€ 300.000 di agevolazioni per Spese di Formazione 4.0

Omar Fogliadini
IoT-AI-Blockchain: The Internet of You
2 min readJan 19, 2019

Oggi parliamo di contributi per Spese di formazione 4.0.

Credito d’imposta: 40% delle spese ammissibili

Limite massimo: € 300.000

L’agevolazione è stata prorogata dal DDL Bilancio 2019

Fonte ufficiale: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/credito-d-imposta-formazione

COME SI ACCEDE

  • Si accede in maniera automatica in fase di redazione del bilancio, con successiva compensazione mediante presentazione del modello F24 in via esclusivamente telematica all’Agenzia delle Entrate.
  • Sussistono obblighi di documentazione contabile certificata.
  • Sussiste l’obbligo di conservazione di una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte.

Le attività commissionate come Digital Transformation as a Service possono godere delle agevolazioni indicate in Finanziaria 2019 e previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, come processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti.

AMBITI APPLICATIVI
Analisi di sistemi informatici
Elaborazione elettronica dei dati
Formazione degli amministratori di rete
Linguaggi di programmazione
Progettazione di sistemi informatici
Programmazione informatica
Sistemi operativi
Software per lo sviluppo e la gestione di beni strumentali oggetto dell’allegato A alla legge 11 dicembre 2016, n. 232
Software oggetto dell’allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232

MODALITA’ DI CERTIFICAZIONE DEI COSTI

  • Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo, non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, ed è utilizzabile a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono sostenuti esclusivamente in compensazione.
  • Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, i costi sono certificati dal soggetto incaricato della revisione legale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali. Tale certificazione deve essere allegata al bilancio. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile da parte delle imprese di cui al terzo periodo sono ammissibili entro il limite massimo di euro 5.000.
  • Le imprese con bilancio revisionato sono esenti dagli obblighi previsti sulla certificazione dei costi.

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Omar Fogliadini
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