Buon compleanno EDT

La casa editrice indipendente che «ci aveva preso!»

Carolina Orlandi
Iride Magazine
4 min readJun 10, 2016

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Questa è una storia che inizia nel Torinese e che dopo 40 anni spegne le candeline al Salone del Libro.

Un pomeriggio alcuni amici decidono di immergersi nella musicologia italiana. Da questo incontro nacque un progetto strutturato e la guida in dieci volumi “Storia della musica”, fu il primo mattoncino di questa avventura.

«L’editrice milanese Garzanti a Torino aveva un magazzino, e EDT era uno dei marchi che distribuiva. Nella libreria dove lavoravo purtroppo non c’era molto spazio per la musica, e i libri pubblicati da EDT, che ordinavamo in quantità minima, diciamo tra una e due copie, finivano in uno scaffale in fondo a destra.»

Giuseppe Culicchia è solo uno dei tantissimi autori che a EDT devono tanto e che hanno creduto nel divenire di una casa editrice conosciuta principalmente per le guide Lonely Planet, ma che in questi 40 anni ha sperimentato di tutto, compresa la pubblicazione di una rivista.

La musica, passione insita nel dna editoriale, ha ispirato nel 1985 il Giornale della Musica, pubblicato su carta fino al 2015 e adesso trasferito sul web. Oggi è un riferimento in ambito musicale in tutta Italia.

Poi il viaggio.

L’incontro con le guide scritte e pubblicate da una giovane coppia inglese di instancabili viaggiatori, Tony Wheeler e la moglie Maureen, ha aperto un’altra grande porta: la Lonely Planet. Così, all’inizio degli anni Novanta, EDT inizia a tradurre e pubblicare quelli che a oggi sono i testi di riferimento per viaggiatori indipendenti. La prima a essere lanciata sul mercato è la Bali e Lombok, oggi le destinazioni in catalogo sono circa duecento.

«Sono un viaggiatore indipendente, estimatore ed appassionato delle Lonely Planet sin dalla prima ora, da quando non esistevano ancora le traduzioni in italiano, ed io usavo le edizioni in inglese e le proponevo con successo al pubblico. Poi sono nate, con soddisfazione mia e dei clienti, le prime Lonely Planet in italiano della EDT, di cui la prima, coraggiosamente, fu Bali, nel ‘92»

Gianni Coradazzo da fiducioso lettore ha firmato la sua guida Siria e Libano nel 2008, «Ritornerò nella Siria della pace ritrovata. Con la guida Lonely Planet nuova edizione!».

Ma EDT a girovagare ci prende gusto. E nel 2011 nasce Marco Polo.

Guide e soprattutto carte stradali e mappe della città arrivano dalla Germania e sono edite da MairDumont. La casa editrice torinese si rivolge così, con questo nuovo prodotto, ai viaggiatori dinamici, fornendo indicazioni sintetiche e immediate.

Nel frattempo l’immaginazione galoppa e nel 2007 arriva Giralangolo.

La sigla editoriale dedicata alla narrativa per bambini e ragazzi si concentra sul tema dell’intercultura, il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo della curiosità. Chiara Lorenzoni è una delle tante autrici che con passione si dedicano alla narrativa di questo settore e che in EDT hanno trovato un compagno di viaggio perfetto.

«Le storie sono come i gatti: sono loro a sceglierti. E i gatti che cercano me, di solito, hanno gli occhi sognatori e i baffi da poeta. A casa Giralangolo ho trovato il posto giusto per i miei gatti poeti»

Pagina tratta dal libro “Amelia che sapeva volare” di Mara dal Corso e Daniela Volpari

Un progetto che si mette in gioco con la volontà di «unire i bambini di tutte le culture per molte generazioni a venire», aggiunge Gill Pittar, altra autrice che ha affidato la sua idea «alle mani premurose e capaci» dell’eclettica casa editrice.

La fame non si arresta ed EDT approda anche nel Food.

La prima scommessa è la serie di guide gastronomiche I Cento. La seconda è quella di unire il cibo alla narrativa con la collana Alla Carta, nella quale i narratori contemporanei possono dare sfogo alle storie di gola nascoste per il mondo.

Girare alla scoperta di storie stanca, si sa, per questo nel 2015 nasce l’ultima arrivata: la collana VariaFood dal titolo Di Vigna in Vigna, dedicata a chi vuole viversi il vino in tutta tranquillità.

Una delle firme è Tiziano Gaia, «EDT ha sempre parlato di musica, viaggi, emozioni. In altre parole, di vita. Io parlavo di vite. È la stessa radice, veniamo tutti di lì; era destino che ci incontrassimo».

E per gli auguri Tiziano non ha dubbi:

«Che il viaggio possa continuare lieve come un pampino soffiato nel vento di collina»

Aveva ragione Culicchia, «EDT ci aveva proprio preso!».

Carolina Orlandi

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