Dirty Drinks

Lo stato ecologico della laguna di Venezia attraverso lo stato chimico delle sue acque.

Linda Raffaeli
Iperoggetti vicini e lontani
4 min readJun 30, 2021

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Un iperoggetto di: Umberto Napoletano, Linda Raffaeli, Claudia Vagnoni.

Venezia tra incanto e decadenza

La laguna di Venezia è uno degli ecosistemi lagunari più estesi e importanti d’Europa: possiede un immenso patrimonio biologico, numerose eccellenze archeologiche, architettoniche, naturalistiche e della cultura tradizionale. Ma qui, più che altrove, si percepisce la fragilità e la complessità dell’insieme. L’insediamento industriale, gli scarichi domestici dei centri abitati e la presenza ingente del turismo hanno provocato un forte inquinamento delle sue acque. Da qui la necessità di informare circa lo stato chimico attuale del suo bacino idrico.

I drink inquinati di Venezia

Dirty Drinks è un progetto di data physicalization che ha come obiettivo quello di visualizzare la problematica dell’inquinamento delle acque lagunari attraverso dei drink colorati e invitanti.

I Dirty Drinks di Burano, Marghera e Venezia

I drink sono stati realizzati sfruttando la teoria dei liquidi immiscibili al fine di creare delle visualizzazioni di dati interne alle bottiglie. Grazie infatti all’aggiunta di liquidi colorati di densità diverse e bicarbonato viene generata una reazione chimica che inizialmente crea delle bolle sgargianti che poi si vanno a sedimentare sul fondo visualizzando l’indice di inquinamento della laguna.

Fase di preparazione del composto

I drink sono infatti intenzionalmente realizzati per sembrare attraenti e progettati per visualizzare la problematica provocando un senso di shock alla fine della reazione chimica.

Scontrino con giudizio complessivo dell’inquinamento del Dirty Drink

Il progetto si concentra principalmente sulle tre aree maggiormente inquinate della laguna: Venezia centro, Marghera e Burano. Per ogni zona è stata progettata un’etichetta, da apporre sulla relativa bottiglia, che ha il compito di visualizzare e raccontare in maniera puntuale i dati circa lo scostamento dei parametri rispetto allo standard di qualità delle acque.

Il contrasto tra l’aspetto fortemente estetico del progetto e la componente statistica è ciò che rende questi drink così d’impatto, in quanto sono in grado di visualizzare la complessità del problema dell’inquinamento, superando il concetto puramente statistico dei dati ma raccontandolo ammettendone le diverse sfaccettature.

Referenze visive

100% Polluted Water Popsicles è l’idea provocatoria di tre studenti di design del National Taiwan University of Arts per visualizzare il tema dell’inquinamento delle acque. Il gruppo di progettisti afferma di essere stato ispirato dall’acqua che scorreva in un canale dietro la loro università, acqua diventata ormai quasi nera a causa dell’inquinamento urbano.

100% Polluted Water Popsicles

I campioni sono stati prelevati da 100 diversi laghi, fiumi, spiagge e porti di Taiwan e poi trasformati in ghiaccioli, al fine di studiare, e successivamente visualizzare, la problematica dell’inquinamento delle acque.

I campioni sono stati prima congelati in stampi per ghiaccioli e poi conservati in una resina per l’esposizione, sono stati poi classificati dal più sporco al più pulito e il team ha progettato involucri colorati per ciascun ghiacciolo, specificando nel packaging la fonte e il grado di inquinamento.

Fonti

Lo stato chimico delle acque della laguna di Venezia (Ecological Quality Ratio): http://provveditoratovenezia.mit.gov.it/files/stato-chimico-delle-acque-lagunari-2006.pdf

Atlante della laguna:
http://www.atlantedellalaguna.it/?q=maps#tema-4-titolo

Venice Calls:
https://www.venicecalls.com/clean-up/

Ringraziamenti

Ringraziamo Matteo Moretti, Irene Sgarro, Ocio-venezia e Alice Corona

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