Speciale interviste 2017

inutile
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3 min readFeb 16, 2018
Chi ha detto minimalista?

Oggi presentiamo un numero speciale di inutile che avevamo promesso da anni. Anni, proprio. È qui: si intitola, semplicemente, inutile 2017 ed è formato da 5 interviste a Chad Post, Christopher Andrews, Giusi Marchetta, Richard McGuire, Francesco Targhetta. A intervistarli sono stati Nicolò Porcelluzzi, Licia Ambu e Giacomo Buratti. L’impaginazione l’ha fatta Matteo Mantovanelli, la stampa è a cura di A4 Servizi grafici. Crediamo che questo sia il numero migliore della nostra storia, e un punto di ripartenza verso lidi che intravvediamo appena, e che ci piacciono molto. Ci dispiace, davvero, di averci messo così tanto: però come dicono i Lannister di Game of Thrones, paghiamo sempre i nostri debiti. In calce potrete leggere l’editoriale del nostro Matteo Scandolin.

Lo speciale è disponibile, in versione digitale (ePub) nell’area riservata dei nostri soci: è lì, è bello, vi aspetta. Per chi lo volesse in edizione cartacea (che è bella ancora di più) basta fare una donazione a partire da 10€ a questa pagina, vi arriverà a casa.

Editoriale

Se c’è una cosa che mi piace leggere in una rivista sono le interviste. Giorgio Fontana mi bacchetta sempre, mi dice che dovremmo dedicarci di più a intervistare le persone. Ci viene bene, dice, e sono interessanti da leggere. A me pare una bellissima idea, e glielo dico sempre. E adesso gli dico: Giorgio, guarda, un’altra raccolta di interviste fatta da inutile, sei contento?

In realtà il primo a esser contento sono io: le interviste che leggerai sono tra le più eterogenee che potevamo tirare fuori dal nostro cilindro. Sono anche tra le più belle che ho letto negli ultimi anni, e sono contento che anche tu possa leggerle — anche se con due anni interi di ritardo rispetto a quando sono state pensate e fatte.

Quando nel 2012 raggiungemmo il numero 50 decidemmo di fare un numero speciale di inutile, composto di sole interviste. Come vedi non sappiamo neanche reinventarci bene: quello che stai leggendo è un remake di quello che abbiamo fatto, ma più in grande. Nessuno ha mai parlato con Chad Post, Christopher Andrews, Giusi Marchetta, Richard McGuire, Francesco Targhetta come hanno fatto Nicolò Porcelluzzi, Licia Ambu, Giacomo Buratti.

Questo numero è come lo vedi perché abbiamo voluto fare qualcosa di speciale per i dieci anni di questa rivista. (Ed esiste così come lo vedi grazie a Matteo Mantovanelli che l’ha impaginato e Francesco Bosco di A4 Servizi Grafici che l’ha stampato.) I contenuti di questo numero vanno a braccetto con il compleanno che festeggiamo: sono contenuti importanti, e speciali. Avevano bisogno di una confezione bellissima per essere letti come si meritano, qualcosa che sottolineasse la loro bellezza.

Per come la vedo io ci sono un paio di scuole di pensiero, sul come trascorrere i giorni che dobbiamo passare in mezzo agli altri: cercare di costruire qualcosa che possa tornare comodo e utile anche a questi altri, chiunque siano, o manutenere qualcosa che già è stato costruito; oppure star lì a consumare quello che troviamo, senza apportare alcun valore aggiunto al mondo che ci è stato dato. Quello che abbiamo fatto in dieci anni di inutile è il nostro tentativo di costruire qualcosa, per tutti. Sappiamo che è poco, ma a volte basta. Non so minimamente che cosa ci aspetti dopodomani, o tra un anno o due: conosco solo la fatica che ha comportato arrivare fino a qui. Ma siamo molto curiosi del numero per il ventesimo anniversario.

inutile fa cultura dal 2007: a modo nostro, coi tempi che ritagliamo alle nostre vite, cercando di entrare in casa di altri senza disturbare, dimenticando la fatica, sorridendo: ma con l’orgoglio di chi sa che di quello che sta facendo qualcosa di bello, alla fine, rimarrà.

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