Lo stato di inutile, 2016

Il 2016 secondo noi, e come vorremmo il 2017.

Matteo Scandolin
inutile
3 min readDec 31, 2016

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Foto di Silvia Patron, durante l’assemblea dei soci 2016.

Il 2016 è stato un anno difficile, un po’ per tutti: anche per noi. Abbiamo lanciato un nuovo corso di inutile nel 2015, ci siamo fermati a pochi mesi da quell’inizio, e con giganteschi sforzi a metà anno ci siamo rimessi in carreggiata. In otto mesi abbiamo pensato, preparato e realizzato una nuova rivista, che accompagni le pubblicazioni di narrativa sul nostro sito; abbiamo lanciato un blog (questo) per occuparci di cultura al di fuori della pubblicazione di racconti; una newsletter che parla esclusivamente di riviste (ché a noi le riviste piacciono tanto, piacciono davvero, e ne vorremmo di più); organizzato (finalmente!) una bella rassegna letteraria, ché le presentazioni le abbiamo fatte da sempre, ma mai con costanza; un primo tentativo di app, sicuramente limitato, sicuramente senza tutto quello che vorremmo da un’app, ma i primi passi servono a incominciare un cammino, non ad arrivare a destinazione immediatamente.

Siamo molto soddifatti di quello che abbiamo fatto nella seconda metà del 2016; ci dispiace non aver fatto molto nella prima. Ma così vanno le cose, e crediamo di aver recuperato un po’ di tempo perduto. Non tanto: un po’. Abbiamo avuto un po’ di scossoni in famiglia, ma le nuove entrate si sono rivelate più che all’altezza e anzi, senza di loro non avremmo avuto questa seconda parte di anno. Abbiamo tentennato parecchio di fronte al nostro profilo Facebook; alla fine abbiamo deciso di tenerlo e cercare di usarlo in maniera più efficace, perché nonostante (quasi) tutti noi lo odiamo profondamente, è un ottimo volano per diffondere di più quello che facciamo. Per diffondere meglio, invece, rimaniamo convinti che Twitter funzioni più secondo le nostre corde.

I nostri obiettivi per il 2017 sono pochi e chiari: costanza, affidabilità, comunicazione. Ogni settimana un racconto (a meno che non ci si prenda una pausa); ogni mese Effemeridi e Timone. Tornare a essere una bella scadenza per i nostri lettori. Comunicare meglio, e di più, quello che facciamo, perché all’interno delle nostre pagine ci sono tesori meravigliosi che vanno valorizzati nella giusta maniera. Vedremo tra dodici mesi come ci siamo comportati, come siamo migliorati, cosa sarà successo.

È stato un 2016 difficile, ma tra poche ore si affaccia un 2017 che si preannuncia altrettanto tosto. Una rumorosa minoranza di persone in un numero sempre crescente di posti continua a credere che chiudere il mondo fuori dalla porta sia la soluzione migliore, nel breve come nel lungo periodo. Che è un gesto di ignoranza e di paura: sono emozioni che abbiamo tutti e non è un male provarle, ma può essere un male lasciarsi guidare da loro. Fare cultura significa aprire quella porta, accettare l’ignoranza e la paura come parte di noi, e provare a superarle: l’essere umano fa così da millenni, e tra alti e bassi ci siamo evoluti. Cerchiamo di alzare un po’ questo brutto periodo. Vogliamoci bene. Facciamo qualcosa.

Buon anno.

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Matteo Scandolin
inutile

Fondatore di @inutileIT, co-fondatore di Querty. Riviste & podcast.