Tendi l’orecchio su Venezia

Un progetto per rendere consapevoli i cittadini riguardo l’inquinamento acustico nella città.

Lorenzo Ravagnan
Iperoggetti vicini e lontani
4 min readJun 30, 2021

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Un iperoggetto di: Alessandro Bulegato, Gianmarco Gallina, Lorenzo Ravagnan, Ester Zanus.

Iperoggetti vicini e lontani

Il tema affronta il concetto di Hyperobject, sviluppato dal filosofo inglese Timothy Morton nel 2013 per dare un senso a tutti quei fenomeni intangibili e invisibili, ma di cui tutti noi abbiamo una minima concezione, seppur vaga. Abbiamo scelto di sviluppare un progetto che permetta di avvicinare i cittadini verso fenomeni globali distanti dal quotidiano, raccontandoli attraverso la visualizzazione di dati. Si tratta di installazioni di data physicalisation che permettano a un pubblico ampio ed eterogeneo di riflettere su questioni socialmente rilevanti, quali l’inquinamento acustico.

Tendi l’orecchio su Venezia

In giro per Venezia

Venezia, la Serenissima, è sempre stata considerata calma e tranquilla, lontana dai ritmi frenetici di una megalopoli, nonostante negli ultimi decenni, abbia visto aumentare i rumori dei passi sui ponti, dei vaporetti nei canali e dei trolley dei turisti che ogni giorno si riversano nelle sue vie.

L’inquinamento acustico costituisce oramai una realtà presente anche nelle calli veneziane, dove diversi tipi di sorgenti rumorose come il traffico, i pubblici esercizi, la movida e i cantieri contribuiscono a creare situazioni di potenziale disagio per i residenti, ma anche per i turisti.

Un iperoggetto sull’inquinamento acustico

Si tratta di un’installazione mobile di 160×100 cm nella quale il pubblico può scoprire lo scostamento tra le loro percezioni e l’effettivo inquinamento acustico di Venezia, attraverso l’interazione con tre grafici, uno per ogni categoria di rumore: i trasporti, le persone, e la città.

Prelevando e tendendo un elastico all’interno dei grafici, i pasrtecipanti indicando la loro percezione dell’intensità del suono che ritengono più fastidioso. A fine esperienza, potranno leggere i valori effettivi dei rumori da loro scelti, così da scoprire l’effettiva distanza tra percezione e realtà, oltre che scoprire le percezioni rilasciate da tutti gli altri partecipanti.

Il progetto si rivolge a due categorie di persone in particolare: residenti e non residenti. L’installazione va a collocarsi in vari punti della città di Venezia, catalogati secondo lo studio del team di Noises of Venice. Alcuni esempi di questi luoghi sono: Punta della Dogana, Santa Marta, San Marco.

In tale maniera possiamo comparare quanto ricercato dagli scienziati con ciò che invece è percepito dai partecipanti, con l’obiettivo di dare maggior consapevolezza ai cittadini sui rischi connessi all’inquinamento acustico.

Referenze visive

Modular Display Frames, Mobile Studio Architects, 2012; WHAT MADE ME Interactive Public Installation, Dorota Grabkowska, 2012
MEASURE Poster, Aiden Grennelle, 2006; Dear Data: Week, Giorgia Lupi & Stefanie Posavec, 2014

Fonti

Ringraziamenti

Si ringrazia l’Università Iuav di Venezia, Ocio-venezia e Alice Corona.

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