo il nostro supporto.

Marianna

Come ogni anno: vogliate bene a tutti, ma ricordate che la persona a cui dovete volere più bene siete voi stessi. Direttamente dai regali che mi farò quanto prima (o che mi sono fatta da poco).

  1. MAPPE!

Andrew DeGraff è l’illustratore americano autore di Cinemaps e Plotted, due volumi di mappe a tema cinematografico e letterario che bramo tragicamente. Le illustrazioni sono più o meno precise, più o meno letterali, più o meno metaforiche, sempre un’immensa goduria per gli occhi (e per i cervelli leggermente ossessivo-compulsivi). Troviamo allora la mappa che ripercorre i passi di Cary Grant nei panni di Roger Tornhill/George Kaplan in Intrigo internazionale, dal monte Rushmore alla sede dell’ONU senza tralasciare la traiettoria dell’aeroplano nella scena del campo di granoturco. Oppure quella che segue gli spostamenti di Jack Torrance e famiglia fuori e dentro l’Overlook Hotel fin dentro il labirinto, in una spettrale riproduzione del set di Shining tinta di rosso. O ancora, le mappe dei viaggi di Ulisse, di Phileas Fogg, di Robinson Crusoe e le spettacolari sezioni della Pequod.
Su YouTube c’è un video per ogni cosa: anche quello di un tale che si è ripreso mentre sfoglia Plotted.

2. CARTOLINE!

La cartolina è un oggetto estremamente utile che puoi: spedire, collezionare, usare come biglietto d’auguri, incorniciare per decorare le pareti, mettere tra le pagine di un libro come segnalibro, custodire gelosamente sibilando Il mio tesssoro. Io cerco sempre cartoline, ovunque, sempre, di ogni tipo. Ebbene, esiste un cofanetto di 100 cartoline con la stampa delle celeberrime copertine dei romanzi Penguins.
Un libro la cui copertina viene riprodotta su una cartolina che va a finire in un libro come segnalibro. BOOM.

3. ORWELL!

Pochissimi euro per un libricino prezioso: le recensioni e gli scritti politici che George Orwell scrisse per l’Observer tra il ’42 e il ’49. Nel caso aveste bisogno di leggere qualcuno che sa fare bene tutto.

Matteo

Per quanto la religiosità e il sottoscritto stiano su piani dimensionali completamente estranei tra loro, natale rimane un momento in cui la pressione sociale spinge persino me a pensare alla gente che conosco, a chi non vedo più, a chi vorrei vedere più spesso. Questi tre consigli sono altrettante cose che vorrei fare/vedere/ascoltare con persone cui voglio bene, e che vedo troppo raramente.

  1. Il canto di Natale di Topolino

È la prima videocassetta che io abbia mai posseduto. Me l’ha regalata uno zio, che negli anni mi ha regalato un sacco di cose (prima fra tutte, l’esperienza). Ancora oggi so a memoria la canzone.

2. Our Endless Numbered Days

Un disco di quattordici anni fa, ormai, ma che ho ascoltato solo di recente, e mi piace molto. Penso lo ascolterò il giorno di Natale, o il primo dell’anno, per abbassare il volume della gente intorno.

3. A list apart

Uno dei più longevi e migliori siti che parlano di web, nel senso di: come si fa il web. Si può sostenere attraverso Patreon, e lo consiglio a tutti.

Bonus!

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Oh! Oh! Oh!

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