I numeri di IO nel 2021: ogni mese in 6 milioni sull’app per accedere ai servizi pubblici

L’app IO è entrata nella quotidianità degli italiani, aprendo nuovi scenari per la Pubblica Amministrazione digitale

--

Nel corso del 2021, una media di oltre 6 milioni di persone ogni mese ha usato l’app IO per accedere ai servizi pubblici e, a fine dicembre, l’applicazione supera i 24,7 milioni di download (in questa pagina i dati in costante aggiornamento). Numeri che dimostrano come l’app sia oggi una realtà consolidata, in grado di raggiungere una fetta importante della popolazione… direttamente sullo smartphone, aprendo così nuovi scenari per la diffusione dei servizi pubblici digitali.

Il dato è ancora più significativo in alcune fasce di età: a bordo di IO, ad esempio, c’è già oltre un terzo dei 25–50enni.

Anche i numeri sull’adesione all’applicazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni sono sempre più rilevanti:

  • ad oggi, più di 6.800 enti centrali e locali hanno portato i propri servizi nell’applicazione (oltre 74.000 servizi a dicembre 2021);
  • nel corso dell’anno, ogni mese le PA presenti in app hanno veicolato in media oltre 5,5 milioni di messaggi ai propri utenti tramite IO. Ciò al netto del Green Pass. A partire da giugno 2021, ai messaggi riguardanti i diversi servizi pubblici vanno, infatti, sommati quelli relativi alla Certificazione Verde, servizio che da solo conta in media circa 6 milioni di messaggi al mese.

Come e perché gli italiani usano IO

L’analisi sull’utilizzo dell’applicazione dimostra un interesse crescente dei cittadini a ricorrere a IO per accedere a diversi servizi offerti da enti nazionali e da amministrazioni locali.

Grazie all’integrazione con la piattaforma digitale per i pagamenti pagoPA, ad esempio, una delle possibilità di maggiore impatto offerte da IO è quella di semplificare il pagamento di servizi e tributi verso la Pubblica Amministrazione, garantendo i massimi standard di privacy e sicurezza.

Ad oggi, gli italiani hanno salvato nella sezione Portafoglio di IO circa 13 milioni di strumenti di pagamento, testimoniando una solida fiducia nell’applicazione. In parallelo, sempre più persone hanno deciso di effettuare i pagamenti direttamente su IO: rispetto a gennaio 2021, gli ultimi dati di novembre evidenziano che il numero medio di operazioni giornaliere sull’applicazione è più che quintuplicato.

Di pari passo con l’intensificarsi del ricorso dei cittadini a IO come canale di pagamento, è salito notevolmente negli ultimi mesi anche il numero di enti che ha permesso alla popolazione di effettuare i propri pagamenti direttamente in app. Nel solo mese di novembre 2021, oltre il 27% per cento dei messaggi degli enti che hanno raggiunto gli utenti su IO conteneva un avviso di pagamento, offrendo così la possibilità di saldare tributi come il bollo auto senza uscire dall’app, in modo semplice e rapido. Sempre a novembre, sono state in media più di 10.000 le transazioni al giorno effettuate su IO a favore di un ente pubblico.

Nel 2021 i dati sottolineano un aumento della propensione ad utilizzare IO anche per accedere ad altri servizi pubblici, come la ricezione di bonus o la gestione della mensa scolastica.

Secondo un sondaggio dell’Istituto Piepoli (dati settembre 2021), una larga parte degli utenti ha usato la prima volta IO installandola per accedere al Programma Cashback (57 per cento), in molti l’hanno scoperta e scaricata per ottenere e gestire il Green Pass (22 per cento) e ancor prima per accedere al Bonus Vacanze (8 per cento). Non mancano i cittadini che hanno scelto IO per accedere ad altri servizi erogati dal proprio Comune (5 per cento). È proprio quest’ultimo fronte che si sta scaldando in questi mesi, visto che i nuovi enti e i nuovi servizi a bordo di IO sono principalmente locali.

La stessa indagine rivela le aspettative degli italiani riguardo i servizi pubblici che sperano di trovare presto dentro l’applicazione. Una larga parte auspica di poter usare nell’app la propria carta di identità in formato digitale (57 per cento), la tessera sanitaria (54 per cento), la patente (46 per cento), i propri certificati pubblici (44 per cento) e dati sanitari (35 per cento). Un’altra ampia fetta spera invece di poter usare l’app per accedere a nuovi servizi, come la firma digitale (33 per cento), la ricezione dei diversi bonus pubblici (31 per cento) e l’accesso diretto ai servizi previdenziali (27 per cento).

L’anno che verrà

La crescita vertiginosa registrata dall’app IO negli ultimi dodici mesi vale molto più dei numeri raccolti in questo articolo. Ci dice che sono finalmente maturi i tempi per un deciso cambio di rotta nella relazione tra i cittadini e lo Stato, con nuove opportunità a disposizione della Pubblica Amministrazione per soddisfare le aspettative degli italiani. Opportunità che sempre più enti hanno scelto di cogliere (leggi la Guida per le Pubbliche Amministrazioni per portare i propri servizi sull’app IO).

Questo si riflette anche nel modo in cui sta evolvendo la stessa app IO: siamo già al lavoro per alcune importanti novità che vedranno la luce nel 2022, per proseguire nel percorso di creazione di un ecosistema digitale della PA – di cui IO è solo una parte – che tenga sempre le esigenze delle persone al centro; l’ambizione è la stessa che ci ha portati sin qui: rendere la vita un po’ più semplice a tutti, con i servizi pubblici a portata di mano.

App Store | Play Store | Visita il nostro sito | FAQ | Roadmap | GitHub

--

--

IO, l'app dei servizi pubblici
IO, l’app dei servizi pubblici

Un unico punto di accesso per interagire in modo semplice e sicuro con i servizi pubblici locali e nazionali, direttamente dal tuo smartphone.