I livelli di gioco della vita

Marisandra Lizzi
Spazio delle Relazioni Umane
3 min readNov 8, 2020

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L’innovazione come continua ricerca della felicità

8 Novembre 2020

Ogni tanto siamo come attori che hanno perso il loro copione.
In questi casi proviamo un forte spaesamento e ci pare di non sapere quale direzione prendere, brancoliamo nel buio senza sapere quale sia il nostro perché. Una situazione spesso dolorosa, ma che è fondamentale per generare innovazione. E allora per attraversare questi periodi conviene scegliere le vie meno lastricate perché, se vuoi davvero evolvere e cambiare il livello nel gioco della vita, devi avere il coraggio di seguire la strada meno battuta, spesso la più impervia.

Una definizione di innovazione che mi piace molto è tratta da un libro del 58 d.C., si tratta dell’Arte di Essere Felici di Seneca.

“… tutti aspiriamo alla felicità, ma quanto a conoscerne la via, brancoliamo come nelle tenebre. Ed è così difficile raggiungerla che più ci affanniamo a cercarla, più ce ne allontaniamo. (…) Prima bisogna stabilire dove vogliamo andare, poi considerare per quale via possiamo farlo. (…) E attenzione perché proprio le strade più battute e frequentate ci traggono in inganno, facendoci vivere non secondo ragione, ma secondo la corrente. Questa è la cosa da evitare maggiormente se vogliamo trovare la felicità.”

Per me l’innovazione è questa tensione costante verso la ricerca della felicità associata al coraggio di seguire la strada meno battuta.

Ogni punto di svolta riguarda la volontà di porsi una sola domanda, quella che ha reso famoso il libro Invertising: “Che cosa posso fare per rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere?” Dare risposta a questa domanda ci fa sentire in sintonia con il mondo e ci facilita il percorso suggerito da Seneca vivendolo come in un videogioco, salendo di livello in livello e aumentando ogni volta il proprio raggio d’azione.

Fonte: MFanjul

Nel 2002 ho fondato Mirandola Comunicazione, un’agenzia di PR in un podere agricolo. L’ho fatto per seguire il mio amore e dimostrare che la tecnologia poteva migliorare la vita delle persone come stava facendo proprio con la nostra. Dal livello di gioco famiglia a quello clienti il passo è stato breve. Oggi in famiglia siamo 4, senza contare i numerosi animali.

In agenzia siamo in 22 e le sedi sono diventate 3.

Dal livello di gioco clienti a quello settore. Ancora un ampliamento del raggio d’azione per dimostrare che la tecnologia poteva migliorare la vita dei miei colleghi comunicatori e giornalisti, nel 2010 ho fondato iPressLIVE, una piattaforma nata in un podere agricolo che ci ha fatto volare in Silicon Valley nel 2012 e a New York nel 2019 per un programma di accelerazione con NUMA.

Da livello di gioco settore a quello dell’Italia intera sono passata nel 2016 quando ho deciso di seguire la missione del Team per la Trasformazione Digitale al Governo dove sono rimasta due anni fino alla fine del 2017.

L’ultimo salto di discontinuità è quello che sto vivendo, quello che nel videogioco fa evolvere dall’Italia al mondo intero. Nel 2018 mi sono iscritta a una Scuola di Naturopatia Umanistica della durata di tre anni per integrare la conoscenza del digitale con quella dell’essere umano e della natura. Frutto di questo nuovo percorso è la sede di Milano in cui, grazie a Paolo Iabichino, siamo entrati in questi giorni. Si tratta di una chiesetta sconsacrata del XII secolo che è essa stessa un’icona di resilienza essendo risorta dalle ceneri delle sue stesse macerie negli anni Sessanta.
Il periodo non pare dei migliori per aprire nuove sedi, ma chi ama e capisce realmente lo smart working sa che costringere le persone a lavorare da casa senza offrire posti belli in cui esprimersi e “creare” non è per nulla smart. Dovremo solo attendere un po’ per i progetti di formazione e incontri che abbiamo in mente di avviare.
In questo posto magico aiuteremo persone e aziende a trovare e a perseguire il proprio perché, intrecciando trame narrative con i fili del digitale, della natura e dell’uomo.

Vi saluto con la più bella definizione di innovazione che abbia mai letto, è di Robert Frost e risale al 1916:

Due strade divergevano in un bosco (…)
a lungo indugiai fissandone una (…)
Poi presi l’altra(…)
Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io -
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.”

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Marisandra Lizzi
Spazio delle Relazioni Umane

Scrivere per migliorare il mondo, partendo dal mio e poi allargando il raggio parola dopo parola