Dear tourist,

Do you know how much trash you produce every day?

FRANCESCA PILON
Iperoggetti vicini e lontani
4 min readJun 30, 2021

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Un iperoggetto di: Giorgia Pierobon, Francesca Pilon e Sveva Stanghellini.

Cestini rosa per Venezia

“A Venezia non ci sono cestini” denunciano i visitatori dell’isola, spazientiti a causa della bottiglietta di plastica che devono conservare tra le mani. I motivi per cui si verifica questa carenza di cestini, sono svariati: il tema della raccolta differenziata, che non può essere gestita se sono presenti cestini pubblici; quello dei gabbiani, che rovistano nella spazzatura e la tirano fuori dai cestini, ed infine il fatto che i cestini sono sufficienti per la popolazione di residenti, ma non per i turisti.

La spazzatura a Venezia

La grande quantità di persone che vivono Venezia ogni giorno, produce a sua volta molti rifiuti, incentivando ulteriormente la produzione di spazzatura; un problema accentuato dalla distribuzione dei cestini sul territorio che, come emerge dalla mappa, è concentrara in alcune zone, a discapito di altre che ne sono quasi prive.

Una quantità significativa e problematica di rifiuti che gli 860 cestini di Venezia non riescono a gestire. Ogni cestino contiene infatti 13,20 Kg di spazzatura circa, per un totale di 11.352 Kg. Ma i rifiuti prodotti solamente dai turisti che ogni giorno popolano la città corrispondo circa a tre volte tanto! Si stima infatti che un turista produca circa 1Kg di rifiuti al giorno e che in media 29.907 persone visitano Venezia quotidianamente, raggiungendo la triste media di 29.907 Kg rifiuti prodotti.

Un iperoggetto sulla spazzatura di Venezia

Il progetto consiste in un dispositivo informativo applicato sull’apertura dei cestini, che riduce lo spazio utile per gettare i rifiuti. La riduzione è proporzionale alla quantità di rifiuti che la città è in grado di gestire, esponendo il turista alla triste evidenza. Il dispositivo è infatti un’infografica, nello specifico un bubble chart, che mette in relazione il volume sostenibile di spazzatura quotidiana con quello effettivamente raggiunto. Un’informazione che viene ulteriormente rinforzata attraverso la scansione del QR-code apposto sulla sua superficie del dispositivo, che rimanda a un video informativo che descrive bel dettaglio il progetto.

Installato su tutti i cestini presenti nelle calli o campi di Venezia, Dear tourist si rivolge a tutti i viaggiatori che ogni giorno arrivano a Venezia, per un soggiorno a breve o a lungo termine. Oltre ad essere abitata da 50.000 persone, Venezia accoglie ulteriormente 30.000 turisti circa, ogni giorno.
Quello della spazzatura è infatti tra i principali problemi connesso al turismo del capoluogo. È quindi necessario aumentare la consapevolezza riguardo questo tema, per garantire un comportamento rispettoso dei turisti nei confronti della città.

Referenze visive

c-r-u-d, uno studio di Milano, intervenendo sul territorio, vuole sensibilizzare i cittadini, aiutandoli a riscoprire il rapporto con il loro quartiere, la loro città. Allo stesso modo il progetto Dear Tourist cerca di suscitare una riflessione, attraverso delle installazioni sul territorio, riguardo il rapporto tra i turisti e la città che stanno visitando, ponendoli non come presenze passive, ma suggerendo un rapporto di reciproco rispetto e collaborazione.

Fonti

Dati sui cestini di Venezia: https://www.gruppoveritas.it/comune/venezia-centro-e-isole/domestica-non-domestica/rifiuti/spazzamento-stradale
https://live.comune.venezia.it/sites/live.comune.venezia.it/files/articoli/allegati/Togliamo%20i%20sacchetti%20di%20rifiuti%20dalle%20calli%20di%20Venezia.pdf

Dati sulla quantità di rifiuti prodotti da un turista: https://resource.co/article/managing-waste-tourist-cities-11319

Dati sulle presenze annue a Venezia: http://statistica.regione.veneto.it/jsp/turi1.jsp?D0=2015&D1=STL&D2=0506+Venezia&D3=Movimento+annuale+per+mese&B1=Visualizza

Dati sulla quantità di rifiuti contenuta da un cestino: https://www.aimag.it/rifiuti/tariffe/

Ringraziamenti

Ringraziamo Ocio-venezia e Alice Corona, Veritas, Matteo Moretti, Irene Sgarro e l’Univesità Iuav di Venezia.

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