La paura di osare non ha mai portato nessuno alla vetta

Clara Rigoldi
Spazio delle Relazioni Umane
4 min readFeb 9, 2024

Quante volte vi siete sentiti dire è troppo complicato? Quante volte avete sfidato, pur avendo paura di non farcela. Questa è la storia di una piccola realtà nata in mezzo alle colline di Salsomaggiore, una storia fatta di persone, grandi sfide, passione e voglia infinita di conoscere.

Photo by Alberto Bigoni on Unsplash

Quello che vorremmo raccontarvi oggi è la vita di una realtà fatta di sogni e di speranza. Una realtà che ha compiuto scelte difficili e non smetterà di farlo, la storia di chi ha affrontato una strada in salita e passo dopo passo la vista risultava essere sempre più bella. Non sappiamo dirvi, e dire a noi stessi, se arriveremo mai alla vetta, ma una cosa la sappiamo bene: la paura di osare non ha mai portato nessuno alla vetta.

Siamo Mirandola Comunicazione, nasciamo nel 2000 come Centro d’Arte e Comunicazione, immersi nella Natura di un podere agricolo nella prima fascia collinare emiliana, a Salsomaggiore Terme. Arte e Comunicazione già a quell’epoca erano per noi una forma di Attivismo. Come anticipavo prima amiamo le strade in salita, persino per raggiungere la nostra sede principale bisogna armarsi di coraggio e pazienza e affrontare una lunga salita sterrata, ma credeteci ne vale la pena.

Nel 2010 abbiamo dovuto sospendere per un po’ la nostra vena artistica che oggi è riesplosa con più forza e molta più consapevolezza di allora. Crediamo di vivere oggi una realtà che ha bisogno sempre più di essere umanocentrica. In questi anni la tecnologia sta dimostrando il peggio di sé e appunto manca la parte umana, le relazioni e gli affetti sono sempre più effimeri. Ecco perché a delle scelte di campo sui clienti è diventato urgente valorizzare l’aspetto umano, culturale, creativo delle persone. Ci piace dire che anche noi selezioniamo chi seguire perchè crediamo nell’arte di comunicare e per farlo bene riteniamo sia fondamentale essere autentici e quindi conoscersi attraverso momenti di chiacchiera e reciproca conoscenza come gli assessment, utili a capire “il perché” delle persone, cosa veramente credono, cosa amano e che spunti e riflessioni possono portare a tutti noi.

Come guardiamo esternamente, chiaramente siamo tenuti a guardare anche al nostro interno, al cuore pulsante di Mirandola Comunicazione da chi l’ha fondata a chi l’ha vista crescere, da chi è appena entrato a chi entrerà, ogni persona che è entrata in Mirandola è parte integrante della sua storia, più o meno lunga essa sia.

Siamo fatti di persone e quindi siamo fatti di storie, sogni e ideali ed è questo il bello. Il bello per noi è vivere il momento e imparare a conoscerci, in un mondo in così rapida evoluzione la vera sfida è quella di fermarsi, di sostare nel qui e ora.

Una salita alla vetta prevede fatica sì ma prevede anche dei momenti di pausa e di riflessione che ti permettono di ammirare il panorama attorno a te ma anche di renderti veramente conto di quanta strada hai già percorso. Le pause sono fondamentali nella vita e noi lo abbiamo capito bene.

Stiamo studiando attentamente quanto sta succedendo attorno a noi e vediamo una corsa folle, spesso senza meta e nella quale non si può competere. Abbiamo lanciato il primo corso di Relazioni Umane proprio per poter rallentare e per cercare nuove strade, nuovi modi, nuove interrogazioni, con il fine ultimo di riscrivere le relazioni pubbliche. Come dice Marisandra Lizzi, Founder di Mirandola Comunicazione:

“È un obiettivo ambizioso però bisogna fare le sfide grandi perché quelle piccole non ci consentono di cambiare il mondo e noi crediamo fermamente che le parole quelle che scegliamo ma anche quelle che scegliamo di non utilizzare possano realmente essere messe al servizio del bene”.

Ma per fare grandi sfide bisogna star bene con se stessi.
Serve il benessere.
Come introdurlo nelle nostre realtà lavorative?

Per introdurre il benessere in azienda prima di tutto bisogna saper essere in grado di ascoltare quelle che sono le esigenze delle persone. Non è certo facile, ascoltare richiede tempo e impegno ma senza l’ascolto non si può fare o creare assieme. Come dice Alessio Carciofi, Professore universitario ed esperto di marketing & digital wellbeing,

“troppo spesso, le iniziative di benessere vengono considerate come attività extra lavorative e residuali, come corsi di yoga o sessioni di mindfulness tenute durante l’ora di pranzo o dopo le 18. Questo atteggiamento trasmette il messaggio che il benessere sia quasi un lavoro aggiuntivo.”

Il tema del benessere è vitale. Dovrebbe essere ormai considerato come un pilastro di ogni azienda, agenzia o singolo perché da esso dipende tutto: la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre relazioni, etc. Riprendendo le parole di Marisandra Lizzi, Founder di Mirandola Comunicazione

“È vitale perché ci stiamo rendendo conto che purtroppo il digitale ha portato molto malessere.”

Riprendiamo quanto ha detto Mario Calabresi nella sua newsletter Altre Storie, del 1 gennaio, perché crediamo che racchiuda alla perfezione il nostro pensiero

“si può e si deve credere nelle persone. Tendiamo a ricordarci quelle che ci hanno fatto un torto, quelle con cui abbiamo avuto uno scontro e non cerchiamo nella memoria chi invece ha fatto la differenza in positivo.”

Dobbiamo imparare a ritrovare la fiducia nelle persone, nelle loro storie e nelle relazioni che sono il tesoro più grande che una persona possa avere.
Come dice anche una nostra cara amica Elga Corricelli, Human & Social Sustainability Designer & Advisor “Da soli non si va da nessuna parte e soprattutto da soli difficilmente si innova”, è proprio vero, siamo noi il motore del cambiamento e senza di noi nulla può cambiare, perciò continueremo su questa strada in salita e saremmo ben lieti di avervi con noi, fosse anche solo per un tratto di salita assieme.

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Clara Rigoldi
Spazio delle Relazioni Umane

Riscopro la scrittura grazie alla pandemia e da allora amo perdermi tra le parole, che siano scritte sulle note dell'iPhone, sui social o per progetti ambiziosi